Rapina in volo con paracadute

Rapina in volo con paracadute Tenta invano il dirottamento, poi deruba i trecento passeggeri Rapina in volo con paracadute Filippine, si lancia col bottino da 2000 metri MANILA Sembra la trama d'un film, e forse la gireranno davvero, una pellico�la, in questi tempi affamati di modelli un po' folli. Augusto Lacandula è il nome del protagonista, ma in realtà l'uomo non è ancora stato identificato. Si sa solo che la mogUe lo tradisce con un poliziot�to, e che forse è scappala portando�si dietro i figli, perché lui, piangen�do, cos�ha raccontato al pilota dell'Airbus 330 in volo da Davao a Manila. Emmanuel Bulch Genero�so {butch in inglese significa «ma�cellaio») si è trovato suo malgrado nei panni dello psicanalista, intimonto dalla pistola e dalla bomba a mano che Augusto brandiva furioso, minacciando di fare come Sansone coi filistei: facendo salta�re l'aereo. Il volo 812 era partito alle 8.40 con a bordo 278 passeggeri e 13 membri d'equipaggio dall'isola di Mindanao, nel Sud turbato da guerriglie e rapimenti, circa mille chilometri più giù di Manila. Quan�do la capitale non era ormai lonta�na, un uomo s'è alzato improvvisa�mente. «Si è fatto avanti verso la cabina di pilotaggio coprendosi in parte il volto con un berretto blu ha detto poi ai giornalisti Butch Generosa -. Ha sparato un colpo contro la paratia per costringermi a farlo entrare. Sembrava molto adirato, veramente sconvolto, co�me se dovesse mettersi a piangere da un momento all'altro. Ci ha detto che se non avessimo fatto quello che diceva, saremmo morti insieme». Ha chiesto di riportare indietro l'aereo, a Davao, ma il pilota gli ha fatto presente che non c'era più carburante sufficiente. «Improvvi�samente ha raccontato un passeg�gero si è scoperto il viso ed ha cominciato a chiedere denaro. E noi glielo abbiamo dato. Ognuno di noi si è svuotato le tasche per accontentarlo». Per la sua «collet�ta» si è fatto aiutare da un paio di hostess ed altrettanti passeggeri. Poi, dopo aver svuotalo le tasche ;if;li occasionali compagni di viag�gio, ha chiesto al pilota di perdere quota. Butch Generoso, che intan�to stava volando in tondo attorno alla capitale, ha portato l'Airbus fino a 6000 piedi, circa due chilo�metri. Ed a quel punto è successo l'incredibile. Augusto ha chiesto ad uno steward di aiutarlo ad aprire lo sportello posteriore e, superando il muro di vento che entrava da quel varco, si è fatto aiutare a calerei giù, lanciandosi poi con un paracadute che sembra�va fatto in casa. Il pilota ha portato tutti a terra indenni, con solo un'ora di ritardo. Di Augusto, invece, nessuna trac�cia. La polizia ha prima fatto sapere di averlo catturato subito. Poi il generale Lucas Managuelod, capo delle forze dell'ordine nel settore Sud di Manila, ha detto che i suoi uomini lo stavano ancora cercando nei dintorni di un lago dove si presume che Augusto sia andato a finire dopo il lancio. Butch Generoso dice che difficil�mente ha toccato terra senza farsi molto, molto male. Ma stando a quel che dicono all'Anpac, l'asso�ciazione professionale dei piloti civili, Augusto non doveva certo essere un pivello. Doveva anzi avere cognizioni di volo, visto che si è portato il paracadute da casa, e sui voli di linea infatti non ve ne sono, e perché ha fatto scendere l'Airbus fino a duemila metri facen�dolo ridurre la velocità a 350 km orari: quanto basta per riuscue ad aprire il portellone e per non farsi risucchiare come una ciliegina. In fondo, viene spontaneo spera�re che se la sia cavata. |f. sq.j

Persone citate: Augusto Lacan, Di Augusto, Lucas Managuelod, Quan, Sansone

Luoghi citati: Filippine, Manila