Microsoft: il colosso è dimezzato

Microsoft: il colosso è dimezzato Invia eccezionale il caso potrebbe essere portato direttamente alia Corte Suprema saltando l'appellò Microsoft: il colosso è dimezzato Parte il ricorso di Gates, tempi rapidi per il processo Andrea di Robilan�corrispondente da WASHINGTON La Microsoft lancia il contrat�tacco. Il giorno dopo l'ordine del giudice Thomas Penfield Jackson di spezzare il gigante del software in due, Bill Gates fa ricorso, è convinto di vincere in appello e dice di non avere alcuna intenzione di procedere allo smembramento dell'azien�da che ha creato. Ma il governo non riposa sugli allori della vittoria appena conquistata, e punta su una manovra di «aggi�ramento», Joel Klein, capo della divisione antitrust del diparti�mento di Giustizia, ha annuncia�to ieri che chiederà in via ecce�zionale di portare il caso Micro�soft direttamente all'attenzio�ne della Corte suprema, «saltan�do» il processo d'appello. Il giudice Jackson ha detto in un'intervista al Washington Post di essere «propenso» ad accogliere la richiesta del gover�no per accelerare i tempi. E un iter del genere sarebbe chiara�mente dannoso per la Micro�soft, la quale ha buone ragioni di pensare che la Corte d'appel�lo di Washington assumerebbe un atteggiamento più benevolo nei suoi confronti. «Per noi questa sentenza è solo l'inizio di un nuovo capitolo», ha dichia�rato Gates, risentito e deluso n'.r la sentenza del giudice ma ìducioso del fatto che sarà rovesciata. «Siamo convinti che la nostra posizione risulterà molto forte in appello». Il giudice ha dato alla Micro�soft quattro mesi di tempo per elaborare un piano di scorporo. Ed ha imposto una serie di vincoli aziendali scatteranno Lia tre mesi per evitare che l'azienda continui le sue prati�che competitive «illegali». Ma un battagliero Steve Ballmer, chief executive officer e numero due della Microsoft, ha detto che non c'è alcun piano di scorporo allo studio. E intanto ha chiesto alla Corte d'appello di sospendere immediatamente il provvedimento del giudice sui vincoli aziendali in attesa della sentenza d'appello. Dalla decisione della Corte d'appello su questo punto specifico, dico�no molti analisti, sarà possibile capire se è davvero orientata a rovesciare il verdetto di primo grado. Il giudice Jackson ha spiega�to che si è visto costretto ad imporre vincoli aziendali uno strumento che lui, repubblica�no doc nominato da Ronald Reagan vent'anni fa, non vede affatto con simpatia a causa della «inaffidabilità» dimostra�ta dalla Microsoft durante il pi ocesso. «Esistono ampie dimo�strazioni del fatto che l'azienda continua a fare business come nel passato», ha scritto Jackson nella sua sentenza. In un'intervista rilasciata al Wall Street Journal, il giudice è andato oltre, accusando Gates e i suoi collaboratori di non esse�re stali onesti con lui durante il processo. «Falsus in uno, falsus in omnibus», ha spiegato Jack�son ricorrendo ad una frase in latino bugiardo una volta, bugiardo sempre. «Non dico che sia sempre cosi, ma il sospetto inevitabilmente sorge. E' un'esperienza universale. Se qualcuno ti mente una volta, fino a che punto riuscirai mai a credergli?». Ieri un Gates per nulla penti�to del passato comportamento della sua azienda si è tuttavia chiesto per la prima volta se un atteggiamento più disteso e me�no spavaldo nei confronti del giudice avrebbe aiutato a crea�re un clima migliore, «La storia di come abbiamo creato un'in�dustria del computer più compe�titiva di quanto non lo fosse prima non è venula fuori duran�te il processo», ba detto in un'intervista alla Abc. «Se mi fossi preso la briga di andare a testimoniare di persona (anziche in video, ndrl forse quella storia sarebbe venuta fuori me�glio». Ballmer ha accusato il giudi�ce di aver stilato una sentenza che invece di avvantaggiare il consumatore porterà «prezzi più alti, meno scelta e prodotti più difficili da usare». Ma il mercato non è convinto di que�sta tesi. Anzi, alcuni economisti pensano che la divisione in due farà bene non solo al consuma�tore ma anche alla Microsofl. Non a caso il titolo continua a reggere bene a Wall Street, mantenendosi attorno a quota 70 dollari. E molti analisti pre�vedono che riprenderà a salire non appena la situazione giuri�dica si sarà definitivamente chiarita. Steve Ballmer: «La decisione di Jackson porterà prezzi più elevati e minore scelta» Il giudice: «Sono stati inaffidabili nel giudizio» Bill Gates, fondatore e numero uno della Microsoft, si prepara a rispondere alla Giustizia americana Sotto, il giudice Thomas Jackson LA SENTENZA SULLA MICROSOFT Cronologia 1990. Il Governo Usa apre le indagini sulle possibili ptatiche monopolistiche della Microsoft Ottobre 1997. Due anni dopo il lancio di Windows 95 con il browser Explorer, il dipartimento fa causa alla Microsoft dicendo che si tratta di due prodotti sepatati Maggio 1998. Il dipartimento alla Giustizia e 19 stati americani denunciano Bill Gates per concorrenza sleale e pratiche monopolistiche Ottobre 1998. Inizia il processo. Viene resa pubblica la deposizione registrata di Gates I bilanci Entrate I—" netti (mil. di dollari) 19.747 Aprile 2000. Il giudice federale dichiara che il gruppo Microsoft ha violato le leggi Antitrust II titolo crolla a Wall Street. Il Governo presenta il primo progetto di smembramento •4531 1995 1"mS'!M/ -h;; Kn«!

Luoghi citati: Jackson, Washington