Federalismo, offensivo Lega-Polo al Nord

Federalismo, offensivo Lega-Polo al Nord Federalismo, offensivo Lega-Polo al Nord «Cos�arriveremo all'autogoverno» MILANO Altro che giuramento e basta, Dalla Regione Liguria al Vene�to, passando per il Piemonte, lira uria di scontro aperto con Roma, il neoeletto presidente del Consiglio regionale pieinonlese, il leghista Roberto (Iota, nel suo primo discorso parla senza mezzi termini: «Basta con l'appiattimento Stato-Regioni», Il suo collega del Veneto, Enrico Cavaliere, ex parlamentare del Carroc�cio, è ancora più diretto: «Que�sta assemblea deve dare la spinta decisiva por stabilire che l'autogoverno del popolo veneto, può trovare piena at�tuazione solo in un ordinamen�to federale,, E da Genova e Venezia, nelle sedi istii iizionali piii im�portanti, si sente parlare per la prima volta con toni ufficia�li di devoluzione, di referen�dum regionali sulla scuola lo�cale, sulla polizia locale, sulla sanità regionale. E di coordina�mento tra li; Regioni del Nord, tutte in mano al Polo, attraver�so altri referendum, E' questa la prima prova delia tenuta degli accordi tra i candidati presidenti del Polo del Noni prima delle elezioni. Ma dalla sinistra, arrivano preoccupati sognali d'allarmo, A partire dal segretario dei l)s Walter Veltroni: «ECCO co�s'era il tante volle smentito patto segreto tra Mossi e Berlu�sconi, f;! facciano saliere cosa ci dobbiamo aspettare, visto che Borghozio delle Lega insi�sti: ii dire che il giuramento di Formigoni in Lombardia ora solo l'inizio di qualcosa d'inim�maginabile». Stessa preoccu�pazione del numero due dei Ds Pietro Polena: «Questi sono gli effetti dell'alleanza tre Polo e Lega». La replica per conio del Carroccio, arriva da Roberto Maroni: «La sinistra ò senza argomenti, vuol dire che non sono inai stati favorevoli al federalismo, si sia solo attuan�do il programma sottoscritto dai Presidenti delle Regioni del Nord. Nulla di più». Di piti, c'è che anche sulla sfilato (htl 4 giugno a Roma, da Genova a Venezia arrivano siilo no secchi. I leghisti lamio sapere che andranno a Pontitlfl I presidenti del Polo di Li imbardia e Veneto declinano Ui i ii iii'-sta di Giuliano Amato e dicono che rirnarranno nelle loro regioni, por altro cerimo�nie in OCCOSlOne (Iella lesta della Runubblica. Ma l'attesa più grande ó quella legala illinsediaiiieiito degli assessori, dopo il giura�mento (li Formigoni di fedeltà ;illa Lombardia, li quello di Biasiotti, di fedeltà alla Ligu�ria. Ohe insiste: «E' sialo un gesto simbolico e innovativo, condiviso dalla comunità ligu�re che, comi! tanti italiani, penso che la politica non cam�bi mai». Non si e giurato invece nel Piemonte di Enzo Ghigo, dove la Lega è però fuori dalla giunta. Nò lo si farà domani in Veneto. Anche se il presiden�te, del Polo, Giancarlo Galan assicura che l'identità veneta non sarà lasciala in secondo piano, allo presentazione del�ia squadra dei suoi asssessori: «(Jiurare, sarebbe una scopiaz�zatura. Anche se dopo le paro�le di Violante, quando sostie�ne che ci sono "spinte contra�rie all'unità nazionale", mi viene voglia di farne cinque di giuramenti)). Cosa voglia real�mente fare non lo dice ancora, ma Galan promette mollo: «Ci sarà un alto altamente simbo�lico, per sottolineare il cambia�mento costituzionale e anche la prospettiva di autonomia, che sta alla base del program�ma elettorale del Polo. Il nuo�vo statuto del Veneto è la nostra carta costituzionale, la nostra carta della libertà». E (piale sia la strada da percorrere, Enrico Cavaliere, presidente del Consiglio regio�nale veneto, lo dice senza tentennamenti: «Il popolo ve�neto, come gli altri popoli, veda riconosciute alle Regioni l'esclusività legislativa nelle materie di competenza e la piena autonomia d'imposizio�ne e speso per almeno il 70 per ceno delle risorse del territo�rio», (f. poi.] Da Genova a Venezia arrivano i segnali dell'attuazione del progetto strategico della coalizione di centrodestra Veltroni: ecco cos'era il patto segreto tra Senatur e Cavaliere Ci facciano sapere cosa ci dobbiamo aspettare... Roberto Formigoni e Silvio Berlusconi a una manifestazione Fona Italia-Lega