Il presente allo specchio del futuro

Il presente allo specchio del futuro Il presente allo specchio del futuro di Cesare Merlin! Dare un nome all'epoca in cui viviamo è in realtà un gioco. Come i bambini giocano a qualcosa metten�dosi con la fantasia in una situazione immaginaria, dunque giccano alla guerra o alla fattoria, alle signore o a Star Trek, cosi noi qui giochiamo alla storia. Perché e la storia che definisce un tempo, ma lo fa ex posf, sapendo quanto e durato e che cosa e venuto dopo. Quando un'epoca e marcata da caratteristiche forti, come una guerra, crediamo di poterla definire anche mentre la viviamo, o se si vuole crediamo che l'epoca si autodefinisca. Quelli di noi che sono vissuti durante la Guerra Fredda sapevano dello stato delle cose. Ma in realta non sapevano il suo significato, perche non sapevano bene se essa fosse l'anticamera dell'olocausto nucleare o un processo di pacificazione nello stato più allo ed esasperato di balance ot power. Tante vero che la Guerra Fredda e finita in modi e tempi che nessuno, o quasi, aveva previsto. Neanche le epoche di guerra si autodefiniscono. Se poi il nostro tempo non è segnato da grandi crisi, come sem�bra essere questo in cui viviamo, non ci resta che ricorrere a definizioni banali, come quella in voga presso molti politologi, di "dopo guerra fredda", o ancora peggio di "transizione". Dice una storiella che Adamo, quando fu cacciato dal Paradiso Ter�restre insieme a quella che oggi sarebbe chiamata "la sua com�pagna", le disse; mia cara, siamo entrati in un'epoca di transi�zione. Allora cerchiamo di fare meglio, anche se per gioco. Ma che cosa significa giocare alla storia? Significa in realtà im�maginarsi un futuro sufficientemente lontano da potersi voltare indietro, dunque fare della stona, e cercare di dare una defini�zione di questo tempo precedente Qui sta il problema: imma�ginarsi il futuro. Non. ovviamente in senso profetico o divinato�rio, ma in senso politico, economico e sociale. Si vede allora la differenza fra le società vecchie e le società giovani. L Europa denuncia la sua età proprio con la riluttanza diffusa e radicata a guardare all'avvenire. Particolarmente l'Italia. Basta osservare il dibattito politico e le pagine dei giornali, i loro fondi e anche le loro vignette. Domi�nano i fantasmi del passato, gli ingombranti e rumorosi fanta�smi del passato. Ora, riconciliarsi con la propria stona senza in�fingimenti certo consente di affrontare il presente in modo sa�no: ma, appunto, "riconciliarsi", non dividersi su di essa nel modo strumentale e insincero, che e divenuto comune, con il risultato che il presente è malsano e il futuro e rimosso del lutto, offuscato appunto dal passato. E molto di moda ai giorni nostri fare paragoni con gli Stati Uniti, su tutto e talvolta a sproposito. Ma se mi chiedono qual è se�condo me la principale differenza fra Europa e America, io ri�spondo che è culturale e sta neHinclinazione naturale degli americani a interrogarsi sul loro futuro, anzi sul futuro del mon�do, mentre noi siamo assillati dalla stona, dalla nostra stona. Gli Stati Uniti hanno anch'essi i loro fantasmi del passato, ancor�ché meno rumorosi ed ingombranti, ma sono ancora una so�cietà abbastanza giovane e lo dimostrano cosi. Questo numero di Global propone allora un esercizio, quello di cercare di perforare la coltre di opacità nei confronti del futuro e lo fa, come sopra detto, organizzando il gioco della stona sotto forma di una consultazione sul nome della nostra epoca, gioco a cui invita anche i lettori a partecipare. Per cominciare, sotto�pone a loro, con l'aiuto del nostro partner americano Foreign Policy, dei pareri-leader. Fernando Cardoso. politico-mtelleltuale, guida un Paese emergente dove convivono povertà e nuove tecnologie; l'inglese Emma Rothschild e una storica dell'econorma che legge in Leopardi le attese del futuro che si avevano nel passato; il tedesco Christoph Bertram e un esperto di stra�tegia che cerca un ruolo per l'Europa; George Soros è insieme artefice del capitalismo globale attuale e suo aspro critico. Francis Fukuyama e stato uno dei primi a tentare di definire la nostra epoca ed e stato molto contestato; Fouad Ajami e uno storico mediorientale che insegna in America e Martin van Cre�veid uno storico militare che insegna in Israele; Edward Wilson è il creatore della sociobiologia, preoccupato degli effetti della scienza; Robert Wright e uno scienziato-filosofo alla ricerca del�la "logica del destino umano"; Jessica Mathews dilige un noto thmk tank americano e si interroga sulla nuova governance globale; e siccome per trovare un marchio occorre 1 esperienza dei pubblicitari, chiudiamo con sir Marlin Sorrell, alia testa di un colosso britannico della pubblicità. Alle loro proposte invitiamo i lettori a rispondere, formulando critiche e proposte alternative, consensi se del caso. Se avremo spinto qualcuno a sollevare la testa al di sopra del tafferuglio quotidiano, che la retorica chiama agone politico, e a legare fra loro dinamicamente i segni del cambiamento in cor�so, che la moda chiama trend, cosi da vedersi riflesso nello specchio del luturo con sufficiente chiarezza, saremo riusciti nel nostro intento.

Luoghi citati: America, Europa, Israele, Italia, Stati Uniti