Appuntamento di morte per la suora di Fabio Poletti

Appuntamento di morte per la suora Appuntamento di morte per la suora Uccisa a coltellate, si sospetta una sua assistita Fabio Poletti inviato a CHIAVENNA (Sondrio) La telefonata arriva alle 10 di sera, una giovane donna chie�de di suor Maria Laura. Gliela passano, poche parole concita�te e la «suorina» come la chiamavano tutti, esce dal�l'Istituto delle Figlie della Cro�ce di Sant'Andrea, Alle conso�relle dice solo: «Una ragazza mi chiede aiuto, è una cosa improvvisa. Vado a incontrar�la». A don Ambrogio Baratti, il parroco di San Lorenzo che nel convento ha un apparta�mento, fa anche un nome, quello di una ragazza che seguiva da tempo: «E' rimasta incinta dopo una violenza car�nale...». Saranno le ultime parole di suor Maria Laura, sono l'uni�ca pista che stanno seguendo i carabinieri di Chiavenna, alle prese con l'omicidio di una suora buona, il primo omici�dio da più di 20 anni in questo paesino tra le montagne di 7 mila abitanti, il confine con la Svizzera a 10 chilometri, Sankt Moritz a 40. Nessuno vede suor Maria Laura attraversare il paese. Nessuno sente i suoi passi sull'acciottolato, giù per la stradina che attraversa la piaz�za con una fontana e un castello finto dove ci sono gli uffici di un'assicurazione. Nes�suno sa niente fino a questa mattina alle 6 e mezzo, quan�do il pensionato Clito Dolzadelli come sempre infila il sentie�ro che porta al Parco delle Marmitte Giganti, dopo villa Paradiso. Una stradina che passa accanto a un'antica fi�landa, segue il corso del torren�te Mera e si infila nel parco con le buche giganti frullo di antiche glaciazioni, con le inci�sioni rupestri nella pietra ollare. Un viottolo dove di giorno passano i turisti e alla sera si trovano i tossicodipendenti e quelli che spacciano. «Era l�in mezzo al sentiero, sotto a un castagno, su un fianco e nel fango, in un lago di sangue. Non sembrava nem�meno lei», racconta il pensio�nato che ha dato l'allarme, che ha fatto arrivare fino a qui sopra i carabinieri e.poi quelli del Cis di Panna, gli uomini della scientifica che hanno chiesto di non rimuovere il cadavere fino alle 4 del pome�riggio. Quando in una bara di alluminio, sopra una Merce�des delle pompe funebri, suor Maria Laura, all'anagrafe'Teresina Mainetli, 61 anni della zona di Morbegno, viene porta�ta all'obitorio per l'autopsia. La morte risale alla sera prima. Il perito parla di un oggetto da punta e da taglio. Un coltello che non è stato ritrovato. Un coltello che qual�cuno o qualcuna ha usato con ferocja su questa donna mite, maestra elementare fino a qualche anno fa quando l'isti�tuto ospitava, olire a 135 bambini dell'asilo e 25 ragaz�ze al convitto per la scuola alberghiera, anche gli alunni al primo corso di scuola. Una donna piceolina, ben voluta da tutti, conosciuta da tulli, a Chiavenna da 14 anni, da 13 madre superiora di quest'ordine di suore di origine francese. Una vita dedicata agli anziani, ai malati, ai troppi tossicodi�pendenti di questo paesino ricco perchè cos�vicino alla Svizzera, con i frontalieri che al mattino attraversano il con�fine, con i contrabbandieri che per i loro traffici preferiscono questo valico adesso passalo palmo a palmo dall'elicottero dei carabinieri a bassa quota. Cercano una ragazza, la ra�gazza della telefonata al con�vento. Potrebbe essere un'ex ospite del convillo, un'allieva della scuola alberghiera che ha chiuso i corsi 10 giorni fa. Pochi giorni fa suor Maria Laura aveva avuto una discus�sione mollo accesa con una delle ragazze. Don Ambrogio Baratti della chiesa di San Lorenzo è l'ultimo a parlare con ìa suora assassinata. Nel pomeriggio viene sentito dai carabinieri, ha gli occhi rossi di lacrime: «Non posso parla�re, i carabinieri mi hanno detto di slare zitto. Dico solo che lutti volevano bene a suor Maria Laura, aiutava i poveri, la gente bisognosa, non si tirava mai indietro. Aiutava chiunque avesse bisogno di conforto, senza paura. Aiuta�va i poveri come i tossicodi�pendenti, era una suora molto coraggiosa». Una suora che nemmeno marted�sera ha avuto paura ad attraversare il paese ed infilarsi in questo viottolo con i tossici che di notte gettano via la loro vita. Una suora che doveva incontrare una ragaz�za bisognosa, ma i carabinieri sospettano che potesse essere una trappola, che insieme con la ragazza ci fosse qualcuno. Che la morte di suor Maria Laura fosso stata già decisa, a coltellate per non far rumore, in un angolo di Chiavenna che gli abitanti del paese evitano con cura dopo il tramonto. Teresa Tognalli è il sindaco di questo paese in provincia di Como: «Suor Maria Laura era una persona buona, tre giorni fa ci siamo incontrati, era tranquilla e serena. Chi lo avrebbe mai detto...». E difen�de anche Chiavenna: «Ho senti�to parlare di prostituzione, ma non e vero... C'è solo qualche tossicodipendente, ma questo è un paese tranquillo, mai un fatto di sangue». Lo slesso dicono al bar Diavolo, davanti all'aperitivo. Pier che ha 20 anni e i capelli rossi, di suor Maria Laura era stato allievo: «So uno aveva un problema, poteva contare su di lei». Al bar Vicini, a un passo dal convolilo, si interro�gano come lutti: «Gh'è minga un perché... Non c'è un moven�te, a Chiavenna non c'è la mafia. Al massimo ci sono le ragazzine che si fanno la do�se». Ragazzine come te tante che fanno lo struscio in cen�tro. Como quella che ha telefo�nato e non si trova. Come questa, con il piorcing al naso e le parole oramai di rito in questi casi: «Ci vorrebbe la pena di morie...». «La ragazza ricercata è rimasta incinta dopo uno stupro» Il parroco: «Aiutava ipoveri della zona e i tossicodipendenti» L'agguato alla madre superiora nel parco di Chiavenna Secondo i carabinieri a infierire sarebbe stato anche un uomo Chiavenna: l'Istituto delle Figlie della Croce di Sant'Andrea, di cui suor Maria Laura era madre superiora Nella foto a sinistra, il cadavere della religiosa viene portato via dagli inquirenti