Il dolore per la figlia perduta scalena una strage di Carlo Bologna

Il dolore per la figlia perduta scalena una strage Nove mesi fa la sorella gemella della ragazza uccisa ieri mattina era morta stroncata da un aneurisma Il dolore per la figlia perduta scalena una strage Gozzano, imprenditore ammazza nel sonno la moglie e l'altra figlha Carlo Bologna inviato a GOZZANO Ha ucciso a coltellate la moglie e la figlia, sorprendendole nel sonno. La follia è scoppiata nel giorno del suo quaranlacinquesìmo compleanno, Roberto Er�betta, litolare di una pulitura di metalli ad Auzate di Gozzano, soffriva di una profonda depres�sione per la morte della figlia Sabrina, gemella di Roberta, 20 anni, avvenuta otto mesi fa. La radazza il 13 settembre era spirala nelle braccia del fidanza�to, davanti alla tv, vittima di un aneurisma. 11 padre, da allora. non si è mai più ripreso. «Negli ultimi tempi raccon�ta Giuseppina Bertona, amica di famiglia si era incontrato anche con un frate che lo aveva invitato a trascorrere qualche giorno nel convento di Germagno, un paesino della zona. Per riposarsi e rasserenarsi. In certi giorni non riusciva nemmeno a lavorare, afflitto da un tremolìo che non gli dava pace». Spesso ripeteva che voleva farla finita. La moglie Epifania, 43 anni, pochi giorni fa aveva confidato ad un'amica di essere molto preoccupata. Tra di loro nessun dissapore. Una famiglia aerfetta. Solo il vuoto incol'ma)ile lasciatp dalla scomparsa d�Sabrina. Dopo il duplice delitto l'im�prenditore è uscito di casa ed è andato a fare colazione al bar del chiosco «Erg», sulla statale del lago d'Orla. Due cappuccini e due brioches. «Secondo te si può impazzire per la morte di una figlia?» ha chiesto a Marco Valli, il gestore. «So del dramma di Sabrina racconta Valli e gli ho fatto coraggio. Non ho nem�meno intuito quello che era successo». Almeno un'ora prima, verso le 6, il duplice delitto. Non c'è stato alcun litigio, nessuna paro�la. Solo una furia incontrollata. Dal chiosco, con il telefonino, ha chiamato il fratello Marco e un'altro imprenditore con una ditta a Sonso: «Ho fatto una strage». Sulle prime non gli hanno credulo. Insieme, tutti e tre, sono tornati ad Auzate, frazione di 270 abitanti. E' stato il fratello Marco ad entrare nell'appartamento al primo piano che si affaccia su piazza Ferrini. «E' uscito stra�volto raccontano i vicini picchiando i pugni sui muri e mettendosi le mani nei capelli. 'Cosa hai fatto, cosa hai fatto' Urlava. Ha visto Epi e Roberta ancora in pigiama, nelle loro stanze, in un lago di sangue». Erano le 9. L ora in cui passa l'autobus per i ragazzi delle scuole. Il maresciallo dei carabi�nieri che abita nella frazione è intervenuto immediatamente, accompagnando l'imprenditore alla caserma di Gozzano. Era in lacrime. Il sostituto procurato�le Marco Grandolfo ha raccolto la drammatica confessione. Ora è in carcere a Novara. Nei prossimi giorni sarà sottoposto a perizia psichiatrica. «Nessuno si aspettava una tragedia del genere» dice il sin�daco Lorenzo Testori Erbetta è un gran lavoratore, uno dei migliori imprenditori del Cusio». «Ma il pensiero aggiunge Eugenio Antonioli era sempre per Sabrina, la figlia che riposa nel cimitero di Soriso. Proprio in quel paese stava ultimando una casa. Voleva vivere là, vici�no a sua figlia».

Persone citate: Epifania, Erbetta, Eugenio Antonioli, Giuseppina Bertona, Lorenzo Testori, Marco Grandolfo, Marco Valli, Roberto Er

Luoghi citati: Auzate, Gozzano, Novara, Soriso