LA SINISTRA ANTIQUARIA di Barbara Spinelli

LA SINISTRA ANTIQUARIA LA SINISTRA ANTIQUARIA Barbara Spinelli OSKAR Lafontaine, il mini�stro del Tesoro che ruppe con Schròder nel marzo '99, è ammirato d�questi tempi in Italia. Non solo perché avversò la politica del Cancelliere, giu�dicata troppo liberale e sotto�messa alla Banca centrale euro�pea. Non solo perché si presen�tò come avversario indomito della mondializzazione. Ma per la maniera in cui comp�il gesto del rifiuto: maniera che i tedeschi non gradirono per�ché fu scortese, sprezzante, impaziente ma che d'un trat�to affascina parecchi progressi�sti del nostro Paese. Lafontai�ne è afflitto da una sindrome patologica, secondo l'opinione in Germania: la sindrome delVAussteiger, di chi abbandona ogni responsabilità e scende dal treno. Nel giro di poche ore l'immagine del ministro mutò radicalmente: ancor ieri era una persona pubblica nel pieno dei suoi poteri, e il giorno dopo eccolo alla finestra della sua dimora privata, sorridente, li�berato, il figliolo sulle spalle. Ritirato dalla respublica, rifu�giato nel proprio toro interiore, e con quest'amie mossa trasfor�mato in icona della vera, incon�taminata sinistra. Proprio questo attira le sini�stre italiane in preda alle sedu�zioni della disfatta, e dell'usci�ta di scena. Chiunque pensi al socialismo nella suo purezza primordiale, è l'icona tedesca che porterà con sé. Non potrà aggirarla, ignorarla, e Lafontai�ne lo intuiva quando compose ad arte la musica delle proprie dimissioni. Essere oggi di sini�stra vuol dire anche questo: sapersi suicidare politicamen�te, in nome di una memoria storica illibata e di una fedeltà che diviene cieca alla realtà dei fatti. Rinunciare alla gloria del potere, anche se ciò comporta il tradimento della parola data all'elettore. Quel cne conta è l'interiorità, il piacere di uscire di scena. I tedeschi rimprovera�no a Lafontaine questo frivolo sbarazzarsi dei doveri pubbli�ci: questa «abissale superficia�lità» che sprigiona secondo l'ossimoro coniato dall'anali�sta Klaus Hartung l'icona del ministro che se ne va senza dare spiegazioni razionali ma per emozione, sentimentali�smo, e stanchezza. Non è chia�ro se il ministro Salvi e i Ds che lo appoggiano conoscano la matena ai cui è fatto l'idolo cho si son messi a adorare, quando scelgono come modello Lafontaine e la sindrome del dropout. Non è chiaro se voglia�no vincere le elezioni del 2001, o se già pregustino l'opposizio�ne. I litigi nel centro sinistra attorno al futuro candidato per Palazzo Chigi oscillano tra que�sti stali d'animo: il razionale e l'esausto-emotivo, l'impegno serio e il gioco partitico allesti�to per uccidere il tempo che resta. Indispettito, Amato ha invitato i capi della coalizione CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Klaus Hartung, Lafontaine

Luoghi citati: Germania, Italia