Per Paolo Fresco premio dagli Usa

Per Paolo Fresco premio dagli Usa Dalla Niaf con Andreotti e Scalia Per Paolo Fresco premio dagli Usa Maurizio MoHagri ROMA «L'arrivo alla Fiat ha coronalo il mio sogno italiano». Con queste jarole il presidente della Fiat, Paoo Fresco, ha ricevuto dall'amba�sciatore americano in Italia, Tho�mas Foglietta, il premio alla «Lea�dership Intemazionale» della Niaf, la più rappresentativa associazio�ne degli italiani d'America. «Fra i motivi per cui sono felice questa sera ha detto Fre�sco al termine del�la serata di gala con oltre 600 vip dei due Paesi c'è il titolo del premio che mi viene asse�gnato perché rag�giungere la 'leadership inter�nazionale" è stato un obiettivo nella mia vita in quanto oggi avere una lea�dership nazionale non è più sufficien�te». Fresco si è det�to fiducioso che «in un futuro vici�no vi saranno più Fiat americane ne�gli Slati Uniti» e si è quindi sofferma�lo sull'identità che accomuna «italia�ni d'America e americani d'Iialia»: «Se controlla�re il proprio desti�no è una caratteri�stica tipica degli americani, l'adallabililà lo è degli italiani». Sul podio dei premiali dalla Niaf (National llalian American Foundation) è salilo quindi il giudi�ce della Corte Suprema, Anionin Scalia, a cui è andato il premio «Giovanni Falcone». E' loccalo pro�prio a Scalia presentare il terzo premialo, l'ex presidente del Consi�glio Giulio Andreotti, «un uomo a cui l'America deve tanto». Andreot�ti non si è lasciato sfuggire l'occa�sione per la battuta. «Nella mia vita sono slato fortunato, forse mi serviva il periotio di lontananza dai lappeii rossi che ho recenteGiulio Ae in alto Pa ndreotti olo Fresco mente passato ma certo ha detto non sono riconoscente a chi me lo ha fatto passare». E poi un ricordo sulla Nato che «ha vinto lo scontro contro l'Unione Sovietica senza sparare mai neanche un colpo», quasi un accenno polemico al re�cente ricorso alla forza durante la guerra in Kosovo. «Paolo Fresco, Antonio Scalia e Giulio Andreotti», è sialo il com�mento del ministro degli Esteri, Lamberto Dini, «sono tre uomini che hanno avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del�le relazioni fra i nostri due Paesi». Numerosi i vip pre�senti alla serata di gala, da Andrea Bocelli a Laura Biagiotti, agli ex am�basciatori america�ni in Italia Sec�chia, Rabb e Bartholomew e agli ex ambasciatori ita�liani a Washin�gton Biancheri e Petrignani. Presen�ti anche Gianni Let�ta (al tavolo con Dini) e alcuni parlamentari, fra cui l'azzurro La Log�gia ed Enrico Stajano. La cerimonia della premiazione ha concluso la con�ferenza sul «Busi�ness Globale» che la Niaf per la pri�ma volia nella sua storia ha tenuto in Italia, con tanto di messaggio augurale del presidenic Clinton portalo dal suo capo di gabinetto, ritaloamericano John Podestà. La giornata dei lavori ha visto alternarsi al microfono alcu�ni fra i nomi più importami del business dei due Paesi dal presi�dente della Borsa di New York Richard Grasso al presidente della Confcommercio Sergio Bilie che si sono confrontali sulle prospellive degli scambi commerciali e fi�nanziari durante l'era della rivolu�zione informatica. Il padrone di casa è stato, neanche a dirlo, Frank Guarini, presidente della Niaf. Giulio Andreotti e in alto Paolo Fresco