Missione Congo per i nostri soldati di Maurizio Molinari

Missione Congo per i nostri soldati A pattugliare il fiume la Guardia di Finanza per la prima volta sotto la bandiera Onu Missione Congo per i nostri soldati Amato: un contributo logistico e di monitoraggio Maurizio Molinari ROMA Niente Libano, la prossima mis�sione di pace italiana all'osterò sotto le bandiere dell'Onu sarà nella insanguinala regione africa�na dei Granili Laghi e in particola�re lungo il corso del fiume Congo. E' stalo il presidente del Consi�glio, Giuliano Amato, ad annun�ciarlo di persona nel colloquio avuto ieri a Palazzo Chigi con il presidente del Congo-Brazzaville Denis Sassou Nguesso. «Sarà una missione di contributo logistico e di monitoraggio» ha precisalo Amato, sottolineando cosi che il contingente di uomini sarà ridot�to. «Meno di cento in tutto» assicurano fonti della Difesa. A partire saranno una ventina di uomini dell'aeronautica militare a bordo di due G-222 e un contin�gente di uomini della Guardia di Finanza, le cui motovedette sa�ranno impegnale a sorvegliare la navigazione lungo il fiume Con�go. Per le Fiamme Gialle sarà il primo impegno sotto le bandiere dell'Onu. (Sarà una missione per molli versi simile a quella conclu�sa di recente a Timor Est» spiega il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Mario Alpino, facendo riferimento ai compili di monitoraggio ed anche al clima equatoriale. Uno dei due G-222 da trasporto è già stato inviato nella Repubblica democratica del Congo per un sopralluogo ma la partenza del contingente di pace avverrà nell'ambito (iella forza multinazionale delle Nazio�ni Unite una volta che il Palazzo di Vetro ne avrà stabilito i compi�li. Nella regione dei Grandi La�ghi, il cuore geografico del Conti�nente africano, la guerra civile del Congo è degenerata da due anni in un conflitto sanguinoso che coinvolge numerosi Stati al punto da essere stato definito la «Prima Guerra Mondiale africa�na» dal Segretario di Stalo ameri�cano, Madeleine Albright. «Sarà una missione di grande impatto emotivo» aggiunge Arpino, ricor�dando i 13 militari italiani che morirono 39 anni fa a Kindu. L'annuncio di Amato significa anche che il governo ha preferito inviare un piccolo contingente in Congo che non uno più numeroso nel Libano del Sud. Il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, ave�va anticipato la scelta durante il vertice della Nalo a Firenze ina la decisione premia soprattutto il ministero della Difesa, che da tempo sosteneva l'impossibilità tecnica di inviare altri soldati in Libano. «Oltre che nei Balcani siamo presemi in ben 16 paesi con oltre novemila uomini e in ottobre assumeremo la responsa�bilità dell'intero contingente Kibr in Kosovo spiega il genera�le Alpino in queste condizioni non c'è alcuna (Kissibilità da par�te nostra di intervenire in Libano dove l'Orni dovrà passare da 4500 uomini a circa 8000 grazie soprattutto a reparti meccanizza�ti». «Al massimo conclude Arpi�no [Kit remino nilTorzare il no�stro contingente di elicotteri già presente in Libano del Sud, ma nulla in pili». Un'alta fonte della Difesa è più esplicita «Abbiamo raschiato il fondo, i nostri uomini non riescono più neanchea tomare a casa e non abbiamo fondi né mezzi per impegnarci anche nel Libano del Sud". Parole inequivo�cabili, che spiegano l'annuncio di Amalo sul Congo. Stara ora alle feluche della Farnesina il diffici�le compilo di raggelare le attese ed informare Beirut, Damasco, Gerusalemme e, sopraitutto, Washington che in Libano la pace questa volta dovrà fare a meno dell'Italia. L'esercito già impiegato in molte missioni di pace non potrà invece andare in Libano

Persone citate: Consi, Giuliano Amato, Lamberto Dini, Madeleine Albright, Mario Alpino, Nazio