Uccide il fratellino per gel «La solitudine lo ha reso

Uccide il fratellino per gel «La solitudine lo ha reso Uccide il fratellino per gel «La solitudine lo ha reso Fabio PolGlti invidio ad ALBAViLLA (COMO) C'è mamma Valeria ohe piange un figlio morto di nove anni e un altro assassino, che ha appena veniidue anni ed è già in carcere. C'è. mamma Valeria che si aggrap�pa alla fede: «Davide mi è stato dato da Dio molto tardi, Dio se lo è ripreso, sia fatta la sua volontà. Ma adesso devo pensare anche a Marco, cosa succederà di lui?». C'è un prete, don Giovanni Gatti, che domenica aveva dato la pri�ma comunione al piccolo Davide e tre notti dopo in un bosco ha benedetto il suo corpicino e ades�so nell'omelia parla di Caino e Abele, perché solo la Bibbia può spiegare certe cose. Ce il paese di Albavilla che ha 600 abitanti, poco più di un pu�gno di case sullo stradone che da Lecco porta a Como, che ha visto Davide e Marco mano nella mano fino alle cinque.del pomeriggio, che allo sei ha notato Davide aggirarsi da solo come smarrito lungo lo stradone. A cento metri dal a villetta dove abitava una famiglia felice, a un passo dal bosco di Pra Laveggio l�dietro, dove c'è ancora una macchia di sangue e a venti metri le frasche tagliale lungo il torrente, per nascondere i riccioli biondi di Davide, prima accoltellato e poi bastonalo con ferocia dal frate lo. E poi c'è Marco, che dopo una fuga insensata di 24 ore viene preso « Lambrugo, cinque chilo�metri da qui, seduto sui gradini di un negozio con indosso la polo grigia ancora sporca di sangue. Ai carabinieri che lo fennano chiede solo una sigaretta: «Non fumo da ieri, sapete». Al suo avvocato, una conferma: «Ma potrò andare al funerale?»^ E al magistrato Rober�to Arnaldi che cerca inutilmente di capire, dice solo: «Mi avvalgo dulia facoltà di non rispondere». Prima di chiedergli: «Adesso, pos�so tornare a casa mia?». Adesso Marco Tav(;l.•(•llio,• 22 anni, ulto e con i capelli castani quasi a zero, una facciii come tante resa ancora più anonima dai busco dei bersaglieri lascialo soloqnutlro mesi fa, ó in una colla singola del carcere del Bassone di Comò; guardato a vista dagli agen�ti chi' lemoiio il peggio. In attesa degli psichiatri che cercheranno di dare una spiegazione a un omicidio senza movente. E cerche�ranno una confessione, che non servirà niente ai fini dell'indagine perché troppi lo hanno visto insie�me al fratellino, perché quelle macchie d�sangue sulla polo val�gono più di un'ammissione. I carabinieri di Como che lo hanno interrogato insieme al ma�gistrato non si capacitano: «E' tranquillo. E' assente. Forse non sa nemmeno cosa ha fatto. Ha voluto da mangiare e ha chiesto le sigarette». Il suo avvocalo, Danie�la Corengia, che lo ha visto per pochi minuti durante quell'inter�rogatorio lungo tre righe d�verba�le, non riesce a trovare una spiega�zione: «Mi ha anche detto che "quella è una cosa fatta da al�tri"». Una «cosa», perché non è facile ammettere che si è ammaz�zato il proprio fratello. Non é facile spiegare un omicidio, quan�do due ore prima Marco era come quasi tutti i giorni davanti al cancello della scuola elementare di Buccinigo di Erba, dove Davide frequentava la quarta elementare e in un tema, il giorno prima di morire aveva scritto che "la mia vita ò proprio felice"». Iftì*', «cosa», perche dopo le prirn|3)asional.e nel bosco, Davi�de elio scappa urlando u il fratello che JWBsegue con un coltello e lo finisce a bastonate sulla testa, prima di lasciare il pezzo di legno sporco di sangue accanto al cada�vere Marco usa il coltello per tagliare le frasche, coprire il cor�po e nascondere soprattutto a sé stesso quello che aveva appena l'alto. Ma quest'omicidio ò una «cosa», anche per �600 abitanti di Albavilla, il paese con la chiosa del '300, un albergo che sembra un castello, la sala giochi e un tabaccaio, dove anche poche ore dopo aver ammazzalo il fratello, Marco si era presentato perebiodere lo sigarette, E siccome era senza soldi, se ne ora andato gentile a mani vuote dicendo «grazie lo stesso, fa niente». La tabaccaia giovane con il piercing e il tatuaggio dice che Marco era un solitario, che andava sempre in giro a piedi da solo, che da tre anni non aveva più un amico né la fidanzata. Umberto che lavora in una pizzeria di Erba, era un amico di Marco: «Un ragazzo come tanti, simpatico, di compa�gnia. Mi sembra impossibile che abbia fatto quella cosa lì. Ma negli ultimi tempi era cambiato, era un solitario, stava delle ore seduto sulle panchine senza dire una parola. Era cambiato, era cambiato tanto dopo il milita�re..,». Nessuno sa dire di preciso, cosa sia successo durante la naia a Novara, finita solo quattro mesi fa. In paese raccontano che Mar�co aveva fatto l'obiettore di co�scienza, che poi era stato allonta�nato e lo avevano costretto alla ferma regolare. Gli assistenti so�ciali del comune raccontano che non era in cura, che non era mai stato segnalato ai servizi psichia�trici, che non era conosciuto per �suoi problemi. Qualcuno sostiene che fosse invidioso del fratellino, arrivato tardi a mamma Valeria e al padre Lorenzo, che faceva il falegname nel laboratorio sotto casa fino a qualche anno fa. Un bambino arrivato tardi e quindi più coccolato. Un bambino che domenica scorsa aveva fatto la prima comunione, che faceva il chierichetto come una volta suo fratello, che avrà ricevuto regali e magari soldi in un giorno cos�importante. Ma che invidia ci poteva essere, se Marco tutti i giorni andava a prendere il fratel�lino a scuola. Se era normale vederli mano nella mano, in un atteggiamento protettivo del più grande verso il più piccolo, lungo questa provinciale che sembra un'autostrada. I compagni di clas�se di Davide, sono gli unici a non cercare una spiegazione. Perché a loro, bastano quelle parole scrìtte alla lavagna: «E' morto perché era buono e adesso è in Paradiso». La madre: «Davide mi è stato tolto da Dio, ora devo pensare anche a Marco che ne sarà di lui?» CRONACADIUN DELITTO INSIEME Marco e Davide hanno passeggiato insieme in paesesino dopo le 1 ? di mercoledì. Sono stati visti mano nella mano per strada. Il fratello maggiore era andato a prendere Davide all'uscita della scuola elementare di Buccinigo, come faceva spesso, per accompagnarlo a casa (foto). Dalla sera di mercoled�si perdono le tracce di entrambi, la scomparsa anche di Marco fa nascere i primi sospetti nei carabinieri I TESTIMÒNI Una casalinga ha raccontato di aver visto, qualche minuto dopo le 17,30 dell'altro Ieri, i due fratelli Incamminarsi verso il bosco. Insieme. Verso le 18 in paese ricompare Marco. Un altro testimone racconterà di averlo visto uscire da quel bosco, ma era da solo. Il corpo di Davide verrà trovato verso la mezzanotte di mercoledì. Ieri i compagni di scuola di Davide hanno messo un mazzo di fiori sul suo banco L'ARRESTO Marco è stato arrestato ieri pomeriggio. Il giovane è stato bloccato a Lurago d'Erba, una località una decina di chilometri dal luogo dell'omicidio. Sulla polo grigia che indossava aveva una macchia di sangue. Ieri in serata l'interrogatorio, qualche ammissione poi la scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere. ••.;^3U «1* Il punto In cui è stato ritrovato il corpo senza vita del piccolo Davide, un luoco a poche centinaia di metri da casa

Persone citate: Arnaldi, Fabio Polglti, Giovanni Gatti, Laveggio