MAREKGO, SOGNO DI UBERTA'

MAREKGO, SOGNO DI UBERTA' MAREKGO, SOGNO DI UBERTA' Palazzina di Stupinigi pagine rare per Napoleone DUECENTO anni fa esatti nel giugno del 1800 Napo�leone sconfiggeva gli au�striaci a Marengo, in territorio italiano: questa vittoria, nell'im�maginario collettivo dell'epoca, al di la dei profondi significati milita�ri, assurgeva a simbolo di una lotta ben più vasta, e diveniva la vittoria della libertà sulla tiranni�de, del progresso sull'oscuranti�smo, della fratellanza rivoluziona�ria sul conservatorismo oligarchi�co. Poi, il generale Bonaparte prese la strada che tutti sappiamo e molte speranze andarono in frantumi. Comunque, la battaglia di Ma�rengo influenzò molti spiriti liberi e creativi e ancora oggi ne trovia�mo le vestigia tutt'aTtro che rare o insignificanti nella produzione artistica del primo Ottocento. Un saggio di questa produzione, limilato al campo musicale, viene offerto dall'interessante concerto organizzato da Antidogma presso la Sala delle Citroniere nella Palaz�zina di Caccia di Stupinigi: sabato 3 alle 211'organico della «Colonne d'Hannonie» costituito da nume�rosi strumenti a fiato e una sezio�ne percussiva propone pagine rare di autori in parte quasi scono�sciuti. Il concerte, guidato dagli «architetti della musica» Mauri�zio Benedetti e Francesca Odling, si apre con una Marcia di JeanJacques Rousseau, che evidente�mente era anche un apprezzabile compositore; e prosegue con due altre marce, una di Cimarosa («Marcia da suonarsi sotto l'Albe�ro delia Libertà pel bruciamento delle immagini dei tiranni») e una dalla «Clemenza di Tito» mozartia�na nell'arrangiamento di Cari An�dreas Koepfert. Il ricco program�ma è completato da pagine di Salieri («Armonia per un Tempio della Notte»), Gossec, Cherubini, Fuchs («La Bataille de Marengo») e Beethoven (informazioni allo 011 54.29.36). la.fe.l

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