«Più poteri all'Antitrust» di Luigi Grassia

«Più poteri all'Antitrust» «Più poteri all'Antitrust» Tesauro: le licenze?Me ne occuperei... Luigi Grassia T0HÌNCr~ PROFESSOR Tesauro, par�lando ai petrolieri il ministro Lotta ha pun�tato il dito sull'Antitrust da lui presieduta, affermando che il vostro potere è ecces�sivo o svuota l'azione dei governo. Come risponde? «Rispondo che siamo in uno Stato di diritto e che esercitia�mo i nostri poteri nell'ambito che il Parlamento ci ha asse�gnalo. Il ruolo svolto dal Ga�rante della concorrenza e del mercato, mi permetto di ag�giungere, 6 assai utile in un Paese come il nostro, in cui una parto troppo grande del�l'economia è ancora controlla�ta dallo Stato». L'autorità Antitrust ha un'istruttoria in corso sul firesunto cartello dei petroieri e certo lei non vorrà anticipare il giudizio. Ma fino dirci, in senso generae, che cosa c'è da cambiare nel settore dei carburanti? «Il problema ìi che finora la liberalizzazione e stata parzia�le. Ha riguardato solo i prezzi. Invoce liberalizzare significa eliminare tanti altri vincoli, uno collegato all'altro: per esempio le autorizzazioni agli operatori nuovi entranti, che andrebbero reso più facili per aumentare la concorronza e far scendere i prezzi delle benzine e del gasolio». Ci faccia capire: mentre il governo promuove l'accor�cio fra petrolieri e benzinai per ridurre i distributori, all'Antitrust piacerebbe avere la competenza per operare in senso opposto, aumentandone il numero? «L'autorità Antitrust è già stata accusata di essere ostile alla concertazione. Ma non bisogna credere che non ci piacciano gli accordi in quanto tali: bisogna vedere quale ne è il contenuto. E su questo specifico accordo abbiamo dello riserve». E' giusto dire che la relazio�ne del Garante ha assegna�to al governo un voto Bas�so, per come ha gestito finora le liberalizzazioni? «Io ho grande considerazione dell'azione del governo e riten�go, per fare un esempio, che la liberalizzazione del settore del gas gestita dal ministro Enrico Letta sia un buon esempio di trasposizione delle direttive eu�ropee. Certo si potevano anche fare delle sctlte diverso, ma la separazione societaria era fra quella possibili. La liberalizza�zione economica e le privatizza�zioni sono fenomeni in atto. E' questo l'importante». Guardiamo avanti. Le Fs hanno appena costituito una Società trasporti, che si occuperà di far viaggiare i vagoni, distinta da quella che continuerà a gestire la rete ferroviaria. Le sembra suffìciente? «Quando in servizi come la telefonia, l'elettricità, il gas, si esce da una situazione di mono�polio, sarebbe auspicabile ve�der realizzata una pluralità di reti. Ma non sempre è possibile, e nel settore ferroviario la rete non si divide se non con uno sforzo sovrumano, intollerabi�le. Dunque va bene quello che hanno fatto Cimoli e Demattè. Le Fs si mettono in concorrenza con altri operatori per trasporta�re persone e merci». E per le Poste, dove si è scelta la via del recepùnento «minimo» delle direttive dell'Unione europea? «Non drammatizzerei. La libera�lizzazione economica non è co�me una gara olimpica dei 100 metri piani. Non si può far quadrare quello che è rotondo e non si può liberalizzare tutto in una volta un settore che da sempre opera in monopolio». «Per Enrico Letta abbiamo troppa autonomia? Lo vuole la legge» Il presidente dell'Aiitontn Antitrust, Giuseppe Tesauro

Persone citate: Cimoli, Demattè, Enrico Letta, Giuseppe Tesauro, Professor Tesauro, Tesauro