London pellegrino delle stelle

London pellegrino delle stelle L'AUTORE Di «ZANNA BIANCA» PROFETA DEL VIRTUALE London pellegrino delle stelle Fernando Savater ALCUNI scrittori stimolano l'immaginazione dei letto�ri grazie alle storie che raccontano, ma pochi raggiun�gono questo stesso obiettivo con la propria biografia: Voltai�re, Tolstoj, Yukio Mishima... E' un caso non infrequente soprat�tutto tra gli scrittori nordameri�cani, da Edgar Allan Poe e Melville fino a Dashiell Hammet. E Jack London, ovviamen�te. La vita di John Griffith, che firmò la sua opera imperitura o che più modestamente durerà assieme alle più longeve fino al giudizio universale come Jack London, ha tut�to per suscita�re l'interesse e, se non mi sba�glio, la simpa�tia della mag�gioranza dei patiti di lettera�tura. Figlio di un astrologo e di un'adepta dello spiriti�smo, fu un bambino mise�rabile, autodidatta forzato, che vagabondò per professioni di�versissime, come cacciatore di foche in Giappone, bracciante nomade in Canada e negli Stali Uniti, o cercatore d oro in Alaska. Poi si fece giornalista e più tardi romanziere, arrivando a essere autore di alcuni dei primi bestseller nordamericani. Politicamente militò sempre in movimenti di sinistra con i quali peraltro il suo individuali�smo radicale non andò mai d'accordo del tutto per questo nei suoi romanzi cerca di combi�nare la brama di avventure dell'eroe solitario con la preoc�cupazione sociale del soggetto che si apre alla dimensione collettiva. Passò dalla miseria all'opulenza, andò varie volte in rovina, abusò dell'alcol, fece numerosi viaggi e due matrimo�ni conflittuali, finché fin�con l'uccidersi a quarant'anni. Non so che ne pensiate voi, ma secondo me è uno dei personag�gi più simpatici della stona della letteratura. Le opere più celebri di Jack London sono senz'altro i roman�zi del Grande Nord Il Richia�mo della foresta e Zanna bian�ca -, l'ambiguo thriller marina�resco Il lupo di mare e il raccon�to autobiografico Martin Eden, cos�come numerosi magistrali racconti. Ma le mie preferenze si decantano per due narrazioni molto più strane: l'epopea prei�storica Prima di Adamo e, so�prailullo. Il vagabondo delle stelle, che per me sarà sempre II Pellegrino delle stelle, perché cos�era intitolata la traduzione anteguerra della Edilorial Valenciana che lessi la prima volta da adolescente. Questa mirabile novella, a mio giudizio unica nel senso più nobile della parola (che non esclude e anzi quasi presuppo�ne le numerose imperfezioni e perfino deformità dell'autenti�ca innovazione), contiene diver�si resoconti e numerose prospet�tive: è un racconto fantastico e una spietata critica sociale de�gli abusi di potere, una novella d'avventura e una meditazione e una rivendicazione della liber�tà e del coraggio. Soprattutto, è una metafora privilegiala del piacere emancipante della lettu�ra, che allo stesso tempo si incarica di mostrare e di dimo�strare. Assai prima che l'espressio�ne «realtà virtuale» divenisse ai giorni nostri trivialmente comu�ne, questo libro ci parlava dello spirilo come accaparratore di tulle le virtualità, sapendole potenziare in modo adegualo, anche nelle circostanze meno favorevoli o più atroci. Il pelle�grinaggio dell'anima e la molti�plicazione vitale che il protago�nista incarcerato raggiunge per mezzo della tortura si situa alla mola di un qualsiasi vero letto�re, o anche di chi sia capace di immaginare senza paraocchi né timori. Poche opere letterarie sono capaci come questa di farci sentire fisicamente, quasi dolorosamente, il peso di ciò che ci incatena e il potere di ciò che ci rende infiniti. Ora che la rileggo invidio i giovani che possono conoscerla per la pri�ma volta. Copyright El Pais jack London a 33 anni con la moglie Charmain. A lato Fernando Savater

Luoghi citati: Alaska, Canada, Giappone, Stali Uniti