Stermina la famiglia, poi si ammazza di Paolo Colonnello

Stermina la famiglia, poi si ammazza Stermina la famiglia, poi si ammazza In Brianza: vigile urbano uccide la moglie e i due figli Paolo Colonnello inviato a LECCO Una bella palazzina a tre piani che sembra ancora nuo�va; un giardinetto curato, col prato all'inglese e le rose; una strada ordinata: un'im�magine da cartolina per illu�strare la Brianza operosa e tranquilla. Ma davanti al numero 7 di via Monsignor Sala, in quel di Verderio Superiore ILecco), ieri sera c'erano le transenne, carabi�nieri, poliziotti e mezzo pae�se allibito per quello che era successo dietro a quell'imma�gine da cartolina: una strage. Lo stimato e rispettato vigile urbano Mario Monta�gna, 45 anni, ha ammazzato sua moglie Rossella Tosatto, 42 anni, e i due figli: Debo�rah, 13 anni, e Matteo, otto. Una strage che si compie sabato intorno alle sette di mattina quando una vicina di casa sente dei rumori, «dei botti» tanto forti che fanno scattare l'allarme dell'appar�tamento. Pochi minuti, l'al�larme cessa e torna il silen�zio' più nessuno si preoccupa («Ho creduto fossero cacciato�ri», dirà poi la vicina). O meglio, cominciano a preoc�cuparsi i genitori di Rossella, nonni dei bambini. i Vivono anche loro in paese ed erano abituati a sentire spesso i nipoti: il silenzio per tutto il fine settimana è incomprensibile, con i bambi�ni che non si presentano a scuola fin da venerd�e Mat�teo che salta la lezione dome�nicale di karaté cui teneva tanto. Il silenzio diventa ancor più incomprensibile il luned�quando nessuno dei due co�niugi si presenta al lavoro, lui al comando dei vigili e lei al suo posto di impiegata, «receptionist» al laboratorio di analisi della Asl di Merate. «Deve essere successo qual�cosa; ti prego, va a vedere»; nonna Ada chiama l'altro figlio, Sergio (un ex vigile urbano) che ieri pomeriggio arriva cos�a casa della sorel�la. Una casa apparentemente vuota, con le tapparelle tira�te giù. Ma quando riesce a sollevare una delle tapparel�le vede che le luci sono accese e illuminano macchie ili sangue. Chiama subito il 118, arrivano i vigili del fuoco che riescono a entrare nell'appartamento; nelle ca�mere da letto ci sono quattro morti, tutti uccìsi dalla pisto�la d'ordinanza che Mario Montagna tiene ancora stretta in pugno. Un raptus improvviso o una strage che il vigile aveva meditato da qualche tempo? Impossibile per ora risponde�re anche se le prime testimo�nianze fanno propendere per la seconda ipotesi, con i corpi ben distesi, in pigiama, nei loro letti, sorpresi nel sonno e lui che, dopo i primi botti, viene visto fuori di casa. Una vicina lo vede portare la spazzatura, un altro mentre sposta l'automobile; forse in un primo tempo ha pensato di fuggire, poi ha deciso di morire e si è sparato a casa, disteso a fianco della moglie. Ancor più difficile dare una motivazione. «Una bella coppia, gentile, irreprensibi�le». Questa la definizione unanime di Montagna e di sua moglie tra gli abitanti del paese (in lutto sono duemila�trecento) accorsi a decine a vedere quanto era successo, a scambiarsi commenti sbi�gottiti; tra gli amici, i colle�ghi, i vicini non c'è nessuno che possa raccontare un epi�sodio premonitore della tra�gedia. «Belli» è la definizione che danno sull'apparenza fisica della coppia. «Sempre gentili, sempre un saluto, sembrava�no una famiglia cos�affiata�ta», dice una vicina, Antonia Riva; e tutti i presenti annui�scono. Neppure nonna Ada, che pure temeva potesse esse�re accaduto qualcosa, riusci�va a immaginare una simile tragedia: è arrivata di corsa a casa della figlia, non l'hanno fatta entrare, le hanno spiega�to e lei se n'è scappata via, sconvolta. Mario Montagna faceva il vigile urbano da quindici anni. Prima a Calco, in Valtel�lina, poi aveva ottenuto il trasferimento a Verderio, pa�ese della moglie. Avevano scelto un quartiere periferi�co, tranquillo, costruito da pochi anni. E tranquilla, ap�parentemente, scorreva la lo�ro vita: il lavoro, i figli. «Nessuno di loro aveva mai dato problemi», dicono tutti. E anche nel suo impie�go come vigile non si segnala�no episodi strani, non era uno che tirasse fuori facil�mente la pistola. Lo ha fatto un sabato mattina, a casa sua, e ha sparato quattro volte. La strage è avvenuta sabato mattina Ancora ignote le cause del delitto L'edificio nel centro di Verderio Superiore dove si è consumata la tragedia famigliare

Persone citate: Antonia Riva, Mario Monta, Mario Montagna, Rossella Tosatto, Verderio

Luoghi citati: Calco, Lecco, Merate, Verderio Superiore