Garzelli, una scossa al Giro

Garzelli, una scossa al Giro L'arrivo a Pratonevoso non fa che aumentare rincertezza sul nome di chi vincerà la corsa rosa Garzelli, una scossa al Giro Ma Casagrande non molla il primato Giorgio Vibertl inviato a PRATONEVOSO Sarà anche un Giro senza fuori�classe, magari povero di acuti tecnici e forse anche disegnato male o quantomeno con criteri discutibili. Però che suspense! Ieri nemmeno le nebbiose pendi�ci di Pratonevoso, secondo arrivo in salita dopo la tappa dell'Abetone, hanno dipanato la matassa rosa della classifica. Ha vinto Garzolli, soprannominato Pantanino perché ha la taglia Gsica e la stessa maglia gialla Mercatone Uno del Pirata, ma alle sue spalle non hanno perso terreno né Simo�ni né Francesco Casagrande, af�fiancati sul podio di tappa come nella classifica generale, seppur mischiando l'ordine gerarchico. Il triumvirato di questo Giro ha ridotto ancora, seppur di poco, le già brevi distanze tra i singoli, raggruppati ora in soli 63 . E appena dietro, poco oltre il minu�to, c'è in agguato anche Belli, a ' completare un thrilling di equili�brio e incertezza in vista della frazione odierna, la SaluzzoBriancon con Colle dell'Agnello e Izoard, e della penultima tappa di domani, la cronoscalata Briangon-Sestriere con il Monginevro. Sarà anche un Giro noioso, come ha detto provocatoriamen�te qualcuno, ma furono forse più interessanti quelli vinti da Tonkov ('961, Rominger ('95) o De Muynck ('78)? O magari altri Giri monopolizzati da stelle come In�durai» o Hinault? Preferiamo te�nerci stretto questo umile e «po�vero» Giretto, che tra l'altro in attesa dei migliori Pantani e Bartoli rilancia il nostro ciclismo con personaggi che parevano smarriti, come Francesco Casaerande e Simoni, o scoprendo P nuove realtà, come GarzellL Proprio loro stanno dando scosse continue a questo Giro, coma,, del .resto hanno fatto ieri f sulh^salita conclusiva,-Era stato Hoapagnolo Gòmé2;li^tì«b soliijtano, ad affrontare per primo la rampe verso il traguardo, ma già a una decina di km dalla vetta ;,era stato riassorbito dal gruppo dei migliori, circa una ventina, fra i quali mancava soltanto Fri�go. Di l�in poi sono state scherma�glie continue fino all'arrivo. Pri�ma è scattato McRae, compagno di squadra di Tonkov, poi ci hanno provato Bianco, Buenahora ^ Noè, tutti però senza esiti importanti. E' salito cpsàin catte�dra il russo Tonkov, di nuòvo pimpante dopo i problemi di salu�te dei giorni scorsi. Casagrande gli si è subito appiccicato alla ruota, diversamente da Gotti che è invece scivolato in fondo. Esau�ritosi Tonkov, è partito Simoni, ancora stoppato dalla maglia ro�sa, quindi Belli, nuovamente rag�giunto dal leader della classifica, costretto cos�a sciupare altre preziose energie. Il bombardamento'dapiù fronti ha inevitabil�mente fiaccato la resistenza di Casagrande, apparso in debito di ossigeno quando ancora Simoni, con Garzelli, Belli e Piepoli, ha acceso le polveri a 3 km dal traguardo, senza tuttavia trova�re la sperata collaborazione dai compagni di fuga. La Maglia Ro�sa è cos�potuta rientrare in extremis, salendo anche sul po�dio di tappa, dietro Garzelli e Simoni. «Nel finale non ho aiutato Simoni perché non ce la facevo più e volevo anche puntare al successo di tappa si è giustifica�to Garzelli, 26enne varesino pro�fessionista dal '97 -. Ora credo che questo Giro si deciderà nella cronoscalata del Sestriere». Tut�to parrebbe rimandato a domani, ma non per Simoni: «Io ci riprovo subito, sull'Agnello e su l'Izoard», cioè già oggi. Casagrande, da parte sua, non è parso preoccu�pato: «Pensavo che l'ascesa a Pratonevoso fosse più dura, inve�ce siamo rimasti tutti lì. Ho dovuto replicare a più scatti, per cui alla fine ho preferito salire con il mio ritmo». Più o meno come ha fatto Pantani, che però di questi tempi digerisce rapporti meno impegna�tivi. E s�che ieri mattina si era presentato al via con la bandana, simbolo di guerra, e luògo il percorso c'èrano anche i gtìijjtori. Parevano segni confortanti, inve�ce anche ieri il Pirata è giunto lontano (a 7^2") o ora nessuno più si illude. Per lui l'exploit vero sarà arrivare a Milano. Xmproor 24,3 30111 35» 40,8 45,4 52,9 62,165,1 Ufi 93^ lOM 1355 1437 1547 149,9175J)176JB Ecco il lappone: prima la vetta più alta del Giro, la Cima Coppi. Poi, il mitico Izoard. Gli scalatori trovano le ialite giuste per fare grossi distacchi, se hanno ancora le forze necessarie. i Garzelli primo a Pratonevoso: alle sue spalle Simoni e Francesco Casagrande

Luoghi citati: Milano, Sestriere