Bocciato il contratto dei medici

Bocciato il contratto dei medici Bocciato il contratto dei medici Sindacati contro la Corte dei conti: raffica di scioperi ROMA La convenzione che lega i medici di famiglia al servizio sanitarìo nazionale, cos�com'è non va bene. Resta ovviamente in vigore, ma il ministero dovrà cambiare alcuni parametri. La Corte dei conti ha inoltre bocciato, per mancanza di copertura, la norma del contratto medico nella parte che riguarda i contratti in esclusiva. E i medici dovranno stare più attenti al loro aggiornamento professionale: un «sistema a punti» sarà istituito per premiare chi si impegna. Queste le tre novità che hanno fatto capoli�no ieri nel panorama della sanità pubblica. La prima: il Consiglio di Stato non ha bocciato, come era stato erroneamente detto, la convenzio�ne medici-servido sanitario, ma ha invitato il ministèro della Sani�tà a rivedere alcuni aspetti dell'ac�cordo (sarebbero state violate alcu�ne norme relative all'accesso alla professione). Ha invece detto no al meccanismo dell'associazionismo che penalizza il tradizionale rap�porto fiduciario fra medico e pa�ziente. Respinte dal Consiglio an�che le regole sulla libera professio�ne, in vista di una riforma delle regole della libera professione oc�casionale, mentre è stata definita «troppo generica e indeterminala nel tempo» la parte che rinvia ad altre disposizioni la regolamenta�zione-previdenziale. La bocciatu�ra espressa lo scorso 16 maggio è giunta solo ora al ministero nella Sanità che ne sta esfinùpando gli effetti e le possibili modifiche. Immediata la reazione delle sigle che non avevano sottoscritto la convenzione. La Cgil-Medici e la Federazione medici Fnam-Sim�ges esultano e chiedono la riaper�tura immediata della trattativa. La reprimenda del ConsigUo di Stato viene considerata dalla Cgil «come il risultato di una politica contrattuale fallimentare. Inoltre i punti contestati in sede di trattaUva sono gli stessi ritenuti illegitti�mi». Plauso o soddisfazione anche dalla Fnam-Simges: «L'opera di sanzionamento dei tre quarti del testo ha commentato la segrete�ria nazionale è di portata storica conio è storica la spaccatura che si èra creata sul tavolo delle trattati�ve». Di parere opposto il leader del sindacato dei medici di famiglia Fimmg, Mario Falconi: «Il Consi�glio di Stato non boccia, esprime un parere ha affermato ma i rilievi fatti sono eccessivi, qualco�sa dunque non funziona». Per Falconi, infatti, «la libera contrat�tazione tra le parti non può essere messa in discussione neppure da un organismo autorevole quale è il Consiglio di Stato. Delle due, dunque, l'una è la provocazione del leader Fimmg o aboliamo il ConsigUo di Stato o si chieda che tale organismo partecipi ufficial�mente alle trattative, per evitare situazioni di questo tipo». Seconda novità. Ieri il ministro della Sanità Umberto Veronesi, parlando davanti alla commissio�ne affari sociali della Camera, ha anche proposto un sistema di in�centivi per l'aggiornamento conti�nuo dei medici, da stabilire con il sistema anglosassone dei «punti»: ad ogni attività di aggiornamento corrisponderà un punteggio spen�dibile per la carriera. La proposta di creare incentivi per la formazio�ne dei medici è strettamente lega�ta a uno dei tre progetti strategici messi sul campo dal ministro Vero�nesi: l'obbligo di aggiornamento della classe medica, il riammodernamento degli ospedali e il rilan�cio della ricerca biomedica. La terza novità. In serata, è stata poi emessa dalla Corte dei Conti la sentenza in cui si boccia il contratto dei circa 100 mila medi�ci del servizio pubblico, per il biennio 2000-2001. per mancata copertura economica delle parti che regolano il regime di esclusivi�tà del lavoro dei medici. Il contrat�to aveva introdotto un'indennità che varia dal milione al milione e mezzo al mese per i medici che avevano scelto di svolgere la libe�ra professione all'interno delle strutture dove operano. Ma la Corte dei Conti ha anche detto no alle norme che equiparano il trat�tamento economico degli ex assi�stenti (nonna che aveva introdot�to un aumento di circa 400 mila lire per 20 mila medici). Immediata la reazione dei sin�dacati Anaao e Cisl medici: «Non siamo disposti a tollerare ha spiegato Giuseppe Garraffo, re�sponsabile della Cisl Sanità l'en�nesima beffa. Il governo deve ado�perarsi uiTgentemente per dare atuazioné'al contrattò sottoscritto liberamente. Altrimenti la riposta dei medici sarà durissima: siamo pronti a scioperare». (r.rl Veronesi vuole dare un punteggio ai dottori per premiare la loro partecipazione a convegni e corsi di aggiornamento sull'esempio del credito formativo negli atenei La Corte del conti ha bocciato il contratto dei circa 100 mila medici del servizio pubblico, per mancata coperti! r.i economica

Persone citate: Consi, Falconi, Giuseppe Garraffo, Mario Falconi, Umberto Veronesi

Luoghi citati: Roma