Il governo cambia il capo della polizia

Il governo cambia il capo della polizia Il governo cambia il capo della polizia De Gennaro al posto di Masone, oggi la nomina Francesco Grìgnetti ROMA Un nuovo capo della polizia è alle porte. Finisce la stagione del prer fetto Fernando Masone che an�drebbe alla guida del Cesis, organo di coordinamento dei servizi segre�ti. Gli subentra, la decisione ulti�ma è rinviala al consiglio dei ministri di stamattina, il vicecapo vicario Gianni De Gennaro. E' stato scelto, insomma, un superpo�liziotto per dare visibilità e soddi�sfazione a un corpo, la polizia di Stato, in fibrillazione da troppi mesi. Fino all'ultimo, però, sono state in ballo altre candidature eccellenti: il prefetto Bruno Fer�rante, capo di gabinetto del Vimi�nale; il prefetto Roberto Sorge, responsabile di Milano; il questore Giovanni Finazzo, sempre a Mila�no. Sul nome di De Gennaro sono confluiti i consensi di molti al vertice delle istituzioni. Il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, lo apprezza da quando, nel 1993, era presidente del consiglio e do�vette fronteggiare un'estate di bombe. In quell'occasione. De Gen�naro, che era direttore della Dia, si fece notare per l'immediatezza nell'analisi («E' mafia e non solo») e per i risultati eccellenti dell'inda�gine. Lo conosce e lo stima anche il presidente del Senato, Nicola Man�cino, che nel 1992, all'indoraani della strage di Capaci e di via D'Amelio, da ministro dell'Interno lo nominò vicedirettore della Dia direttore era il generale dei carabi�nieri Giuseppe Tavormina e poi spiegò: f Era giovane, ma una delle personalità più forti. Era l'intelli�genza che occorreva in quel mo�mento». E potrebbe sottoscrivere il presidente della Camera, Lucia�no Violante, che lo conobbe e lo stimò da presidente dell'Antima�fia. La scelta a favore di De Genna�ro inevitabilmente segna un mo�mento di svolta rispetto alle anno�se discussioni che si sono inseguite in questi tempi. La riforma dell'Ar�ma dei carabinieri secondo alcuni aveva segnato un punto a favore che andava riequilibrato: e questa è sicuramente una delle motivazio�ni che stanno alla base del favore con cui la base vede la nomina di un investigatore puro che viene dalla gavetta. Allo stesso tempo viene rigettata la tesi sostenuta apertamente dai carabinieri, ma anche dai prefetti medesimi di chi voleva un esponente della car�riera prefettizia alla guida di tutte e tre le forze di polizia per sottoli�neare la «terzietà» del coordinato�re. Terza, da non sottovalutare, la questione politica. Non è un miste�ro che De Gennaro sia sponsorizza�to da una alleanza trasversale di destra e sinistra. Sono suoi estima�tori sia Maurizio Gasparri di Alle�anza Nazionale che Pietro Folena dei Ds, Il mondo della magistratu�ra, poi, lo ha sempre molto apprez�zato in quanto investigatore di razza. Anche il sotlosegreiario al�l'Interno Massimo Bruiti ha fatto valere il suo peso nelle discussioni. E il ministro Enzo Bianco, che in passato aveva fallo trapelare una sua personale stima per Giovanni Finazzo, attuale questore di Mila�no, ma in precedenza e a lungo questore a Catania, o. stalo d'accorAmbienti del Viminale, però, ci tengono a far sapere che sul punto delle nomine non c'è dissidio tra Bianco e Bruiti. E annunciano che il cambio della guardia non va letto come sconfessione dell'attua�le capo della polizia, il prefello Masone. Anzi. Masone dovrebbe vedersi salutare con speciale calo�re dal consiglio dei ministri. Maso�ne, in fondo, è slato capo della polizia fin dal 1994. Benché nomi�nalo dal j|ovemo Berlusconi, ma su indicazione e consiglio di Oscar Luigi Scalfaro, è sialo apprezzalo e confennat o dai premier e dai mini�stri dell'Interno del centrosinisira. La sua permanenza in carica ri�schiava di eguagliare il record (sette anni) di un altro mitico capo delia polizia, Vincenzo Parisi, E si ricorderà, Masone, per avere retto ìa polizia durame i lunghi anni della iransizione italiana, quando un'intera classe politica fu decapi�tala dal vento di Tangentopoli e l'unico punto fermo erano i respon�sabili deiraniminisirazione. Fadle prevedere, comunque, che la nomina innescherà feroci polemiche. Anticipa Alfredo Man�tovano, responsabile giustizia di An: «La sola ipotesi di una nomina per noi sarebbe molto sgradita. Con il governo in condizione di tale precarietà, e il ministro dell'In�terno piii fuori che dentro... non esilo a definirla un colpo di mano». Il prefetto sarebbe destinato alla guida del Cesis, l'organo di coordinamento dei servizi segreti Da sinistra: Gianni De Gennaro e Fernando Masone. Oggi il Consiglio dei ministri dovrebbe nominare II primo nuovo comandante della polizia in sostituzione del secondo LA CARRIERA DI UN «INVESTIGATORE) LA NOMINA Fernando Masone viene nominato capo della Polizia il primo settembre del 1994. Alle spalle ha una carriera ricca di successi investigativi. Il suo predecessore Vincenzo Parisi, lo aveva indicato come «investigatore di razza». Negli anni Settanta, Masone, capo della Mobile di Roma, si distingue, arrestando i rapitori di Paul Getty junior, nipote del miliardario americano BRUSCA L'arresto di Giovanni Brusca, tra i mafiosi latitanti più ricercati d'Italia, è stata una delle operazioni di punta della gestione Masone. Era il maggio del 1996, un mese dopo Brusca si professerà pentito, confessando di essere l'esecutore dell'attentato al giudice Giovanni Falcone. Con lui fini in manette il fratello Enzo. Poi nella rete della polizia cadrà anche Pietro Aglieri, altro superboss di Cosa Nostra ALIQUO' E' storia di un mese fa: mentre il Parlamento si prepara a votare la legge che riconosce i carabinieri come quarta forza armata, un sindacato di funzionari di polizia va all'attacco dell'Arma, con inserzioni a pagamento sui giornali. Tra i politici c'c chi chiede provvedimenti disciplinari nei confronti d�Giovanni Aliquò, il leader del movimento, ma Masone fino all'ultimo si oppone.

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