Era dell'ambiente, o sono guai

Era dell'ambiente, o sono guai Era dell'ambiente, o sono guai di Edward O. Wilson Il ventesimo secolo ha portato spettacolari progressi in campo scientifico e tecnologico, un'ondata di libertà nelle arti, scatena�ta da un esuberante modernismo, e l'affermazione della demo�crazia e dei diritti civili. È slato anche un periodo buio e feroce di guerre mondiali, genocidi e ideologie totalitarie che si sono peri�colosamente avvicinate al dominio del mondo. Malgrado le in�quietudini suscitate da tanto fermento, l'umanità ha comunque trovalo il tempo di danneggiare gravemente l'ambiente e dissipa�re con leggerezza le risorse non rinnovabili del pianeta. Ha acce�lerato l'annientamento di interi ecosistemi e l'estinzione di mi�gliaia di specie die avevano superalo la selezione naturale milio�ni di anni addietro. La capacita della Terra di sopportare la nostra crescita è limitata, ma noi siamo stati troppo indaffarati per ren�dercene conto. All'alba del nuovo secolo, abbiamo cominciato a uscire dal nostro delirio Grazie a un atteggiamento sempre mere tutti americani bisogno pianeti no ideologizzato, potremmo essere finalmente pronti a impe�gnarci per evitare la distruzione del pianeta. Il conto dei profitti e delle perdite è diverso da quello stilato dai nostri più accreditati economisti e filosofi della società. Nella maggior parte dei casi essi ignorano le grandezze che contano. Con una popolazione mondiale di 6 miliardi di persone, destinate a diventare 8 miliardi entro la metà del secolo, la quantità prò capite di acqua dolce e di tene coltivabili diminuisce verso un livello che gli esperti giudi�cano rischioso. La dotazione ecologica misurata dalla quantità media di lena produttiva e di mare di cui si appropria ogni indivi�duo pescando qua e là nel mondo per procurarsi cibo, acqua, abitazioni, energia, trasporto, per commerciare e smaltire rifiuti è di circa 1 ettaro nei Paesi in via di sviluppo, ma sale a :f-.. 10 ettari negli Stati Uniti. :* La dotazione dell'umanità è di soli 2,2 ettari prò capite. Per fare si che ogni abitante del globo si attesti sui livelli dei consumo sta�tunitensi, dovremmo avere a disposizione almeno altre quattro Terre. I 5 miliardi di persone che vivono nei Paesi in via di svi�luppo potrebbero non voler mai raggiun�gere questo livello di scelleratezza scialacquatrice; tuttavia, nel tentativo di acquisire al�meno uno standard di vita decente, si sono allineati al mondo sviluppalo nello sfruttamento dell'ultimo ambien�te naturale e nel trascinare verso l'estinzione una vasta parte del�le biodiversità presenti sulla Terra. Nel contempo, l'umanità si è trasformata in una forza geofisica, dubbia qualità che la distingue da qualunque altra specie apparsa sul pianeta. Siamo riusciti a portare la quantità di anidride carbonica presente nell atmosfera al di sopra del livello massimo mai raggiunto in almeno 100.000 anni, abbiamo sconvolto il ciclo dell'azoto e contribuito al riscal�damento del pianeta, ponendo le basi per nuovi guai in ogni par�te del mondo Possiamo dire di essere entrati nel secolo dell'am�biente, in cui l'immediato futuro rappresenta una sorta di strozza�tura. Scienza e tecnologia, combinate a una scarsa conoscenza della natura umana e a un'ostinazione paleolitica, ci hanno porta�to al punto in cui siamo. Ora sono proprio la scienza e la tecnolo�gia, col loro portato di saggezza e di anticipazione del futuro, a doverci guidare verso una soluzione. In seguito alla mia lunga esperienza di osservatore dell'evoluzione della scienza e dell'am�biente, mi sono convinto che è possibile cambiare. Le conoscen�ze empiriche e l'abilità tecnica crescono in maniera esponenziale in ambito informatico la crescita é addirittura iperbolica; cresco�no perfino più velocemente della sovrappopolazione e della cnsi delle risorse. Il progresso generale porterà presto alla compren�sione dei fondamenti biologici della mente e del comportamen�to umano, tanto da consentire lo sviluppo di una scienza socia�le più solida e anticipatrice. Già emerge un'immagine più detta�gliata e articolata dell'ambiente e delle nsorse globali; già dispo�niamo della tecnologia in grado di aumentare la produzione ali�mentare prò capite, diminuendo il consumo di materie prime ed energia. Tutto ciò può essere migliorato in modo sostanziale senza ridurre, ma anzi innalzando, la qualità della vita perfino nei Paesi più ricchi. Tutte queste informazioni arrivano nel mon�do in tempo reale. Esse consentono di vedere la Tena come la vedono gli astronauti: piccola e troppo fragile per sopportare al�tre manomissioni sconsiderale. Per vivere tutti come gli americani avremmo bisogno di altri 4 pianeti ii libro i Ite io ha reso lainoso -Btodtversitàj (Sansoni 1999) Ir.uUi/iiHie di I Iona frasca ar

Persone citate: Edward O. Wilson, Iona, Tena

Luoghi citati: Stati Uniti