Soldini, torno a sfidare l'oceano di Gabriele Beccaria

Soldini, torno a sfidare l'oceano Soldini, torno a sfidare l'oceano Oggi al via da Plymouth la traversata dell'Atlantico Gabriele Beccaria invialo a PLYMOUTH 11 cavaliere solitario degli oceani che riceve migliaia di e-mail, Tenie che salva IsatielleAutissiorda mor�te sirruni non c'è; è andato a fare la spesa. La scelta delle arance ben panciute e della bresaola del colora giusto è importante se vuoi correre da solo sull Atlantico, Giovanni Sol�dini lavora agli ultimi preparativi. «Domani arriverà la prima depres�sione. Speriamo che le onde non siano troppo alle», scherza quando salta di nuovo su «Pila». i 18 metri della sua barca bianca sono incastrati tra gli altri 60 piedi che oggi partiranno per l'edizione 20(10 della celebre «Ostar» que�st'anno ribattezzata «Europe 1 New Man Star» -, la più classica delle regate, gara d'obbligo nel cur�riculum dello skipper senza mac�chia e senza paura: 3500 miglia da Plymouth, Gran Bretagna^ a Newixirl, Hhode Island. tra iierturbaziom cattive, iceberg paurosi, fondali Imprevedibili, Lo circonda�no i IH amici-nemici delle slide passate e future: Marc Thiercelin, Michel DeHJoyeaux, Thomas Coville, iier esempio. C'ò anche Ellen MacAitlmt, ventitreenne prodigio che per gli inglesi è quello che Soldini e porgli italiani: un simbolo di orgoglio nazionale, mi personag gio, un business sportivo-tecnologi�co. «Ellen è tostissima, però si accalora Giovanni lei non ha una stona alle spalle come me: ha salta�lo tutte lo esjierienze fondamenta�li». Le arance e la bresaola andran�no nella cassia poppa, ben stiliate lierché lo spazio o minimo: cima 12 metri cpiadrati che sono un misto di cella monastica, di jet dei videogames, di ministanza dei giochi. Li branda e una reticella da masochi�sti, il quadro comandi una centrali�na di gps, computer, telefono satelli�tare e radio, troppo eslesa per farsi assorbire da un solo sguardo, lo pareti un guscio di vetroresina su cui spiccano, in infantile disordine: un in-bocca-al-ltipo scarabocchia�to in francese, due donne nude di stile botticelliano disognalo dalla sua compagna. Elena, una palla di gomma che raffigura il globo, due monete d'oro portafortuna, un cor�no rosso, il pupazzo di un alpinista con piccozza, un animaletto a sei zampe. Pesano pochi grammi, im�percettibili SU una barca sottoposta racconta Soldini a una drastica cura dimagrante: «Solo sull'albero abbiamo tolto 70 chili». Esili resto'' ti resto è top secret. Sotto la pioggia vaporizzata di Plymouth gli amici-nemici si lascia�no inondale volentieri dalla marea massmediatica, ma sono attenti a ni m svelare l'essenza dei loro segre�ti tecnologici: quest'anno l'esaspe�razione prevede alberi alari (che ruotano per produrre un'unica superficie con la vela), sostituzione dello vili e dei perni con legature sintetiche, dopili limoni e derivo mobili, finche t'elenco sfuma noi tecnicismi più oscuri e in particola ri invisibili. «Pila e stata la prima della nuova generazioni;», spiega Soldini e infatti la coperta è una siiperfìcie appena bombata da cui emergi; un semiuovo punteggialo da oblò. Cosi, nel caso malaugurato di un ribaltamento, la barca non si incolla all'acqua ma, scivolando co�me una noce, ritorna in posizione. Anche i l:xx:cajxirti sono stali snelliti, con supenìci in carbonio anziché in plexiglas. Ogni chilo in meno è un regalo alla vel(x;ità. O all'imprevisto. «Ti rendi conto che "Prb" di Desjoyeaux ha spezzato l'albcn) l'altro giorno e che "Sili" di Jourdain ha scoperto una crepa sempre nell'albero?». Ecco perché lo ultimo ore a Plymouth sono per tulli frenetiche. Qualcosa si romix; sempre, tutto è da controllare. «Noi siamogli spcrìroentator�della vela, quelli veri. 1 motti di lame. Mica la Coppa America, dove ci vogliono 140 miliaitli per barche che non faranno mai una crociera». Patrizio Bertelli touché. Soldini, sempre uguale, con bar�ba e capelli sugli occhi, corca l'inno�cenza. A pelile la favolosa sponsoriz�zazione di Ellen MacArthur, lui e gli altri della categoria GO piedi (la numero uno) si accontentano di cifre che non sono neanche un cinquantesimo del Team Preda Per non parlare delle altre classi in lizza, giù giù lino a imbarcazioni che sono lunghe la meta di «Fila» e costano relativamente poco. Que�st'anno ci sono 71 concorrenti, tra i quali altri sette iudiani. Per chi è ammesso significa entrare in un club leggendario, come por Pasqua�li; De Gregorio, avvocato in pensio�no: «Nel viaggio dall'Italia a qui il mio 50 piedi non m'ha dato proble�mi. Adesso sistemo le ultime cose e andiamo». A destra, sopra il pannello co�mandi (che il modeslo-innocenle Soldini insiste a minimizzare: «Il mio satellitare costa 10 milioni con�tro i 70 di altri»), sta sbozzalo a matita: 33.7 nodi. È il massimo toccalo da «Pila», a futura memo--I-.J star", oggi " varia, a 0 (rotta 00 miglia Plymouth, raguardo, spostato land, Usa ria. Ben sapendo che i monumen�tali monoscafi da 18 moiri non possono mollo di fronte alle s]»ventose presta�zioni dei sette tri�marani schierati da francesi e bel�gi: corrono oltre i 10 nodi con la sola superficie dell'albero e su�perano i 40 a ve�lo spiegate, a voi te con due scafi fuori dall'acqua, pericolosamento vicini a im ca�tastrofico ribal�tamento (che significa fine certa della competizione). «Il mio sarà il migliore, un gradi�no davanti a tulli»: è questa l'ulti�ma sorpresa di Soldini. Impegnato tra arance e regolazioni, non si sa se è più eccitato per questo nuovo giocattolo o ix;r la terza partecipa�zione alla transallantica; non lo preoccupa la perturbazione di do mani, le nebbie di Terranova si. Qui, a Plymouth, ripetono scaramanticamente tuia massima di Ki pling: «Devi saper affrontare sia il trionfo che il disastro e trattare i due impostori allo stesso modo». Ai centro, Giovanni Soldini, da domani impegnato nella transoceanica in solitaria da Plymouth a Newport. negli Stati Uniti