Luci misteriose in cielo si fa strada una teoria

Luci misteriose in cielo si fa strada una teoria PROGETTO DI RICERCA Luci misteriose in cielo si fa strada una teoria MISTERIOSE luci nell'at�mosfera, globi luminosi multicolori dall'apparen�za di plasma e dalla lunga durata fanno spesso la loro comparsa in tutto il mondo. In base a studi effettuati con appo�sita stmmentazione negli Stati Uniti e in Norvegia, questo fenomeno risulta associato a forti perturbazioni sia magneti�che sia radio e prosenta quasi sempre una marcata segnatura radar. Un comitato scientifico pre�sieduto dal fisico statunitense Poter Sturrock della Stanford University in seguito a un'atten�ta analisi delle testimonianze e dei dati strumentali, ha ribadi�to l'importanza di effettuare ricerche approfondite su questo fenomeno nell'ambito dello stmtture accademiche. E' stato possibile identificare per ora una ventina di aree del mondo in cui il fenomeno appa�re più spesso: tra questo, la zona di Hessdalen in Norvegia, dove dal 14 agosto 1998 sotto la direzione doli ingegnere elettro�nico Erling Strana dcll'Ostfold Collego di Sarpsborg è in funzio�ne la staziono automatica di rilevamento (Hessdalen Interac�tive Observatory, Hio), la zona del Lago Ontario in Canada, di Victoria in Argentina, di MinMin in Australia, di Perm nei Monti Urali, attorno al vulcano Popocatepetl in Messico la zona dei Monti Sibillini in Italia. Due per il momento sono le teorie che sembrano fornire ri�scontri con le osservazioni: quella piezoelettrica e quella solare. In base alla prima teo�ria, sviluppata dal geofisico e nourofisiologo canadese Micha�el Persinger della Laurentian University e dal geofisico statu�nitense John Derrdell'Us Geological Survey, il fenomeno lumi�noso si verificherebbe a causa dell'effetto piezoelettrico, che avviene per via della generazio�ne di voltaggio elettrico prodot�to dai cristalli di quarzo in terroni rocciosi sottoposti a pressione meccanica o a stress tettonico: ciò spiegherebbe il fatto che nella maggior parte dei casi il fenomeno verrebbe avvistato a bassissime quote e in prossimità di faglie. In baso alla seconda teoria, proposta dal fisico russo Ed�ward Grigorov dell'Università Yaroslavl, l'intensificazione del�l'interazione con l'atmosfera terrestre di particelle ad alta energia prodotte nelle fasi di massimo dell'attività solare sa�rebbe all'origine dei processi di ionizzazione che darebbero luo�go all'avvistamento di globi di luce, secondo un meccanismo che prevederebbe la focalizzazione verso terra per via di un «effetto lente» di aree di ionizza�zione localizzate nell'alta atmo�sfera. Alcuni indizi a favore sono venuti dai dati magnetometrici, radio e radar acquisiti nel 1984 da Erling Strand a Hessdalen in Norvegia. Gli studi di questa fenomeno�logia effettuati fino ad ora si sono tuttavia limitati all'analisi statistica dei dati acquisiti e le teorie proposte sono incomple�te. Mancano al momento dati ottenuti con sensori in grado di fare misuro precise della radia�zione luminosa dei globi di luce. Un progetto prevedo una stru�mentazione fotometrica e spet�trografica guidata da un radar: in quertr modo, sulla base di una precisa sequenza di para�metri fisici derivabili dalla ra�diazione luminosa, sarebbe possibilo comprendere la struttura fisica intrinseca dei plasmoidi luminosi con un metodo analo�go a quello applicato in astrofisi�ca. Due approcci paralleli e complementari sono stati pro�posti in merito allo studio del�l'emissione radio dol fenome�no: per ciò che riguarda lo alte frequenze (Hf o Vhf), Stello Montebugnoli, della stazione ra�dioastronomica del Cnr di Medi�cina, ha programmato di instal�lare per alcuni mesi nella zona di Hessdalen uno spettrometro radio multi-canale ad alta riso�luzione in grado di analizzare simultaneamente alcuni milio�ni di frequenze, mentre per ciò che riguarda le basse frequenze (Vlf e Elfi Flavio Gori, responsa�bile europeo del progetto Educa�tional della Nasa «Inspire», pro�pone di utilizzare un apposito ricevitore. L'astrofisico Cristia�no Batalli Cosmovici (Cnr) inten�de lanciare uno studio sistemati�co multi-frequenza. Massimo Teodorani V V V 'a' V v v v 'a' '^ 'a1 'a1 Intervallo orario Ago.TSet. ^ Ott.^Nov.1 Die. 'Gen.I Feb. I Mar.I Apr. "Ateo.I Giù. I lug.I Aao., Srt. I Off. , Nov. 98 '98 '98 '98 '98 '99 '99 '99 '99 '99 '99 '99 '99 '99 '99 '99

Persone citate: Batalli Cosmovici, Erling Strand, Flavio Gori, Grigorov, Massimo Teodorani V V V, Montebugnoli, Persinger, Stanford

Luoghi citati: Argentina, Australia, Canada, Italia, Messico, Norvegia, Stati Uniti