Max Gazzè canta l'Arcadia

Max Gazzè canta l'Arcadia Max Gazzè canta l'Arcadia i e e �, , �a Alessandro Rosa M LLA conquista dell'estate si scatenano le giovani stelle e — nche qualche senatore del�la canzone d'autore italiana. Li unisce un comune denominato^: la scelta prevalente di esprimersi più con a parola che non con i suoni, o meglio ancora con la sfmbiosi tra i due elementi..Va segnalato che la musica si arric�chisce di suoni, di assonanze con soluzioni adottate dal rock anglo�sassone; mentre i grandi sforzi di originalità poetica regalano più di un risultato appagante. Se la musica d'autore italiana è alla ricerca di una sua identità, Max Gazze traccia di certo una strada da seguire. Fluido, fresco, brillante è il tessuto sonoro (chi�tarre acustiche, bassi e batterie) di cui si serve il cantautore roma�no per vestire la sua notevole creatività. Al suo terzo lavoro discografico, questo «Max Caz�zò» (Virgin, 1 Cd) si dimostra uno dei mig iori dischi del momento, ricco di spunti melodici, con testi profondi, sbilenchi, che racconta�no che una vita senza ironia è monotona e inconsistente. E non mancano atti d'amore per la poe�sia, anche attraverso citazioni colte, come quella dai poeti dell' Arcadia (in «Poeta Minore») fino alla traduzione di un testo di Mallarmé (in «Elemosina»). Disco intelligente per la definitiva con�ferma. Chi si ripropone, sicuro della propria originalità, è un nome importante della canzone d'auto�re, Enrico Rugseri. «L'uomo che vola» (Columbia, 1 Cd) è un disco pieno, solido. Nell'elegante musica tra vampate di rock, molta melodia italiana, tocchi latin e nel fluire dei suoi raccon�ti abile con un linguaggio sem�pre chiaro e ricercato, ficcante e musicale il tutto condito con speziata ironia e finta fatalità. Disco ricercato nella varietà dei suoni, lungo con 17 brani propo�sti. Anche se l'ir è in realtà composto da 7 fette ognuna dedi�cata ai peccati capitali. Bella per immediatezza «■.Nino no», azzecca�ta tL'autocrìtica», dramma di un Hbmunista»^»: gign lilB^/jM. anche musicale,', tra le umàitle debolezze. f A soli 26ìSifffiP^tì»ttlfflW8|i in cinque anni, invece Carmap Consoli ha voluto imporre una svolta alla sua creatività rock. Un accrescimento più che un cambia�mento. E cosi in «Stato di necessi�tà» (Gyclope, 1 Cd) convivono l'alt-rock ai femminile delle Breeders («Stato di necessità») e il suono live alla R,E.M. («Amado senor») con arrangiamenti orche�strali in stile Cure («Novembre '99»). In più c'è da ammirare la sovrapposizione garbata di testi malinconici su ricordi familiari e liriche infuocate alimentate da fantasie sessuali femminili, as�senza del disco è «L'ultimo bacio», inlimo brano dove chitarra acusti�ca e archi esprimono con grande semplicità ed efficacia quello sta�to di necessità che è solo tensione creativa, vivacità espressiva. Ha debuttato a Sanremo con «Le Margherite», e ora Marjorie Biondo propone un album «conv losto da stati emozionali che (■giino tutte le canzoni, come spiega lei stessa. In «Maijorie Biondo» (Virgin, I Cd) scorrono brani («Perché», «Ignota», «Non ti lascerò») fortemente impregnati di rock irlandese e una vena d'atmosfera buia presa a prestito dai Cure. Altri episodi rivelano punti di contatto con gli U2, i Ciash. Lo conferma la stessa Marjorie; «Mi piace l'ironia di Robert Smith e i testi e l'uso delle chitarre della band irlandese». Un rock reso versatile anche dalla bella voce di questo nuovo volto della scena italiana.

Persone citate: Alessandro Rosa, Amado, Enrico Rugseri, Fluido, Marjorie Biondo, Max Gazze, Max Gazzè, Robert Smith

Luoghi citati: Columbia, Sanremo