IL MONDO? UN MC DONALD'S

IL MONDO? UN MC DONALD'S DIBATTITO IL MONDO? UN MC DONALD'S Un incontro su ecologia consumi e mercato globale QUALCHE tempo fa, da fon�te autorevole, si sugger�di adottare i prezzi della cate�na McDonald's come misura del valore di cambio delle monete a livello mondiale. McDonald's è infatti presente ovunque assolu�tamente in ogni Paese del mon�do, dalla Russia ul Benin, dall'In�dia alla Cina e ovunque produce e vende la stessa cosa: il mitico hamburger, esattamente dello stesso peso, composto della me�desima miscela di carne, con l'identica quantità di sale e di sapori e un eguale tempo di cottura. E' il simbolo della globa�lizzazione mercantile: di quel processo di diffusione su scala planetaria delle medesime mer�ci, che accompagna il parallelo processo di uniformazione cultu�rale o, per usare il linguaggio dei suoi critici, di omologazione. Disneyland, invece, non ven�de carni, anche se ospita tra le sue mura i medesimi «fast food» e se nutre i propri «utenti» con hamburger e Coca-Cola. Disney�land vende sogni, intrattenimen�to, eventi straordinari trasforma�ti in produzione di serie. Offre a tutto il mondo la possibilità di vivere come se fossero veri i mondi incantati dell'infanzia. E' il simbolo di un altro aspetto della «grande trasformazione» che stiamo vivendo: dell'inedita capacità dell'economia post-in�dustriale lo post-fordista, che dir si voglia) di colonizzare ogni mon�do vitale. Di trasformare in mer�ce o^ni aspetto dell'esistenza, a cominciare dall'immaginario, dai territori fino a ieri inaccessibi�li della fantasia e del so^no, grazie alla potenza realmente straordinaria della realtà virtua�le: alla capacità, cioè, di trattare come prodotto vivente, più reale del vero, i simboli, le immagini, le proiezioni esteme della mente. Con Disneyland il «mentale» diviene prodotto commerciale. offerto a un pubblico mondiale. In questo senso esso rappresenta la totalizzazione della merce, la sua inedita pervasività, la sua capacità di conquistare non solo la superficie del pianeta, ma lo stenninato territorio «interno», della coscienza e dell'immagina�zione. E in questo senso Disney�land e McDonald's diventano sim�boli umanissimi di una particola�re forma di disumanizzazione: di una sorta di dissolvimento di ogni altra determinazione uma�na nell'unica sfera e funzione che sopravvive, il consumo. L'agire come cliente nell'infinito supermercato che sta diventan�do il mondo. Una frontiera sulla quale si apre l'eterna questione che ha tormentato e diviso e frustrato il Novecento: come pre�servare un brandello di umanità dalla sfida del «disumano» nel�l'epoca del dominio incontrasta�to di una tecnica fattasi, in que�st'ultimo scorcio di storia univer�sale, incomparabilmente più insi�nuante, soffice, seduttiva, tanto da presentarsi ai nostri sensi con la potenza dolce del cibo e del sogno. Marco Revelli Venerd�26 maggio, alle ore 21. alla libreria Campus di via Urbano Rattazzl 4. incontro-dibattito su «Qual è la cosa più bella di Firenze? Me Donalds....« (Andy Warhol, 1975), da Seattle al bioreglonallsmo. Parteciperanno Maurizio Fal�lante, ecologista e autore di saggi: Marco Revelli, professore associa�to alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Alessandria e saggista; Alfredo Salsano, consulen�te editoriale della Bollatì-Boringhieri; Marco Tarchi, professore asso�ciato alla Facoltà di Scienze Politi�che dell'Università di Firenze; Eduardo Zarelli ecologista ed edi�tore. Parleranno di ecologia come potente mezzo per la critica alla globalizzazione ed alla modernità ed esporranno possibili soluzioni operative. Info:0l 1/696.1 1.42. Scene di contestazione a Seattle durante rincontro della Wto, organizzazione da commercio mondiale saette 42

Persone citate: Alfredo Salsano, Andy Warhol, Disney, Marco Revelli, Marco Tarchi, Politi

Luoghi citati: Benin, Cina, Firenze, Russia, Seattle