Bassolino-Centro, prove di convivenza

Bassolino-Centro, prove di convivenza Bassolino-Centro, prove di convivenza La rabbia delPpi: abbiamo fatto di Mastella un leader Fulvio Milane NAPOLI Podio ore, un giorno al massimo per decidere la sorto di una giunta cho non nasco coito sotto i migliori auspici. C'è poco tempo per ricucire ronnosimo slrapjx) fra Anlunio Bassolino e gli alloalt-rivali Ppi, Udour e Rinnovamento italiano, a cui non piace la squadra scolili dal nuoprosidonlo por guidare la Kogione. «Il confronto è aperto ma bisogna far presto», spiega il governatore, o pen�sa agli oltre duecento sindaci a cui ha appena parlato in una grande sala della Mostra d'Oltremare: si asinitàno molto da lui, e hanno accolto con lunghi applausi il suo invilo u «govornaro Insiemei la Campania, perchè «la Hcgiono è la casa do�primi cittadini». Il dialogo non è chiuso, soltoliiioa liiissolino, cho si dico di�sposto a rivedere lo deleghe, anche cruelle già assegnate, per placare l'ira dei partner. Ma su un pillilo non i; disposto a cedere di un millimetro: la nomina di assessori tassativamente oslemi al consiglio regionale. kEsterni non significa nocossariamenle tecnici*, precisa il presidente, e sottolinea come In Campania siu «l'unica regio�ne italiana che utilizzi appieno lu nuova nonna costituzionale». E spie�ga: «La mia giunta è fruito di un grande sforzo innovativo. Primo: c'è una furto presenza fomminilo. Secon�do; ho chiamalo a collaborare tecnici di primo piano senza considerare le loro simpatie politiche. Un esempio? Non so so il prosidonte dei giovani imprenditori di Caserta che ho inseri�to nolla squadra abbia volato per un partilo dol contro-sinistra. Non gliei'ho neanche chiesto». Terzo punto, il piu delicato: la partecipazione in giunta dei rappresontanti dei partiti. «Il mio comportamonlo è stalo completamente diverso da quello che ho adottato noi '93, quando fui oletlo sindaco di Napoli: allora non interpellai neanche le forze politiche del�la maggioranza. Onesta volta ho invitato a entrare nolla siju.ulr.i due segretari regionali in canea, cioè il poiralaro Vallante (cho ha rifiulato per solidarietà con Mastella, n.d.r.) e il Democratico Fonnisano, e il vicese�gretario doi socialisti democratici Di Lello». Le offerto di pace di Bassolino non lasciano indifferenti i suoi inter�locutori. Dai centristi giungono cauti sognali di apertura. Dopo i proclami di Clemenlo Mastella, del ministro iwpolare Ortensio Zecchino e di Ciria�co De Mita, che hanno ipolizzato l'azzeramento della giunta se non il ritorno allo urne, si fa sentire il segretario regionale del Ppi Antonio Viliante, vicino a De Mila e Zecchi�no: «Non esageriamo con queste jiosizioni radicali. Bassolino ricono�sce che alcune cose vanno riviste e messe a punto». Smorza le polomiche, il segrotario dei popolari, che peraltro deve faro i conti con il dissenso intomo al suo partito: il deputato campano Piccolo lo accusa di essersi appiattito sulle posizioni di Mastella, che «tenta di trasformare i partiti di centro in un'opposizione nella maggioranza». Nella giunta di Bassolino, inoltre, è rimasta Teresa Armalo, arca Castagnetti, buona ami�ca del governatore che quattro mesi fa tentò di accreditar�la come possibile sindaco di Napoli: nei giorni scorsi ha incassato la solida�rietà di Rosy Bindi. «Non ho ancora convocato fonnalmente la giunta, il confronto è ancora aperto», ripete Bassolino, a cui l'opposizione prennuncia una guerra senza quartiere. Il primo ad attaccare è Pasquale Viespoli, responsabile di An per il Mezzogiorno e sindaco di Beneven�to: «Ci avevano detto che sarebbe nata la nuova Regione, invece assi�stiamo ad una rissa partitocratica». Il presidente della Campania Antonio Bassolino

Luoghi citati: Campania, Caserta, Napoli