Sì di Clinton a una «Ue forte» nel suo ultimo tour in Europa

S�di Clinton a una «Ue forte» nel suo ultimo tour in Europa S�di Clinton a una «Ue forte» nel suo ultimo tour in Europa Andrea di Robllant Inviato a LISBONA «Un'Europa forte è nell'inte�resse degli Stati Uniti», assicu�ra Bill Clinton, inaugurando l'ultimo giro della sua presi�denza ne Vecchio continente. E il presidente americano inco�raggia gli europei ad allargare l'Unione e a rafforzarne il profilo politico. La settimana di visita di Clinton dopo il Portogallo si fermerà in Ger�mania, Russia e Ucraina coincide con il dibattito avvia�to in questi giorni nelle capita�li europee sul futuro politico dell'Unione dopo il varo del�l'euro. Clinton è giunto ieri matti�na a Lisbona accompagnato, tra gli altri, dal segretario di Stato Madeleine Albright, dal ministro al commercio Bill Daley e dal consigliere per la sicurezza nazionale Samuel Berger. L'agenda della sua pri�ma giornata in Portogallo pre�vedeva incontri con esponenti del governo lusitano, per sotto�scrivere nuovi accordi bilate�rali di cooperazione militare. Poi c'è stata una visita alla torre di Belem, dove Clinton ha ricordato quanti esplorato�ri partirono dal Portogallo. «Abbiamo ancora poche acque tempestose da attraversare ha detto ma dobbiamo farlo pieni di speranze e dobbiamo farlo insieme» Il premier portoghese Anto�nio Guterres, presidente di turno dell'Unione europea, ha poi offerto a Clinton un'ampia «panoramica» della discussio�ne in corso, mettendo in Risal�to le differenze tra fedev'alisti e anti-federalisli. Il dibattito è stato lanciato due settimane fa dal ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer che, parlando «a titolo personale», si è schierato con decisione a favore di una rapida integra�zione politica tra i membri dell'Unione che lo desiderino, anche per non vanificare gli sforzi compiuti con l'unione monetaria. Romano Prodi, presidente della Commissione europea, si è già schierato a favore di questo approccio federalista, e illustrerà la sua posizione a Clinton oggi qui a Lisbona durante il vertice semestrale Usa-Ue. Ma i detrattori del�l'iniziativa di Fischer non mancano, anche in un Paese tradizionalmente «federali�sta» come l'Italia. «E' un dibattito che stiamo seguendo molto da vicino ci spiega un collaboratore di Clinlon che ha partecipato ai collo�qui di ieri con Guterres il Presidente è molto interessalo allo sviluppo della discussio�ne. Certo, non vuole entrare nel merito del dibattito, tocca agli europei decidere quale strada prendere. Ma ha voluto sottolineare che il rafforza�mento politico dell'Unione eu�ropea è nell'interesse degli Stati Uniti». Le considerazioni di Clin�ton sul futuro assetto politico dell'Europa saranno al centro del discorso che il Presidente farà ad Aquisgrana venerdì, quando riceverà il Premio Car�lomagno per il suo contributo all'unificazione dell'Europa (è il primo presidente americano in carica a esserne insignito). Certo, quando la discussio�ne si sposta dalle alle sfere della politica a quelle più prosaiche dei rapporti com�merciali tra gli Stali Uniti e l'Europa, gli attriti attorno riprendono inevitabilmente il sopravvento. Ieri, mentre Clinton passeg�giava nei giardini del a resi�denza del premier Guterres, un giornalista gli ha chiesto se gli Stali Uniti e l'Europa riusci�ranno finalmente a risolvere il contenzioso sulle banane e sul manzo in occasione del vertice odierno. Clinton si ò fermalo, ci ha pensalo su per una lunga manciata di secondi, poi ha dello: «Lo spero. Domani (oggi per i lettoril terremo una con�ferenza stampa e cosi potremo parlarne più ampiamente. Ma ovviamente lo spero». Più lar�di fonti della Casa Bianca hanno dello di non aspellarsi «brecce improvvise» su questo fronte. Al di là delle scaramucce sulle banane e sul manzo, il tema che mollo probabilmen�te dominerà i colloqui di Clin�ton in giro per l'Europa riguar�da il progetto americano di uno «scudo» di missili-intercetlalori per d:fendere gli Sta�li Uniti da un attacco di missi�li balistici. La Flussia continua a oppor�si a questa iniziativa perché viola il Trattato antimissili (Abm) del 1972 e sostiene il Cremlino introduce un ele�mento destabilizzante nella reciproca deterrenza nuclea�re, con il rischio che s'inneschi un nuovo riarmo atomico nel mondo. Gli europei sono sensibili alla posizione russa, che tra l'altro è pienamente condivisa anche dalla Cina. In più, temo�no che uno scudo difensivo americano porti a un indeboli�mento dell'Alleanza. Clinton arriverà sabato sera a Mosca per affrontare la questione direttamente con il nuovo pre�sidente russo, Vladimir Putin. Nei suoi colloqui con Guter�res, Clinton ha comunque ri�cordato che non ha ancora preso una decisione sullo «scu�do», che prevede il dispiega�mento di cento missili in Alaska nel giro di cinque anni. m.-.,i -W t ■* 4 , s' ■«: r ' ^ usuar É r"*.V'-.-f--S ■»Ji ' I Clinton a Lisbona con ti premier ponoghese Guterres: sullo sfondo, la Torre di Belem, Nella foto piccola. Joschka Fischer