Tra misteri e leggende un inquisitore scava il tunnel della verità di Giovanni Tesio
Tra misteri e leggende un inquisitore scava il tunnel della verità Tra misteri e leggende un inquisitore scava il tunnel della verità RECENSIONE Giovanni Tesio QUANDO si cerca qualcosa o qualcuno è molto facile vedere ciò che si vuole trovare». Una scheggia che sta piantata nel romanzo d'esordio del trenlaseienne Ales�sandro Perissinotto, L'anno che uccisero Rosetta, ma che vale anche per il suo secondo roman�zo, Im canzone di Colombano, appena pubblicato, come il pri�mo, da Sellerio. Certo t ra i due romanzi corre un filo di precise affinità, che dall'uso delle tradizioni popolari alla struttura gialla o poliziesca della storia investono una com�plessa e stratificata consapevo�lezza narrativa. Anche se va subito detto che mai la varietà dei mezzi e il gioco delle citazio�ni impediscono al narratore di sgusciare con scioltezza tra lacci in cui potrebbe restare imprigio�nato. Se nel primo romanzo erano degli ex voto mollo strani a fornire la pista per un'indagine condotta da un commissario en�tro le viscere di un lontano delitto, a fare da cornice e da Leitmotiv del secondo romanzo e una canzone popoline che rac�conta in modo sintetico ed ellitti�co un fallo di cronaca locale diventalo leggenda. Se nel pri�mo il tempo rimandava agli anni relativamente recenti della Resi�stenza, nel secondo rimanda al�l'autunno di un Medioevo pie�montese (siamo nei dintorni del 1533) abbondantemente protrai�lo rispello ad uh Rinascimento che altrove è in piena fioritura. La storia e quella di un uomo, Colombano Homean. che prende su di se il carico di trapanare un'intera montagna e di scavare un canale mille piedi di roccia per portare l'acqua ai prati più aridi e secchi di una comunità della Valle d�Susa. Un incarico pattuito con l'intera comunità, che s'impegna a fornire certe prestazioni in corso d'opera e a ricompensare il solitario escava�tare umano, a lavoro compiuto, con una dotazione d�beni tali da assicurarne il futuro. Una storia che sta ira veridicìlà e invenzio�ne, una di quelle su cui l'immagi�nario collellìvo ha lavoralo a lungo, se è vero che ancora Primo Levi citava il tunnel della Tbullie, ancora oggi esisienie, come un paragone estremo appli�candola all'impresa compiuta da Stefano D'Arrigo con il suo romanzo Hbrcyniis Orca. Condotto dopo otto anni di lavoro impossibile ad un punto non lontano dalla fine, l'impresa di Colombano viene turbala da un evento oscuro, ed è d�qui che il romanzo di Perissinotto passa dalla cornice al suo vero princi�pio. Un'intera famiglia distrutta da un male che non sembra da attribuirsi alla peste, ma ad una qualche altra misteriosa ragio�ne, su cui è mandalo ad indagare il giovane giudice Ippolito Bor�iile, indovinata figura d�clericus dal volto umano, inquisitore degli altri e di se («Quante erano le vie per giungere alla verità?»), che rappresenta la giustìzia in nome del Prevosto di Oulx Da questo punto in poi la storia decolla attraverso tutta una serie di piste indiziarie e d�sorprese giudiziarie condotte sul filo di un avvincente giallo storico-rustico, anche un po' noir, intinto in una scrittura che con leggera mimesi documenta�ria allude all'epoca senza lasciar�si soffocare da troppi vezzi anti�quari. Un processo che Ipiwlìto crede con non poca ingenuità di poter tenere facilmente in pu�gno sgrovigliando i nodi di una aggroyigliatissima matassa di in�teressi e sudditanze (e nelle pie�ghe psicologiche e mentali del�l'operare di Ippolito, nelle sue incertezze e deoolezze umanissi�me tra superstizione e ragione. si delinea il percorso di crescila di un personaggio intero e com�plesso). Su una mappa di luoghi chisi anno a cavallo di rischiose frontiere tra Piemonte e Basso Dellìnalo.tra duchi sabaudi e re di Francia, tra Monconìsio e Monginevro, ira Ixisch�cupi e villaggi solatìi lungo il corso dell'Isere e della Dora, Perissi�notto muove con limpidezza la sua storia tortuosa facendo scor�rere personaggi convincenti ap�pena appena contaminati da lie�vi scorie professorali, piccoli re�sidui dell'attività di ricercatore, d�semiologo, di folclorista che svolge all'Università. Fiere, stre�gonerie, leggende (come quella dell'Uomo Selvatico), lotte locali di consorterie e di potere, rivis�sute in una luce d�attualità perenne. Su lutto, intatti, l'infinito gio�co dell'ambiguità. La natura del vero che al di là delle apparenze e delle maschere più rassicuran�ti non si riesce mai completa�mente a ritrovare Un poliziesco ambientato nella Valsusa medievale, un'inchiesta indiziaria e un processo a sorpresa: Perissinotto estrae dal folklore «La canzone di Colombano» Alessandro Perissinotto U canzone di Colombano Selleria pp 200. L 18 000 ROMANZO
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