Il piccolo terribile zar che mise in crisi Palazzo Chigi

Il piccolo terribile zar che mise in crisi Palazzo Chigi DIETRO LE QUINTE DI UNA VÌSITA Il piccolo terribile zar che mise in crisi Palazzo Chigi Confusione, attese epocali e una conferenza stampa che non c'è stata personaggio Maria Laura Rodati NELL'ATTESA di Putin, tra com�messi di palazzo Chigi che fan�no cordone e gorillom masi che fanno massa, il iwrco buoi-giomolisti suda copiosamnnte. si fa venire mal di gambe, si spintona e insulta in varie lingue, regala fiori finti da vasi ufficia�li alle collegllo, inventa barzelletto ispirate al Gay Pride. Perchè il collo�quio tra il presidente russo e il pre�mier italiano dura due ore. E allo scopo di aiutare la 'grande compren�sione reciproca'' di cui ha poi parlalo Amato, palazzo Chigi ha avuto un'otti�ma idea. Per ricordare ai media le secolari sofferenze del popolo russo, por mettere a loro agio gli ospiti, continuamente criticati perdio la Rus�sia postsovietica Ò disoiganizzata, ha tenuto stampa tv e fotografi un'ora e cinquanta minuti ammassati in piedi l'uno sull'altro con temperatura da estato saudita. lazionza Dopo due falsi allarmi, vari litigi, alcuni tempo�ranei flirt anche indosiderati causa appiedeamento collettivo, Vladimir Putin fa la sua prima apparizione all'estero da presidente eletto. Un presidente che vale la pena di guarda�re. Molto più giovane di tutti i prece�denti, battezzato di nascosto da picco�lo (lo ha raccontato tempo fa in un'intervistal e da molti anni sempre con la croce al collo, a vederlo oa vicino somiglia in modo impressionante al bambino di "Mamma ho perso l'uereo". Stesso duffo biondo di Macaulay Culkin, stessi occhi chiari a palla con strani bagliori; stesso sorriso quando Putin parla dei russi "che amano l'Italia e quando Culkin faceva scher�zi ferendo e provocando dolori atroci ai due ladri che gli erano entrati in casa. Come lui, un tipo piccolo ma che è meglio non contrariare. E poi, vesti�to come avrebbe potuto vestire lo zio yuppie del bimbo del film nei lontani anni Ottanta: da broker della Wall Street d'epoca, completo grigio, cami�cia celeste, cravatta gialla. E' accom�pagnato dal vicepremier e ministro delle Finanze Aleksei Kudrin, die più modestamente somiglia al consigliere dalemiano Claudio Velardi, e U a palazzo Chigi dà un'aria di d^ja vu. Come Velarcu, Kudrin deve avere spos�so da ridire, e subito pone un proble�ma al ministro degli Esteri Lamberto nini che lo accompagna, perchè qual�cosa non va nelle cartelline dei duo trattai', bilatorali. Ma si rimedia subi�to, il clima è (sempre Amato che parlai "di grande soddisfazione", media esau�sti esclusi. Putin sta in piedi, con l'aria di chi finalmente riesce a prendere l'aereo. Dopo Amalo, parla con vocione giovane e sicuro, ringrazia tutti, propone un sistema congiunto di dife�sa antimissile tra Uè, Nato e Russia. Per il momento, c'è un sistema congiunto commessi di palazzo Chigi-fun�zionari russi; che sono come uno so li immagina, grossi e biondi ora moder�nizzati dal ciuffo. Uguali, pure loro, ai fratelli grandi e brutali del piccolo Culkin nel film. Ma con diverse man�sioni, e in quantità impressionante. Vanno via con lui seppellendolo alla vista perchè Putin aveva solo pochi minuti prima della visita al Santo Padre. Peccato. L'incontro tra i leader è durato più del previsto, non c'è tempo di fare domande. Restano le impressioni, il colpo d'occhio su que�sto nuovo presidente dall'aria cos�russa e dall aspetto cosi americano. Oggi, da russo, inaugura una statua di Pushkin; ma subito dopo, come fareb�be un businessman, vola a Milano.

Luoghi citati: Italia, Milano, Russia