«Contratto, no ai due livelli» di Michele Fenu

«Contratto, no ai due livelli» L'amministratore delegato Fiat: difficile crescere in un Paese che continua a perdere competitività «Contratto, no ai due livelli» Cantarella: serve più innovazione Michele Fenu TORINO Nel «salotto buono», poltrone rosse e tavolini, allestito nella sala dei 500 del Lingotto, si parla molto del domani dell'au�to. Al convegno «Sulle strade del futuro», promosso dalla Pininfarina, che al Salone di Tori�no festeggia i suoi 70 anni, e dalla Promoter International, si vogliono individuare tendenze e prospettive con l'aiuto di ospi�ti illustri come Paolo Cantarel�la, Luca Momezomolo, Robert Peugeot, Max Mosley, presiden�te della Pia, il banchiere Massi�mo Ponzellini e il futurologo Derrick De Kerckhove. Padroni di casa Sergio Pininfarina e Alfredo Cazzola, moderatore Er�nesto Auci, direttore di Sole-24 Ore. Ma fra tanti discorsi interes�santi emergono i problemi del�l'oggi e le sfide dell'industria de l'auto a breve tennine. Che Cantarella, amministratore de�legato di Fiat, porta subito in primo piano. Afferma: «Noi in�tendiamo svilupparci, ma se l'Italia continua a perdere com�petitività all'interno di un siste�ma con una sola moneta come è l'Europa, avremo dei problemi. Non sarà tanto un'azienda co�me la Fiat, che opera sui diversi mercati, a risentirne maggior�mente, quanto quelle medio-pic�cole che sono state per anni traino alle esportazioni». Ed aggiunge: «In un Paese che deve recuperare, il sistema contrat�tuale a doppio livello attualmen�te presente in Italia è una cosa che non ci si può più permette�re». Rispondendo a quanto dichia�rato nei giorni scorsi dal gover�natore Fazio, che aveva accusa�to le imprese di non essersi abbastanza impegnate sulla competitività. Cantarella sostie�ne che quando un sistema perde su questo terreno «tutti hanno delle responsabilità». E precisa: «La spinta di Fazio era sull'inno�vazione. Da parte nostra possia�mo dire che la Fiat rappresenta un quarto della ricerca nel Pae�se, il che è un bene per noi ma è un segno negativo. L'Italia, co�me numero di brevetti, è all'ulti�mo posto in Europa. Ma è indiscutibile che da noi si fa ancora troppo poco per collega�re il sistema impresa e il siste�ma università». E' un argomento che Canta�rella ha sempre sentito mollo, tanto che in occasione del cente�nario Fiat ha istituito insieme con il Politecnico di Torino il corso di laurea in ingegneria dell'autoveicolo. «Attualmente dice gli studenti sono 60 e dal prossimo anno saranno 120: questi giovani che per primi si affacceranno al lavoro nel 2004 sono la più importante e unica certezza che abbiamo sul futu�ro». Un futuro fallo di sfide in cui non basta l'impegno dell'in�dustria ma occorre anche quel�lo delle istituzioni a livello euro�peo. Cantarella le elenca: l'eco�logia, la sicurezza, la globalizza�zione, l'innovazione tecnologi�ca con Internet e la telematica in primo piano. Sull'ambiente sottolinea come sia necessario «confrontarsi con le esigenze di una società complessa che chie�de mobilità, si sviluppa e crea ricchezza con la mobilità, ma poi, almeno qui in Italia, si dico felice di farsi le domeniche senza auto. Noi abbiamo già compiuto passi avanti impres�sionanti: le emissioni sono sla�te ridotte del 60^ negli Anni Novanta e nei prossimi dieci anni centreremo l'abbattimen�to del 90^h rispetto al 1990. Come costnittori abbiamo pro�so, volontariamente, impegni mollo severi con l'Unione Europea per arrivare a ridurre i consumi delle nuove auto del 25Q«onlroil2008». Sicurezza; «E' un obiettiva prioritario. Stiamo discutendo con le istituzioni europee nuo�ve misure per una maggiore prolozione dei pedoni e, in parti�colare, dei bambini». Globaliz�zazione: «Una sfida fondamen�tale perché il futuro dell'industria dell'auto non sta né in Usa né in Europa nò in Giappone. Il baricentro della crescila si spo�sterà. Bisogna prepararsi gio�cando d'anticipo, ma l'aspetto più impegnativo è un altro: la creazione e la gestione di un'azienda veramente multicullurale». Tecnologie' «Si va ver�so vetture sempre più "intelligenti" e, tramile Inter�net, verso un diverso modo di stabilire i rapporti tra clienti, Case, fornitori e distribuzione. Iniernei iinprimerà una torto accelerazione all'industria: ri�nunciarvi, sarebbe come so il senatore Agnelli avesse dello no all'energia elettrica nei suoi stabilimenti». Un futuro, dun�que, impegnativo più che inai, ma condito di amore per l'auto. Lo ribadiscono Pininfarina e Montezemolo, che ieri hanno presentato insieme la bellissi�ma concepì-car Rossa su baso Ferrari. E da Pininfarina parie una bordata per Amato: «Si sta malo quando si sento un prosidento del Consiglio diro cho gli imprenditori pagano la pellic�cia dell'amante con i soldi dolio loro industrie». Paolo Cantarella, amministratore delegato della Fiat