«Villa Gina, monopolio negli aborti»

«Villa Gina, monopolio negli aborti» «Villa Gina, monopolio negli aborti» Trovato il libro mastro degli interventi clandestini Francesco Grignetll ROMA Una «associazione a delinquere», cosi ilgipCarmelita Russo defini�sci! il clan Spallone. Una «consor�teria» dedita agli aborti clandesti�ni che imbrogliava, falsificava, coartava. E elio, vittima del suo stesso delirio, si era spinta al confine estremo dell'infanticidio, Lo spaccato che emergi! dalla inchieste sugli aborti clan�destini fa rabbrividire, L'Ossei valore Romano e durissimo: «(ili agghiaccianti particolari ripro�pongono drammaticamente tutti ^jli interrogativi legati alla legge I94, Si.quella legge non ci fossi! stata, qualcuno oggi avrebbe tuo�nato, reclomando una normativa che rogolomontasso le interruzio�ni di gravidanza. Ma poiché tale legge c'è, il suo fallimento non può ossero sbandierato, Anche perché 6 accaduto in una clinica i cui proprietari non hanno mai noscQgtO le proprie simpatie a Mnislra». Domani gli arrestati saranno interrogati. Ilio Spalloni.', che il gip definisce il «capo» del j-irup pò, e in carcere dal 10 aprile. Il suo slato di salute è precario. Secondo i suoi difensori, Gìaniranco Parie e GianmiòbeleGentiIo, l'uomo si o chiuso in un caparbio silenzio e tiene ur. atteg�giamento (li distacco dalla real�tà. Il figlio Oino, invece, che è accusalo d�avere falsificalo �registri o di essere un prestano�me dol padre, corcherebbe di tirarsi fuori da questa vicenda. Sostiene che la firma sulle cartel le cliniche sequestrate non 6 la sua, non ne corrisponde la gra�fia, sarebbe un falso. Accusa Indirettamente 11 padre oU diret�tore sanitario della clinica. Cen�so Micheli. I carabinieri che hanno inda�gato a fondo su questo caso, diretti dal colonnello Enrico Cataldi uno tosto, che viene dal Kos, e diresse l'inchiesla sui fondi neri del Sisde non sono meravigliali che comincino le prime dissociazioni. Già molli dipondenli della clinica hanno confessalo. Il quadro cho emergo ii quello d�una clinica che sono parole del gip Rufso ormai s�«reggeva essenziali nenie sul ser�vizio di interruzione d�gravidan�ze. Era talmente noia nel settore che agiva pressoché in regime di monopolio». Nel corso del 1999, su 1184 interventi chirurgici, gli aborti ufficiali sono stali 902. Poi c'erano quelli clandestini. Ci sono molli elementi. I cara�binieri ad aprile perquisirono sul serio gli uffici e le case degli Spallone. Sotto il letto di Ilio, nel villone di Marino, trovarono un'agenda che era il libro mastro degli aborti clandestini. Le annotazìoni (d�nomi, pazienti, nume�ri di telefono, pagamenti effettua�li) sono una contabilità parallela che va ad incuslrars�perfetta�mente con il racconto dei testimoniedei «pentiti». E c'è di più. La prima a denunciare gli Spallone ai carabi�nieri e stata la ex segretaria di Ilio, Felizìana Alesse. Era risenti�ta perché licenziata in tronco. 11 suo racconto, però, ora ancora troppo poco. Sennonché qualco�sa trapela. Spallone s�spaventa e la riprende a lavorare. Errore gravissimo: da quel momento PeUziona diventa un'infiltrata dei carabinieri nella clinica. S'im�padronisce di ecografie, cartelli! cliniclif!, documenti, il màterìalo viene esaminato ìn Procura, Un professore del Gemelli, perito del pm, inorridisce quando s�rendo conto che i feti sono molto al di là delle 12 settimane previste dalla legge. Tutto l'operato della clini ca in quei mesi viene monitorato segretamente dai carabinieri: gli Spallone operano, gli investigato�ri documentano. A quel punto scalla il blitz. Durante l'irruzio, edei carabinie�ri, il direttore sa1 'ario viene colto in flagrante inenlrc sta falsificando una cartella clinica. E l'intero castello si affloscia su sé stesso. Messi di fronte alle prove che l�inchiodano, e nel�l'emozione dello scandalo, molli medici e infermieri accettano di parlare. All'interno della clinica qualcuno perde la testa. Parte una «massiccia opera di inquina�mento delle prove». I testimoni vengono convocati da quel cho resta della consorteria familiare. «Si esercita scrive il gip una costante pressione per indurli a rendere dichiarazioni false e fa�vorevoli agli indagati, istruendo le persone, e chiedendo un rendi�conto a quelle già esaminate al fine di fare combaciare la falsa architettura». Ma i carabinieri non dormono. Portano al giudice le prove del tentato inquinamen�to probatorio. E �portoni dol carcere si aprono d�nuovo. In un'agenda di Ilio Spallone i nomi delle pazienti e i pagamenti L'Osservatore Romano durissimo. «E' la prova che la tanto sbandierata legge 194 è fallita» La cllnica «Villa Gina», al centro dell'inchiesta sugli aborti clandestini

Persone citate: Alesse, Ilio Spallone, Kos, Micheli, Spallone, Villa Gina

Luoghi citati: Roma