L'imbroglio del «Diavoletto di Cartesio»

L'imbroglio del «Diavoletto di Cartesio» tA LEZIONE 7 FISICA L'imbroglio del «Diavoletto di Cartesio» L'apparecchietto in realtà fu inventato dal toscano Magiotti IL filosofo e matematico René Descartes (Cartesio) è famoso per il cogito ergo sum e por il suo "diavoletto", quel simpatico apparecchiettoche i professori di fisica mostravano una volta alla scolaresca per dimostrare alcune proprietà dei liquidi (principio di Pascal, principio di Archimede). Poi vai a fondo nelle questiono e scopri invece che Cartesio non c'entra nulla col "diavoletto", che lo strumentino si chiama in real�tà "ludione" e che a inventarlo fu il sacerdote toscano Raffaello Magioni, nato a Montevarchi alla fine del Cinquecento. La sua città natalo, in occasione dol (piarlo centenario della nascila ( 1997), organizzò una mostra con relativo catalogo dal titolo "Il diavolo e il diavoletto" (Accade�mia Valdarnese del Poggio. Qua�derno n.9. Editrice La Piramide, Arezzo), un testo mollo interes�sante por approfondire la cono�scenza di questo personaggio. Nelle opere di Cartesio, dun�que, non esiste alcun riferimento a quosla sua presunta invenzio�ne, die gli in attribuita, pare, dal D'Alembert, die lo citò nella sua Enciclopedia, li il Magioni, ohe evidentemente aveva subodora�to qualcosa, per mettere il copyri�ght sulla sua invenzione, ma soprattutto per evitare che "altri con aggiungere o variare qualche cosa vorrebbe farsene bello", scrisse un opuscolello, oggi pres�soché introvabile, dal titolo «Renilenza certissima dell'acqua al�la comprossione dichiarala con vari scherzi in occasiono di altri problemi curiosi» ( 1648). Il "ludione" di Magiotti ora costituito da un galleggiante a fonna di palloncino allungalo recante un foro ad una estremità o immerso in un tubo pieno d'acqua e diiuso nella parte supe�riore da una membrana elastica. So il galleggiante ò vuoto, risul�tando più leggero dell'acqua sta�rà ovviamente nella posiziono più alla del tubo, ma se si premo sulla membrana osso comincia a scendere. La pressione, infatti, secondo il principio di Pascal, si esercita in lutto lo direzioni all'in�terno del Ikpiido o pertanto com�primerà l'aria all'interno del gal�leggiante facendovi entrare l'ac�qua. Una volta eliminata la pres�sione il galleggiante riprende a risalire perche l'aria al suo inter�no espellerà l'acqua e lo farà risalire. Su questo principio si basa il movimento dei pesci che por salire o scendere restringono o dilatano la loro vescica natato�ria. Un "ludione" moderno può essere consideralo il sommergibi�le! Nel dispositivo di Magioni il galleggiante ora a forma di pal�loncino allungalo ma, come scri�ve lo slesso Magiotti, "si può rendere più vaga questa inven�zione con diverse figurine in luogo della caraffina". E la "caraffina" evidentemente si trasformò in "diavoletto" e inspiogabilmonle il tutto fu attribuito a Cartesio. Secondo alcuni da questo stru�mento avrebbe avuto origino il proverbio "avere il diavolo noli' ampolla". Amico di Galilei, gli fu mollo vicino durante i momenti diffici�li del processo, quando chi stava dalla parto di Galilei correva il rischio di essere tacciato per eretico. Fu inoltro in corrispon�denza con Torricelli e Castelli. Da Firenze passò a Roma, al seguito del cardinale Sacchetti, cho gli procurò un i)osto di addet�to alla Biblioteca Vaticana. E proprio a Roma gli venne l'idea dello strumento. Magiotti si inte�ressò di molte questioni di fisica, fra cui la velocità del suono, la capillarità e i problemi connessi al vuoto. Curiosa questa doman�da cho Torricelli rivolgo a Magiot�ti sulla velocità del suono: "Quan�do l'Angolo di Dio suonerà la tromba l'ultimo giomo dol mon�do per chiamar i morti a Giudi�zio, quanto tempo crede V.S. che mollerà quel suono a diffondersi per tutto, e circondar la Terra?". Mor�a Roma nel 1658 durante l'epidemia di peste e le sue carte vennero quasi tutte bmeiate, per cui d�tutta la produzione di questo geniale sacerdote si salvò pochissimo. Resta soltanto l'opu�scolo più sopra ricordato e nient' altro. Il suo dispositivo continua ad ossero chiamato il "diavoletto di Cartesio" e solamente in qual�che vecchio testo scolastico ho trovalo l'indicazione "ludione di Magiotti". Altri chiamano "ludio�ne" il "diavoletto", ma non fanno nessun accenno al suo inventore. Sic transit gloria mundi! Franco Gàbici Planetario di Ravenna r-T «E " ""ar-—3 ^ i ii ii ir rniii m r svnw Milli IIIIPE tlfM-V.-,

Persone citate: Castelli, Franco Gàbici Planetario, Galilei, Milli, Quan, Sacchetti, Torricelli

Luoghi citati: Arezzo, Firenze, Montevarchi, Ravenna, Roma