Gay Pride, stop della Questura

Gay Pride, stop della Questura LE DUE CONTRO-PROPOSTE SONO STATE RESPINTE DAI HKOMOTORI «Niente Colosseo». Gli organizzatori: non dfermiamo Aldo Canullo ROMA Niente Colosseo, nienti! Fori imperiali. Questura e prefettu�ra dicono no al percorso indica�to dagli organizzatori del Gay Pride: «Potrete arrivare fino al Circo Massimo, non oltre», li ha informali Francesco Tagliente, il capo di gabinetto del questore Arnaldo La Barbera. «Questo sono le proscrizioni, e non pos�sono essere oggetto di trattati�va spiega il prefetto di Roma Enzo Mosino -. E' una settima�na cho trattiamo, ora basta. Il percorso chiesto dagli organiz�zatori non vu bone: non possia�mo correre il rischio di un contatto con la contromanifestnziono dell'estrema destra». «Nello questure dogli Anni 70 c'era più lungimiranza», com�menta sconso aio Luigi Manconi, venuto a trattare u percorso del Gay Pride cosi come un tempo, da capo del servizio d'ordino, concordava quello dei cortei di Lotta Continua. E gli "ril rtui di Lolla Continua, h gli '.ani/.zalori si ribellano. Alle 21 Immacolata «Imma» Baltaglia riunisco i suoi nella sedo del circolo Mario Mieli, vicino alla basilica di San Paolo fuori le mura, e annuncia: «Noi mar�ceremo alla maniera di Gandhi e Martin Luther King Disobbe�dienza civile. Indosseremo tutti Gay Pride, stop della Questura magliette bianche, in modo da mostrare i segni di qualsiasi violenza ci verrà fatta, Ci riuniremo alle 14 a piazzale Ostien�se, come da programma. E an�dremo fino al Colosseo, Non ci fermiamo. Qualcuno dovrà ren�dere conto di quel che accadrà. Siete tutti d'accordo?». La rispo�sta è un boato di «sì». Sul percorso del Gay Pride si accende uno scontro pobtico. «Il dottor Tagliente la presenta come una questione tecnica. Invoce ò una questione politicis�sima sostiene Manconi -. E l'unico referente è il ministro doll'Interno». «Mi rivolgerò a Bianco», dice anche il deputato radicale Marco Taradash. Pure una nota di Rifondazionc comu�nista chiama in causa il Vimina�le. «Ma Bianco non vuol dire una sola parola», lamenta Mas�simo Quinzi, uno dei dirigenti del Mario Mieli. Che chiedo aiuto a Violante, con cui ha appuntamento l'B giugno. «Se il problema e la manifestazione di Forza Nuova, sia lei a cambiare il suo percorso, visto che sono uuattro gatti», protesta il presi�dente onorario di Arcigay Fran�co Grillini. Ma i leader dell'orga�nizzazione di destra annuncia�no propositi bellicosi («impedi�remo il Gay Pride»), e sempre por l'B luglio si annuncia un al�tra contromanifestazione, quel�la del movimento «Sos Italia». Cosi la questura ha deciso di «tagliare» il percorso indicato dagli organizzatori, sia per il rischio di contatti con i manife�stanti di destra, sia per la vici�nanza con la basilica d�Santa Maria di Loreto, di fronte alla colonna Troiana. Sono due i percorsi alternati�vi tra cui Tagliente ha invitato i dirigenti del movimento omo�sessuale a scegliere. Il primo, più lungo, va da porta Capena al circo Massimo, attraverso le Terme di Caracalla, viale di Porta Ardoatina, piazzale Ostiense, viale della Piramide Cestia, piazza Albania e viale Aventino. Il secondo, più breve, parte invece da porta san Paolo e arriva al Circo Massimo da via dei Cerchi. «La situazione è nettamente peggiorata accusa Manconi -, al punto che si fa passare per un'imposizione la scelta fatta autonomamente da�gli organizzatori di evitare le basiliche», «Ma perché si lamen�tano, se hanno a disposizione un percorso di sei chilometri? si chiede invece il prefetto Mosi�no -. Il Colosseo è troppo vicino al centro e al controcorteo di destra, però i! circo Massimo non è certo un'area periferica, non è Ostia, non è l'Eur». Ma gli organizzatori non ac�cettano quelle che considerano «le imposizioni della questura». «Il Gay Pride serve proprio a farci uscire dal ghetto sostiene Imma Battaglia -. Loro invece vorrebbero nasconderci, isolar�ci in periferia, con la scusa delle spranghe fasciste, in realtà per sudditanza verso il Vaticano. La nostra risposta sarà la disob�bedienza civile». Conclusa sen�za accordi la fase dei negoziati, il Gay Pride rischia davvero di diventare occasione di scontri fisici oltre che politici. A meno che non prevalga la linea di Giulio Andreotti: «Non vedo questa manifestazione d�buon occhio, non mi piace il tono, penso che si poteva fare in un altro momento. Ma Roma ne ba viste tante. Sopravviverà». Il circolo Mario Mieli «No a percorsi alternativi Marceremo alla maniera di Gandhi e Luther King con maglie bianche per mostrarci segni di ogni violenza che subiremo» Il prefetto Mosino «Non voglio correre il rischio di contatti con la manifestazione dell'estrema destra: su questo aspetto non posso trattare» Il questore Arnaldo La Barbera Via Dei Ceichi PIAZZALE OSTIENSE

Luoghi citati: Bianco, Capena, Italia, Roma, San Paolo