LA GUERRA DI OXFORD

LA GUERRA DI OXFORD ATENEI EUTISTI, RISSA IN INGHILTERRA LA GUERRA DI OXFORD Mario Clrlello L} ATMOSFERA è rovente, volano accuse e minacce, l'escalation continua. Il leader dell'opposizione conserva�trice William i iague ha dichiarato che i laboristi stanno cercando di "riaccendere la lotta di ellisse". I socialisti ritorcono l'imputazione e attribuiscono ai tories una «ipocritaì* difesa di privilegi obsoleti. Su cosa ci si accapiglia con tanta furia? Il cafiu belli ila un nome LauraSpence, una sorridente fanciulla di IH anni proveniente da una scuola di Stato a New( astle. Respinta dalla Università di Oxford, I-aura non si è arresa: si è rivolta a Harvard, che Iha accolta a braccia ajicrte, concedendole altres�una borsa di studio di 2*) mila dollari l'anno per i 4 anni in cui studierà Medicina. A prima vista sembra un episodio semplice, lineare, ma non lo ir. Perché il Magdalen College di Oxford non ha voluto ammettere Liur-.x:1 liceo la domanda chiave, cui si danno due risposte diverse, contrastand Vi è chi accusa Oxford di "elitismo» e ricorda che in quell'ateneo oltre metà degli allievi proviene da scuole private, (love studia soltanto il 796 dei giovani. E questo il severo giudizio dei governo. Il Cancelliere dello Scacchiere Robert Brown definisce la condotta di Oxford "Scandalosa» e tuona; «E ora di por fine a questa vecchia Inghilterra in cui sono più imporranti i privilegi acquisiti alla nascita del potenziale di cui uno studente dispone». L'altra risfMista spiega che Laura Spence, nonostante gli cccrllenti risultati ottenuti a scuola e le sue doti di musicista, fu respinta \kx il suo mutismo durante il vitale, temutissimo colloquio con uno dei professori. Ix fu chiesto come avrebbe curato un paziente con Aids, ma Laura non scp|x: rispondere. È un caso tipico. Salvo eccezioni, gli allievi delle scuole di Stato non sono disinvolti, spigliati come i ragazzi degli istituti privati. Ma questa spiegazione non e che parte del contrattacco antigovemativo, un'offensiva che vede gli atenei schierati contro 1'»ingerenza» dello Stato e i tories che accusano i lalxirtsti d�voler politicizzare vari .is|K-m della vita universitaria, nel tentativo di tendere un velo sul vistoso declino di Tony Blair in tutti i sondaggi. Non c'è dubbio. Blair traversa un periodo difficilissimo, milioni di inglesi non hanno più fiducia in lui, non credono più nelle sue promesse. In questi giorni è stato fischiato a un convegno di un'associazione femminile. Non è |)erò un conflitto infruttuoso. Il governo si dice disposto od accrescere gli stanziamenti alle università se compiranno maggiori sforzi per aumentare il numero degli allievi provenienti da scuole di Stato (la percentuale nei principali atenei va dal -i"7' ' di Oxford al 32 di Cambridge fino al ly'X�alla York University). Può anche darsi forse che tutto questo quarantotto induca le autorità a introdurre nelle scuole di Stato iniziative diverse per affinare la capacità di ragionare e di discutere. Soltanto cosi, dicono gli esperti, gli allievi acquisteranno quella stlf-anfidenn, sicurezza di sé, che permette ai privatisti di superare gli ardui, o bizzarri, test per accedere a Oxford e Cambridge.

Persone citate: Laura Spence, Mario Clrlello, Robert Brown, Tony Blair

Luoghi citati: Cambridge, Inghilterra, Oxford