Polo e Lega: Bianco se ne vada
Polo e Lega: Bianco se ne vada Polo e Lega: Bianco se ne vada «Colpa sua la fuga di notizie che ha favorito le Br» ROMA Nei prossimi giorni il Polo e la Lega presen�teranno in Parlamento ima mozione che di fatto, so approvata, sarebbe un voto di sfiducia nei confronti del ministro dell'In�terno Enzo Bianco. Il responsabile del Viminale viene individuato, infatti, come il responsabile della fu^a di notizie che avrebbe pregiudicato le indagini sull'omicidio D'Antona e la stessa cattura dei brigatisti. «Non si tratta di una vera e propria mozio�ni) di sfiducia individualo ha spiegalo il capogruppo di Fi Pisnnu ma eli una mozione in cui vengono messe in evidenza tutta una serie di circostanze che fanno risalire a Bianco una responsabilità oggetti�va. E' evidente che se la Camera l'approvas�se, il ministro dell'Interno dovrebbe sentir�si obbligato a dimettersi». Così, tutta la vicenda con il relativo arresto del presunto telefonista delle Br, Alessandro Geri, e la fuga di notizie definita "istituzionale'', sta assumendo semprepiù i contomi di un caso politico. La difficile situazione in cui si trova il governo Amato potrebbe quindi aggravarsi se l'opposizio�ne decidesse di racucalizzare ulteriormente lo scontro con la presentazione di questa mozione. Sarebbe un ulteriore segnale del�l'impossibilità di un dialogo tra i due schie�ramenti sulla riforma della legge elettorale. E il clima politico è destinato ad avvelenar�si nel caso in cui Geri venisse scarcerato dopo il confronto di ieri pomeriggio tra Geri e il ragazzino che dice di averlo riconosciu�to. Lo scontro polìtico ha raggiunto già ieri alla Camera un buon livello di animosità. Il governo è stato chiamato a rispondere ad alcune interpellanze che puntano il dito contro Bianco, soprattutto sulla base del�l'audizione del Gip Otello Lupacchini dinan�zi alla Commisssione stragi. Secondo il deputato di An Fregala, infatti, «è apparso chiaro da questa audizione che d sia stato un input politico che ha bruciato sul tempo gli investigatori e l'indagine». Ancora più duro Pisanu: «Con tranquilla cosdenza possiamo sostenere die d sono stati com�portamenti dell'amministrazione dcU'Ir.terno e del ministro gtesso che hanno ' oggg|*ivamente favorito gli assassini delle jto.Ounque, ò la conclusiornsimanime di �Polo e Lega, Bianco vada a casa. E poi è la loro richiesta venga lo stesso Presidente Amato in Aula a rispondere alle interpellan�ze. Ieri, invece, si è presentata il ministro per L rapporti per il Parlamento Patrizia Toia'Ancora Pisanu: «Amato ci ha manda�to una inconsapevole ministro, con un insignificante messaggio che non risponde a nessuna delle nostre interrogazioni. Ama�to è talmente "sottile" che non può essersi comportato in modo cos�grossolanamente offensivo noi confronti del Parlamento se non per chiudere un caso che invece non può essere chiuso, perché Bianco non ha onorato i suoi doveri istituzionali di sicurez�za verso il Paese».Bianco non ha risposto alla richiesta di dimissioni. Si è limitato a dire: «Commento solo le novità e questa richiesta certo non lo è». E cosa ha detto, invece, la snobbata Patrizia Toia? Il mini�stro per i Rapporti con il Parlamento ha espresso l'auspido che il danno causato i dalla fuga di notizie sia riparabile. E ha poi difeso i'. ministro Bianco e il sottosegretario Brutti: «Non aiiè mai verificata nessuna passione neiìCoiìrontidegli inVeStìgaioM e tanto meno vi sarebbe stata alcuna interfet, iiza con il lavoro della magistratura inqui�rente». «Bianco ha sottolineato Toia ha tenuto nel ^orso dell'intera vicenda quel comportamento istituzionale responsabile quale richiede un ruolo cos�importante per il nostro Paese».Ma l'opposizione si aggrap�pa alle dichiarazioni del Gip Lupacchini che porterebbero secondo il centrodestra a individuare una responsabilità di Bianco. A smentire questa interpretazione è stato il presidente della Commissione stragi, Gio�vanni Pellegrino secondo il quale dalle parole del magistrato non si può desumere l'origine della fuga di notizie. «I verbali sono pubblid ha detto Pellegrino e basterà leggerli. Si vedrà che Lupacchini ha solo formulato ipolesi per spiegare perché ha parlato di responsabilità istituzionali. Ma Lupacchini non ha idea di dove sia la falla». (al. mi
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