Medio Oriente, anno zero

Medio Oriente, anno zero Medio Oriente, anno zero Dal Libano al Golan tutto toma in gioco Fiamma Nlrensleln^ GERUSALEMME Ci vorrà del tempo, ma adesso che Assad non è piii là a tenere saldo in mano il patenio scettro del rifiuto anti-israeliano, strumento di aggre�gazione interna alla Siria e di egemonìa ideologica nel Medio Oriento, forse le coso cambicranno. Da quando l'Egitto, con gli accoidi di Camp David, aveva mes�so da parti; la bandiera nasseriana dell'espulsione dello Stato degli ebrei dalla mappa, Assad ne ha fallo invoce un motivo strategico e psicologico fondamentale. Barak, infatti, fin dal primo momento aveva deciso di affrontare la que�stione di petto comprendendone il valore strategico: non a caso per qualche mese dalla sua elezione, fino a quando la porta non gli è siala sbnllula io faccia, ha messo al primo ixislo la paco con la Siria suscitando lo proteste di Arafal. Ma il primo ministro israeliano pensava che essa gli avrebbe aper�to non solo un migliore rapporto anche coi palestinesi, ma anche mille possibilità d�inlernzionf�con il resto del mondo arabo, i sauditi e i Paesi del Golfo e che gli avrebbe consentito perfino qualche primo occhieggiamonlo con l'Iran e lutti gli altri Paesi islamici che dedicano sforzi quotidiani alla deprecazione di Israele e agli aiuti al Icrrorismo che lo lormonla. Anche Assad por un certo perio�do, forse trascinato dalla corsa irnneiuosa che aveva proso la paco dull'accordo di Oslo nel 1993, ha accarezzau» l'idea dei vantaggi americani della conciliazione regionalo: era inialii assai indouoiito noll'csercilo dalla fine della Guer�ra Fredda, nel fisico dalla malattia, e nella innulu politica da una crisi economica permanente che ha por�tato la disoccupazione al 30 per cento, le riserve petrolifere al pro�sciugamento, le infrastrutture alla distruzione. Ma la sua autentica antipatia per Israele, e la sua inca�pacità di valutarne le mosse, lo ha inchiodato al suo antico ruolo. Forse uno dei motivi psicologici di fondo del suo desiderio di rivinci�ta, oltre che nelle molte guerre perdute, ò l'incredibile storia di Eli Cohen, la spia del Mossad che visse per tre anni leltoralmente dentro la sua più interna cerchia di amici e di sodali, comunicando segreti militari fondamentali una volta al mese, finché non fu scoperto, As�sad lo condannò allora all'impicca�gione sulla piazza più grande d�Damasco, e il suo conio restò a lungo alla mercé dei corvi. Ancora oggi Israele non ne ha ottenuto inaietro le spoglie. Era il maggio del 1965, due anni prima della Guerra dei Sei Giorni, la bruciante occupazione israeliana del Golan che era una terrazza di importanza strategica por sovrastare tutta la Galilea, una vera rampa di lancio naturale per ogni impresa bellica. La rottura deirìnlegrilà lorriloriale è stata per Assad motivo di un'acuta sofferenza e di un vero desiderio di rimonta, che non si placò affatto, anzi, forse s�rafforzò quando, dopo una mediazione a spoletta, klssìnger all'indomani della guerra del Kippur (in cui la Sìria si aspettava di battere Israele prosa di soipresal costrinse invece i soldati israeliani ormai accampa�li non lontano du Damasco a tor�narsene a casa in pace e a restitui�re la citladina di Kunoiiru. Molli anni dopo, quandoneiroilobro del '91 alla Conferenza di Madrid tulle lo parti in causa (israeliani, palosii nosi, giordanil facevano i loro sfor�zi per dare il via al dialogo, Faruk Ha Shara, il minisiro degli Esteri alter ego di Assad, venuto il suo turno, in una sala tutta stucchi e ori, sfoderò una foto di Ytzchak Sharair con la scritta «wanted» e gli dette del torrorìsta. Certo, questo fu vissuto forse dalla popolazione siriana come un grande gesto di autonomia e di coraggio, e probabilmente cos�è stata sempre vissuta la collezione di appuntamenti mancati cui sono andati Israele e Siria. Wye Plantation al tempo di Nelanyahu, e poi i due round di Shophardslown dove Ha Shara a nome di Assad alzò il prezzo della pace chiedendo anche un pezzo della sponda del Lago di Tiberiade: non capiva che Barak, vincolato a un referendum demo�cratico, non avrebbe mai potuto andare oltre il limite già pesantissi�mo per il popolo di Israele di scendere dalle amate alture del Golan. Ha Shara aveva a Shephardslown lo slesso viso duro e sprez�zante che mostrò a Madrid. Anche quando Barak s�è ritiralo dal Libano, Assad ha seguitalo a mi�nacciare e a dare via libera agli Hezbollah di sparare le loro Katiu�scia per alzare il prezzo d�un'usci�ta negoziala in un pacchetto conve�niente per la Sìria: e tutt'ora In formazioni estremiste libanesi rice�vono finanziamenti dalla Siria e armi che passano da Damasco. Insomma, Bashar, per quel che no sappiamo oggi, ovvero che è un ragazzo cresciuto in Occidente e desideroso di modernizzare il suo Paese, non potrà che essere miglio�re di suo padre che lascia un Paese nella miseria e in stato di guerra, Israele ha già dotto eh» è pronta a riaprire i negoziati, forse Bashar li potrà riprendere dal Golan, scor�dandosi del Lago di Tilieriade. Barak aveva puntato sulla carta siriana sicuro che avrebbe cambiato i rapporti col mondo islamico E Damasco poteva controllare Hezbollah Hezbollah al confine con Israele Damasco li finanzia e li controlla