LE FINTE CACCE di Federico Geremicca

LE FINTE CACCE LE FINTE CACCE Federico Geremicca AI tempi delia Prima Repubblica, uno dei sistemi più in voga all'aprir�si di un qualunque caso, era presen�tare una mozione di sfiducia per questo o quel ministro; oggi, in epoca bipolare e con all'apparenza, dunque, molto di cam�biato di fatto non c'è problema che non si apra (o chiuda) con analoga richiesta di dimissioni. Il governo ha -U) giorni di vita: ma il centrodestra ha già reclamato la testa di Fassino e Bianco, del direttore del Dap, Caselli, e dello stesso presidente Amato. Un tal modo ili procedere, se e forse Utile al Polo per tener desto il mio elettorato, di certo non aiuta la soluzione dei problemi sul tappeto. E infatti, venen�do a oggi: c'è davvero qualcuno che pensa che la richiesta di dimissioni del ministro Bianco serva a far chiarezza sul cosiddetto caso-Ceri, aftare opaco che ha in una fuga di notizie "istituzionalee nella deprecata rivalità tra organi dello Stato la sua origine' E' sempre arduo scrutare negli umori della pubblica opinione, ma crediamo che più che la testa di Bianco, quel che si reclama sia l'arresto degli assassini di D'Antona e l'individuazione dei colpevoli della Ioga di notizie die ha ucciso l'indagi�ne sulle Br. Questo, crediamo, è ciò che si chiede. Tutto il resto e comprensibile ma inutile propaganda.

Persone citate: Bianco, Caselli, D'antona, Fassino