Manconi, diplomatico da corteo di Gigi Padovani

Manconi, diplomatico da corteo ff-Tf-.�".".',".' ' —— —---IL SENATORE VERDE «RITORNAI A DISCUTERE tTOHLA POLIZIA, COMB Al TEMPI DI LOTTA CONTINUA'y\ ~: Manconi, diplomatico da corteo «Tratto sul percorso per difendere un diritto» retroscena Gigi Padovani LA targa del circolo Mario Mieli o in bolla mostra noll'ullicio romano. E il senato�re Verde ci tiene, a dimostrazione che la sua battaglia a fianco dogli omosessuali non ò dell'ultima ora, nata sull'onda di un interes�so modiatico. Recita l'iscrizione: «A Luigi Manconi por l'impegno nella difesa dei diritti delle perso�ne omosessuali», li' datata 199G, quando vi fu il Gay Pride di Roma, A 52 anni, Ilenia dopo i suoi interventi di mediazione con le quosiuro per concordare il percorso dei cortei di Lolla Conti�nua nella quale mililìva accan�to n Guido Viale, Luigi Bobbio, Laura De Rossi e Vicky Pranzinetti -, e a pochi mesi dai negoziali por quelli dei contri sociali, Luigi Manconi si ritrova cosi dentro un'altra trattativa. Obiettivo dicbiarato; aggirare il «no» alla sfilala duro come un macigno dettalo dalla Questura di Roma, por tenere lontani gli omossessuali dal Colosseo. Con la sua lettera al ministro doli'Intorno Bianco, l'esponente ambientalista corca di recuperare una situazione che sembra decisamente compromes�sa. Ieri, por la seconda volta dopo un moso, il senatore si ò ritrovato in una stanza degli uffici di via San Vitale, ricevuto dal capo di gabinetto Francesco Tagliente in�sieme con altri duo parlamontari, Walter De Cesaris (Pro) e Roberto Sciacca (Ds), e con Massimo Quin�zi ed altri esponenti dol Circolo Mieli. Racconta Manconi: «La situazione ù peggiorata: por la prima volta hanno ricevuto un netto rifiuto. Gli organizzatori della manifestazione sono rima�sti stupefalli, non si sono mai caratterizzali per una diretta od esplicita identità politica». Adesso l'iniziativa passa al Viminale, ma di corto lu situazio�ne si e sfilacciata e compromes�sa, secondo Manconi, proprio «perché il governo non ò interve�nuto a tempo debito, incontivando una sorta di 'susponse' quoti�diana sul percorso. Eppure già un mese fa il Mario Mieli aveva proposto un itinerario lontano dallo basilichi; coinvolte nel Giu�bileo. Quella loro proposta, oggi viene presentala come so fosso l'esito d�una imposizione da parto delle forzo dell'ordine». Il sociologo, di formazione cattoli�ca e ambientalista, ha come un molo di indignazione por l'impas�se che si è croata. Alla quale ha assistito, da mediatore, passo do�po passo. Ma perché questo ruo�lo? Non ò che un giorno o l'altro anche da Manconi ci sentiremo un «coming out.» come quello di Pecoraro Scanio, il ministro dello Politiche agricole che ha confes�sato la sua bisessualità? Manco�ni, compagno della giornalista Bianca Borlinguor, dalla qualo ha avuto uno dei suoi tre figli, sorri�do. «Io sono con loro perché è il mio mestiere, vorrei dire. Da docente universitario, da parla�mentare, da esponente dei Verdi, da editorialista anche per "La Stampa", alcuni anni fu, mi sono sempre occupato dei diritti civili o sociali, dal e manipolazioni geneiiche ai carcerati ai gay». La reazione di Manconi per quanto sia succedendo sul World Gay Pride è dunque morale, pri�ma ancora che politica. Lo ha ricordato difendendo la sua pro�posta di logge sulle unioni civili (comprese quelle tra persone del�lo stesso sessol, lo ha sottoUneato in un biglietto di apprezzamento che ha inviato a Pecoraro Scanio, lo ha scritto in un articolo per «l'Unità» nel 1995 che fu conte�stato dal teologo Gino Concetti suir«OEservatore Romano». «Le unioni civili vengono considera�te dalla Chiesa racconta il senatore ambientalista come una forma di immoralità. Si trat�ta invece dell'espressione, in un momento di crisi della "morale di maggioranza", del diffondersi di morali di minoranza, parziali ma fondate su valori. Altro che deser�to etico, come è stato definito». L'impegno d�Luigi Manconi si ricollega ad un'analisi sul signifi�cato di questa marcia dell'orgo�glio anche nei confronti del mon�do cattolico: «Non capisco perché abbiano voluto fare del Papa una sorta di icona dell'eterosessuali�tà: nessuno mi ha spiegato per�ché il Gay Pride possa "d�per sé" essere un oltraggio al figura del Pontefice. Oltre tutto, il modello di famiglia monogamica eterossesuale appartiene alla pastorale della Chiesa, ma ne costituisce appena un aspetto: non no è certo il fondamento costitutivo e universale».. Dopo l'incontro di ieri in Que�stura, sono rimasti stretti margi�ni di manovra. Manconi cercherà di percorrerli tutti, come per le manifestazioni studentescne di trent'ann�fa, assai meno pacifi�che di quella prevista l'B luglio a Roma. Sa che il Cìrcolo Mieli non può accettare un percorso tanto ridotto. Commenta, con un filo di ironia: «Quel corteo ora sembra un pista di go-kart. Cos�la sfilata diventa una sorta di turbinoso giro su sé stessa: si è perso il senso del ridìcolo». Ha scritto una lettera al ministro Bianco «Questa impasse è colpa del governo La sfilata sembra una pista di go-kart» L'ex portavoce dei verdi Luigi Manconi: sta diventando Il mediatore fra gli organizzatori del World Gay Pride e il governo

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