Il Polo all'attacco: Bianco si dimetta

Il Polo all'attacco: Bianco si dimetta Il Polo all'attacco: Bianco si dimetta Ma il ministro: «Questa vicenda interessa altri organi dello Stato» ROMA La scarcerazione di Alessandro Geri getta benzina sul fuoco già vivace alimentato dal Polo contro il ministrooell'lntemo Enzo Bianco. Il centrodestra ha interesse a tener alla la tensione in vista della mozione di sfiducia che presenterà oggi alla Came�ra, e sia An sia Forza Italia ripetono la richiesta ili dimissioni del ministro per le presunte interferen�ze nelle indagini sull'omicidio D'Anlona e lo sollecitano a denunciare rapidamente i responsabi�li della diga di notizie che avrebbe danneggiato l'inchiesta, al punto da comprometterla. A difesa di Bianco intervengono Ds, l'pi, Udeur, Sdi e Verdi. Mentre il ministro, ribadita la sua «grande fiducia nell'operaio della magistratura che va lasciala lavorare con calma e serenità», risponde ai nuovi attacchi rinviando alla magistratura la responsabi�lità della scarcerazione del presunto telefonista delle tir («Non capisco queste continue richieste iti dimissioni da parte del Polo dal momento che la vicenda Geri interessa altri organi dello Stalo»), f Juanto alla fuga di notizie. Bianco si sente piutloslo una vittima; «La fuga di notizie ha certamente danneggiato l'inchiosla, cosi come le forze di polizia e me, quale responsabile del Viminale». Ma ci vuol altro a contenere l'offensiva contro il Viminale scatenata dal Polo per una vicenda che resta comunque poco chiara. Alfredo Mantovano, responsabiole di An per i problemi dello Stato, si chiede se il ministro pronunci quelle parole «guar�dandosi allo specchioo alludendo a soggetti diversi dalla sua persona»; «Chi se non lui ha tolto alla magistratura calma e serenila quando ha annuncia�lo, in pubblico e in privalo, importanti sviluppi delle indagini?». E se poi la fuga di notizie è «istituzionale», «Bianco deve spiegare perché non ha creato finora nessun gruppo ispettivo per individuare eventuali responsabilità sul piano disciplinare». Insomma, «Bianco devo attivarsi 0 andare a casa», conclude Mantovano. Anche più aspri i toni degli azzurri, i quali anticipano i contenuti della mozione. «Bianco ha convocato 1' 11 maggio scorso al Viminale una riunione con gli investigatori, in una fase in cui le indagini erano assolutamente segrete e polizia e carabinieri avrebbero dovuto riferire soltanto al magistrato», affonda il solitamente moderato Fran�co Frattini, presidente della Commissione di con�trollo dei servizi segreti, e annuncia che su questo il Polo chiederà l'apertura del dibattito. E il capogrupix) di Fi alla Camera, Beppe Pisanu, se concede a Bianco le attenuanti per «aver agito in buona fede», non per questo ritiene meno grave che sia «venuto meno ai suoi doveri istituzionali» e invoca ora l'assunzione di «responsabilità politi�che». Non che la Casa delle Libertà creda davvero di ottenere la testa di Bianco. L'obiettivo ò piuttosto quello di coslrigere la maggioranza a fare quadralo in difesa del ministro nel dibattito parlamentare che seguirà la presentazione della mozione, indebolendone l'immagine di fonte al paese e mettendo in difficolta il governo. E a difesa di Bianco infatti scendono in campo un po' tulli. «L'iniziativa del Polo è pura follia strumentale», replica da Botteghe Oscure un durissimo Carlo Leoni, responsabile Giustizia dei Ds. E spiega che il ministro «non solo non ha alcuna responsabilità in questa vicenda, ma è slato lui stesso in prima persona, insieme a noi, a denunciare con forza la gravità della fuga di notizie».Leoni difende anche la magistratura, «co�stretta all'arresto di Geri proprio dalla fuga di notizie». E il suo omologo al Ppi Pietro Carotti repinge le dimissioni, non condividendo il giudizio che l'inchiesta sia «ormai bruciala». «A dimettersi dovrebbe essere piuttosto Frattini», il cui ruolo delicato rende quanto meno «inopportuno» il suo attacco, è la replica del segretario dello Sdi Enrico Boselli. I capigruppo dell'Udeur Manzione e Napoli accusano il Polo di «strumentalizzare» la vicenda. Mentre Paolo Cento a nome dei Verdi chiede che in primo luogo «si accertino le responsabilità istituzio�nali, politiche e penali». [m. g. b.) Oggi il centrodestra presenta alla Camera una mozione di sfiducia Il responsabile del Viminale: «La fuga di notizie ha danneggiato anche me»

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