EMERGENCY E yI FIORI METALLICI

EMERGENCY E yI FIORI METALLICI EMERGENCY E yI FIORI METALLICI Venerd�2 giugno serata di solidarietà per le vittime delle mine antiuomo LA guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari». Non è mica una barzelletta; è una frase di Talleyrand. Dev'essere per questo che nelle guerre contemporanee si verifica un curioso para�dosso; le vittime civili... Intendiamoci, non è una novità che in guerra a lasciarci le penne siano i civib. Le guerre antiche erano falle di saccheggi e stupri e stragi degli innocenti... Però era prima, prima che l'occidente si nominasse paladino della civil�tà, protettore dei deboli, portatore di benes�sere, alfiere di giustizia... Solo che poi vai a leggere i bollettini stilati da un premio Nobel e scopri che nella prima guerra mondiale i morti furono per il S1*) civili, per il gS"*) militari. Insomma si poteva sostenere che i civili erano morti incidentalmente... Nella seconda guerra mondiale: 48'H) dei morti civili e 52'X) militari. Non si poteva piii sostenere che i civili fossero morti inciden�talmente... Nelle guerre contemporanee, una a caso, una di quelle di cui scopriamo l'esistenza giusto perché un calciatore famo�so deve andarci a giocare... Nelle guerre contemporanee il IO"**) delle vittime sono militari e il gCK) sono civili. Si può ormai ragionevobnente sostenere che sono i milita�ri queUi che muoiono incidentalmente... Come dire: prima le donne e i bambini... Chissà che faccia hanno quei militari che salgono sui loro aerei belli metallizzati, vanno a farsi un giro sopra un pezzo di mondo e cominciano a sganciare degli strani fiori metallici, anche belli in un certo senso, che dopo qualche centinaio di metri si aprono, e ne escono tanti oggetti più piccoli, graziosi manufatti che assomigliano a pie�tre, a ciottoli di fiume, e più in alto voli e più ampio è il raggio in cui si depositeranno, e più sarà facile smemorarsene... E i fiori metallici si pianteranno nel terreno, perfet�tamente mimetizzali, innocui, quasi amiche�voli... Alcuni addirittura hanno forma di giocattolo, cos�succederà che un bambino lo noterà, lo raccoglierà, il giocattolo, lo guar�derà per quanti secondi? tre, quattro, dieci... Gli ultimi secondi della sua vita... 0 forse no, forse quei dieci secondi saranno l'inizio di un'altra vita, di una vita scaduta, avariata, una vita senza gli occhi, senza le gambe, senza le mani... E se va bene incontrerà un chirurgo che viene dall'altro mondo, che forse per espiare le colpe di quel suo mondo ha deciso di andare in giro a ricucire pezzi d' bambini... Perché la guerra è troppo grande e furba per riuscire a sconfiggerla, ma almeno questo, almeno le mine anti-uomo devono finire, perché sono il più ignobile strumenlo di morte, il più vigliacco genoci�dio della storia del mondo... Quel medico che ricuce i bambini colpiti dalle mine antiuomo si chiama Gino Strada, e qualche anno fa, con qualche amico, ha fondalo un'associa�zione che si chiama Emergency; costruisco�no ospedali in Afghanistan o nel Kurdistan iracheno, in posti da cui tulli scappano... Vale la pena di dargli una mano. Gabriele Vada Venerd�2 giugno, al Teatro Piccolo Regio, ore 21, «Fiori metallici», serata di solidarietà con Emergency. associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime delie guerre e delle mine antiuomo. Quattro formazioni jazz (Alessandro Cora Quartetto. Monk's Bud, Saxea Quartet, Trilogy) si alterneranno con gli interventi mimici del gruppo Mimoz. L'attrice Paola Roman recite�rà brani del libro di Gino Strada -Pappagalli verdi, cronache di un chirurgo di guerra» ed. Feltrinelli. La serata è a ingresso libero.

Persone citate: Alessandro Cora, Gino Strada, Paola Roman

Luoghi citati: Afghanistan, Kurdistan