Banfi è «Sciusciù» eroe candido e muto di Simonetta Robiony

Banfi è «Sciusciù» eroe candido e muto L'attore interpreta una figura della sua infanzia in un film finanziato da americani e tedeschi Banfi è «Sciusciù» eroe candido e muto Su Raimo la storia di mpover'uomo diretta da Sargmt Simonetta Robiony ROMA Racconta Lino Banfi che pen�sava a questo suo Sciusciù da più di dieci anni; «Lo avevo conosciuto davvero; ora un vecchio del mio paese che scacciava le galline fa�cendo quel verso che poi è diventato il suo sopranno�me. Nella realtà diceva mol�to più parole di quante non abbia scolto di fargliene pro�nunciare per esigenze di sce�neggiatura, ma aveva lo stes�so candore infantile e poeti�co che ho tentato di restitui�re al personaggio. Non capi�va il denaro: per lui i soidi erano solo carte grandi o piccole, però amava i cani randagi e a tutti aveva dato un nomo». Dopo dieci anni, finalmente. Lino Banfi è riu�scito a trasformare questo ricordo della sua vita a Canosa di Puglia in un film televi�sivo diretto dall'americano Joseph Sargent, in onda do�menica, in prima sorata, su Raiuno, sotto il titolo «Vola Sciusciù». Il merito dell'impresa va, però, diviso tra molti, fermo restando che quello principa�le resta di Banfi che, quattro anni fa, con il film-tv «Nuda proprietà» venduto in tutto il mondo, ha dimostrato di poter interpretare ruoli che passano dai comico al tragi�co, mantenendo la misura giusta. Tra i molti la Lux Vide di Bernabei che non solo ha coinvolto la tedesca Kirch ma addirittura l'ameri�cana Paramount, convinta, per la prima volta, a finanzia�re un progetto europeo. Il soggettista Fabio Leoni e lo sceneggiatore Stefano Sudrié che hanno trasformato un ricordo in una storia articolata con tanto di colpi di scena e lacrime a volontà. Il folto gruppo di attori che, esattamente un anno fa, a Vieste sul Gargano, ha partecipato alle riprese reci�tando con un passabile ac�cento americano: Karin Proia, Rocco Papaleo, Antoni�no luorio, Stefano Masciarelli, Antonella Attili, e poi Mario Adorf, Antonio Sabato jr, Carlo Croccolo. Infine la Rai che, grata a Banfi per i dieci milioni di «Un medico in famiglia» di cui si farà anche la terza serie per rin�graziare l'affezionatissimo pubblico, gli ha voluto offri�re quest'omaggio. Dunque, «Vola Sciusciù», favola di un pover'uomo che compie un atto eroico duran�te la seconda guerra mondia�le aiutando gli americani a sconfiggere l'esercito tede�sco. Per Banfi una prova da virtuoso, considerato che Sciusciù nel film si esprime solo con la mimica, ma an�che una necessità perché Banfi non conosce una paro�la d'inglese e la Paramount ha preteso che quella fosse la lingua corrente sul set. Come fare a capire le indicazioni del regista? La cosa, dice, lo preoccupava non poco. «Alla cena dove ci siamo incontra�ti parlavano tutti america�no. Mi sentivo avvilito. Poi s'è avvicinato il cameriere del ristorante, un pugliese che mi conosce bene, e mi ha chiesto quando ci saremmo decisi a ordinare per metter�ci a mangiare. Ho risposto in dialetto. Con mio sommo stupore Sargent s'è aggiunto a noi parlando pugliese. Ho scoperto cosi che il suo vero nome è Giuseppe Sorgente, che suo nonno era di Bitonto, e che, nonostante non sapes�se l'italiano, il pugliese se lo ricordava benissimo». L'attore Lino Banfi

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