Billé raccoglie la sfida «ma niente parole» di Paolo Baroni

Billé raccoglie la sfida «ma niente parole» T!Vfr../.jflj.,,!: rr:;r:.^;IL NUMERO UNO DI CONFCOMMERCIO .EVITIAMO FESTIVA}. OeUVJvllCIZIA» Billé raccoglie la sfida «ma niente parole» intervista Paolo Baroni UN'ALLEANZA por la moder�nizzazione del paese? Non ci può certo lasciare insensibili. Però, atlenziono, non è più tempo di stati generali, di Feste dell'Amici�zia, bisogna decidere. E in fretta». Sergio Bilie, presidente della Confesorcenti, l'invilo di D'Amato lo raccoglie al volo. Allora, l'esordio del nuovo presidente di Confindu�stria le è piaciuto? «SI, poro vorrei fare qualche consi�derazione». Prego. «Innanzitutto sono diversi anni che piovono ricette e intanto il mercato non si muove, i consumi ristagnano e i posti di lavoro resta�no sempre gli stessi e quelli in più appartengono all'area del lavoro parziale o autonomo u comunque all'area del terziario. L'unica cosa che cambia in questa situazione di immobilità sono i governi». E questo per lei è un bene oppure un male? «Non lo so, come non so se questo aiuta la soluzione dei problemi oppure li complica. E al riguardo vorrei dire a cune cose. Primo: sedersi attorno ad un tavolo per acambiarsi altre ricette in questo momento non mi sombra produtti�vo, la concertazione non può comin�ciare con i soliti giri di tavolo, ce ne sono già stati abbastanza. Può inve�ce ricominciare solo quando e so il governo decide, finalmente, di fare qualcosa di concreto e irroversibilo», Cosa dovrebbe fare? «Quello che chiederemo marted�prossimo col nostro Labour tax day luna giornata di mobilitazione con iniziative a Roma e in 9 altre citta 1, ovvero una riduzione delle aliquo�te fiscali di almeno due punti, uno subito e l'altro il prossimo anno. Si tratta di una manovra che avrebbe sicuramente dei riflessi importan�ti: un riavvio dei consumi, un rilancio dello spirito imprenditoria�le e quindinuova occupazione». Ma a D'Amato, allora, cosa dite? «Diciamo si alla collaborazione ma anche che non c'è più tempo per discussioni da Stati generali, discus�sioni che per arrivare al nocciolo dei problemi portano troppo tem�po. Occorre invece un confronto che in tempi rapidi porti presto a risultati concreti. Quindi, bene le larghe intese se servono a portare risultati utili per il paese, benissi�mo il concorso di forze se questo concorso serve ad accelerare pro�grammi precisi. Però, attenzione, per i Festival dell'Amicizia non c'è più né voglia né tempo». Il neo-presidente ha attac�cato pesantemente la Cgil, Non pensa che questa nuo�va polemica possa ostacola�re ima ripresa rapida del confronto? «Su questo credo che abbia ragione Amato quando sostiene che il con�servatorismo della Cgil è anche frutto di una certa impostazione conservatrice della nostra econo�mia che ha guardato in particolare ad alcuni settori imprenditoriali. imprese pubbliche e grandi indu�strie su tutte. Da questo punto di vista, lo sparigho di D'Amato è un fatto sicuramente innovativo. Però ognuno dovrebbe farsi il proprio esame di coscienza, Confindustria per prima». D'Antoni è stato chiaro: «D'Amato ha detto a tutti quello che devono fare ma non quello che farà lui...» «E infatti! Ma io credo che se dobbiamo ripartire, se dobbiamo arrivare a questa 'nuova ricetta" dobbiamo capire davvero quali so�no i nuovi numeri del sistema e che cosa significa la ricomposizione dei blocchi sociali, che cosa c'è dietro il "popolo dei co.co.co", i collaboraton coordinati continuativi, e come come cambiano le dinamiche pro�duttive del paese. Una nuova tratta�tiva fra le parti sociali non può che partire da qui». Il presidente di Confcommercio SeiTgibBillé ' 1 «SI alla proposta di un'alleanza per modernizzare il Paese Ma non è più il tempo di discussioni da stati generali»

Persone citate: D'amato, D'antoni, Sergio Bilie

Luoghi citati: Roma