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PRESENTAZIONE IN MUSICA PRESENTAZIONE IN MUSICA Brunello, Carmignola e Lucchesini nella serata-concerto dell'Unione ARCHIVIATA felicemente la stagione 1999/2000 al�l'insegna di Bach, l'Unione Musicale offre ancora al pubbli�co una gradita e gradevole ap�pendice la sera di mercoled�14 giugno, proseguendo una piace�vole consuetudine messa in at�to già da vari anni: presentare la stagione successiva durante un concerto. L'appuntamento è per le 21 in Conservatorio, ma già fin dalle 19 sarà possibile sottoscrivere nella biglietteria di piazza Bodoni i rinnovi degli abbonamenti per il 2000/2001. Ingresso libero fino ad esauri�mento dei posti a sedere. Interpreti della serata sono Giuliano Carmignola al violino, Mario Brunello al violoncello, Andrea Lucchesini al pianofor�te, e poi il soprano Alena Dancheva, il flautista Ubaldo Ros�so, i violinisti Francesco D'Ora�zio e Paolo Cantamessa, la violi�sta Svetlana Fiomina, la violon�cellista Emilia Gliozzi, al con�trabbasso Alberto Bevilacqua e al clavicembalo f iorgio Tabac�co, per l'Ensemble L'Astrée e la Academia Montis Regalis. Sarà un concerto all'insegna di Bach, a ribadire che questo è appunto l'anno bachiano, e di Schubert. Bach sarà rappresen�tato dalla cantata «Non sa che sia dolore, per soprano, flauto, archi e continuo, BWV.209», mentre di Schubert si ascolterà il «Trio in si bemolle maggiore per violino, violoncello e piano�forte op. 99 D.898». La cantata di Bach, per la verità, ha sollevato seri dubbi riguardo la sua autenticità. Il sempre attento Alberto Basso spiega che qualcuno l'ha identi�ficata come omaggio verso un insegnante, Johann Matthias Gesner, «amico di Bach a Wei�mar e poi rettore della Thomasschule». Ma il lavoro lascia lo spazio a molti interrogativi, a cominciare dal testo in italiano, anche se la musica appare di ottimo livello. Quindi Carmignola, Brunello e Lucchesini si uniranno per Dresentare il «Trio op. 99». pubDlicato postumo, in cui Franz Schubert profuse tutta la sua sensibilità, cos�che Schumann cos�ne scrisse: «Sofferente, fem�minile, lirico: che quest'opera ci rimanga cara». [1. o.)