SOTTO GLI OCCHI DELL'EUROPA di Barbara Spinelli

SOTTO GLI OCCHI DELL'EUROPA Berlusconi e ialezione tedpsca SOTTO GLI OCCHI DELL'EUROPA Barbara Spinelli PER Silvio Berlusconi, che probabil�mente si troverà fra non molto a guidare il governo italiano, può essere utile ripensare nei prossimi mesi quel che è accaduto in Germania a seguito dello scandalo di corruzione nella Demo�crazia Crisriana. E' stato un buio e temibile inverno per l'opposizione tedesca, e dalla maniera in cui il tifone è stato traversato si possono apprendere non poche lezioni sulla forza della democrazia rappresentativa, sul senso di responsabili�tà delle classi dirigenti, sullo spazio infine che l'Europa occupa nelle coscienze dei partiti, delle istituzioni, delle élite. In principio sembrò preannunciarsi una cata�strofe, quando l'affare venne alla luce nel novembre '99: un grande monumento nazionale ed europeo impersonato da Helmut Kohl si era d'un tratto infranro e minacciava di colpire nella caduta la credibilità stessa dello Stato. Il partito da lui diretto sembrava votato alla dispersio�ne, se non al dileguamento. Venne poi la vittoria delle estreme destre in Austria, seguita dall'ingresso dei liberali di Haider nel governo, e per la Germania si temettero ulteriori degradi: l'ascesa di movimenti populisti e xenofobi, pronti a riempire il vuoto lasciato dalla Cdu travolta dallo scandalo. Il consolidarsi di una linea meno europea e più regional-nazionalista, nella Democrazia Cristiana bavarese che sotto la guida di Edmund Stoiber aveva favorito la nuova coalizione austriaca, difendendola dall'ostracismo del�l'Unione. Invece la catastrofe è stata sventata, e sei mesi di lavorio sono bastati per restituire all'opposizione una dignirà, e un posro centrale nella politica tedesca. Alcuni fecero paragoni con l'Italia, ma in Germania non furono i giudici a compiere l'indispensabile lavoro di pulizia. Furono i parriti, le istituzioni parlamentari: questi ultimi mostrarono di esistere e di poter espellere con le proprie forze i mali della corruzione, della partitocrazia, degli abusi di potere. La Cdu seppe affrancarsi prima da Kohl, poi a febbraio dal suo successore Schàuble, e già in aprile ebbe sufficienteimmaginazione per aggiornare radicalmen�te i propri vertici: la scelta di Angela Merkel, milirante venuta dall'Est, indica un forte desiderio di cambiare e al tempo stesso di metter radici in quella Germania ex comunista che Kohl aveva contribuito a liberare, e ad assorbire. Ma anche la Socialdemocrazia tedesca fece la sua parte: il cancelliere Schròder cap�che la Cdu andava protetta, e intu�con precisione il pericolo di un vuoro di rappresentanza al centrodestra. Non infier�contro Kohl, né tantomeno auspicò una dissoluzione della Cdu. Parrecipò alla guarigione dei mali avversari, ritenendoli mali per sé e per tutta la democrazia. Una mescolanza di scaltrezza polirica, di senso della decenza e di autodisciplina ha impedito che la politica tedesca degenerasse. CONTINUA A PAGINA 8 PRIMA COLONNA VELTRONI, ATTENTO A CAPORETTO Se i Ds si trincerano a sinistra perdono con le elezioni anche l'identità Franco DebBnedatli A PAGINA 18

Persone citate: Angela Merkel, Berlusconi, Edmund Stoiber, Haider, Helmut Kohl, Kohl, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Austria, Europa, Germania, Italia