I ragazzi: «Vogliamo una vita maleducata » di Francesca Sforza

I ragazzi: «Vogliamo una vita maleducata » I ragazzi: «Vogliamo una vita maleducata » Una generazione sotto accusa, ha dimenticato la cortesia Francesca Sforza Giovani, ma soprallutto majeducali. Prendono, entra�rlo, si siedono con le gambe sul tavolo, se gli dici qualco�sa rispondono male, si attac�cano alla bottiglia, quando masticano fanno rumore, ri�dono in modo sguaiato. Nessuno pretende che aprano la portiera della mac�china a una signora, né che facciano il baciamano o che usino frasi sorpassate tipo: «Prego, si accomodi, si figu�ri». Ma la sproporzione salta agli occhi: i ragazzi, oggi, sono più maleducati. Un sag�gio semiserio uscito recente�mente in America «How Rude!» di Alex J. Packer lamenta «lo sconcertante col�lasso dell'educazione fra i giovani» e ripropone una questione solo apparente�mente d'altri tempi: che fine ha fatto la buona creanza? «Un po' è l'adolescenza dice Fulvio Scaparro, psico�terapeuta Da sempre le persone più anziano rimpro�verano ai più giovani di non essere abbastanza educati. Le tracce storiche in questo senso sono antichissime. Ma spesso non si tratta di male�ducazione quanto di rifiuto, tìi opposizione a l'orme di addomesticamento sociale». punque l'obiezione è un po' da vecchie zie? «Solo in parto aggiunge perché effettivamente gli esempi che oggi arrivano ai ragazzi, non solo dalla famiglia, pen�so soprattutto alla televisio�ne, sono quelli che sono, spesso gratuitamente volga�ri». Proviamo a dare una defi�nizione: che cos'è, in fondo, la cortesia, la buona educa�zione? «È una distanza ne�cessaria fra me e gli altri, che col tempo permette di accorciare le distanze fra le persone. Se tutti ci presenLassimo come siamo, senza alcuna mediazione, le nostre giornate sarebbero uno scon�tro continuo, la vita in comu�ne sarebbe impossibile. L'educazione fa da mediato�re sociale, interpone tra il mio istinto e l'istinto dell'al�tro una regola, che a sua volta rende possibile il rap�porto. È un po' la stessa cosa del corteggiamento: un insie�me di piccole regole che permettono di capire se l'al�tro è disponibile e che posso�no portare a una relazione. Eliminarlo significherebbe vivere di soli impulsi. L'ag�gressività e la violenza sa�rebbero all'ordine del gior�no». Per tanti forse in partico�lare per i ragazzi il contra�rio di educazione non è male�ducazione, ma ipocrisia. «Ec�co continua Fulvio Scapar�ro in questo senso credo che la televisione abbia una responsabilità. Utilizza la maleducazione per fare spet�tacolo e di fatto propone un modello conformista, falsa�mente provocatorio. E trop�po facile usare la parolaccia per mostrare il dissenso, è una via breve per evitare i confronti. È molto più com�plicato spiegare, argomenta�re, convincere. Poi è chiaro che si può essere cortesi in pubblico e violenti nel priva�lo in questo senso l'educa�zione è una facciata, un fatto formale Ma se alla forma corrisponde una so�stanza, allora l'educazione diventa una forma di convi�venza, un modo per avvici�nare l'altro in modo gradua�le, una forma di rispetto». L'anticonformismo non passa per la maleducazione? «Scambiare la mancanza di mediatori sociali con l'atteg�giamento di chi vince, di chi va contro le regole conclu�de il dottor Scaparro non è anticonformismo, è ipocri�sia».

Persone citate: Alex J. Packer, Fulvio Scaparro, Scaparro

Luoghi citati: America