«Baget Bozzo, meglio tacere» di Giuliano Ferrara

«Baget Bozzo, meglio tacere» Il sociologo Acquaviva e il card. Tonini consigliano il silenzio «Baget Bozzo, meglio tacere» ANCH'IO ho provalo sentimen�ti omosessuali, più di una vol�ta; credo che l'omosessualità pos�sa ossero un fatto cristiano», rive�la al Foglio di Giuliano Ferrara il politologo azzurro don Gianni Ha gel. Bozzo, Una confessione che subito divide il mondo cattolico Non piace né al cardinale Ersilio Tonini, né al vescovo di Como monsignor Sandro Maggiolini; ma convince Vittorio Messori, il famo�so giornalista-scrittore che ha cu�rato il hest sellrr «Non abbiate paura», il corposo libro-intervista a Papa Wojtyla. Divisi anche i laici. E' soddisfat�to (a metà) Franco Grillini, presi�dente onorario Arcigay; indica \nAlice verso il sociologo Sabino Ac(juaviva, che si sdiiera dalla parte di Tonini, «A Gianni Hagot Bozzo sostie�ne il poiporato, arcivescovo emeri�to di Ravenna voglio un gran Ikuio, ma non di certo eroticamen�te, e per questo vorrei pregarlo di astenersi da questo tipo di esterna�zioni. Il silenzio ò d'oro, soprattut�to quando Ir; parole non vengono usate in termini chiari e diventa�no solo strumenti che generano confusione e confondono le idee». Botta e risjiosta. «Anche Tonini parla tanto... e va agli incontri di Kifondaziono Comunista replica Baget Bozzo, ironico -.11 silenzio è d'oro, sempre». Che, tuttavia, pre�cisa di «non aver confessato la sua omosessualità», né di «aver voluto dora scandalo»: «Volevo spiegare chiurìsce come sia possibile vive�re l'omosessualità in modo casto, cioè secondo quanto provedo l'in�segnamento morale dulia Chiesa. Ritengo di essermi mosso nel sol�co della doltrina morale ecclesia�stica sul comportainenio da tene�re verso gli omosessuali». Ma ormai l'esternazione è cosa fatta e la giostra dei commenti non si può fermare. «Le questioni intimo un prete preferisce dirle a un confidente e non alla stampa incalza monsignor Maggiolini -. Per me è bene mantenere riserbo e non faro harakiri delle proprie vicende personali davanti all'uma�nità. Di questo passo, uno che non è gay fa la figura di mirms habens, di uno che ha il cervello corto». Un «silenzio stampa» suggerito anche da Sabino Acouavìva, uno dei decani della sociologia italiana e docente,all'Università di Pado�va. «La questione omosessuale dice non dovrebbe esistere; per�ché l'evidenza in cui viene posta rafforza l'esistenza del problema e va contro allo tanto acclamata normalità chiesta dagli omoses�suali. Se veramente l'omosessualità avesse raggiunto la maturità e l'indipendenza, sarebbe tempo di lasciar perdere, di non porsi più il problema». Di diverso parere è, invece, il cattolico Vittorio Messori. «Non posso che commentare con le paro�le di Gesù: "La verità vi farà liberi". Ogni verità è un contributo alla libertà del singolo e di tutti. A don Baget Bozzo va riconosciuto coraggio, ma anche iljnfijita.ili aver portato un contributo di chia�rezza. Ha liberato la Chiesa da una ipocrisia: il problema dell'omoses�sualità non riguarda solo "gli al�tri'; è anche all'interno della Chie�sa». Franco Grillini, presidente ono�rario dell'Arcigay, si dichiara sod�disfatto «a metà» : «La sua presa di posizione è utile: fa vedere che il rapporto tra Chiesa ed omosessua�lità non è solo di scontro, ma anclie di coodivisione. Detto^pestò, vi sono però delle posizioni sulle quali non siamo d accordo. La prima, logicamente, è la casti�tà. Un rapporto erotico completo non può prescindere dalla sessua�lità, che è parte integrante di una relazione felice». (ni. tori Lo scrittore cattolico Messori: «Don Gianni ha avuto coraggio libera la Chiesa dall'ipocrisia» A destra una manifestazione gay. A sinistra don Baget Bozzo

Luoghi citati: Como, Ravenna