Indulto, crescono i consensi

Indulto, crescono i consensi Indulto, crescono i consensi Iprimi s�anche dentro An, Ds ePpi ROMA I parlili vanno avanti in ordine sparso nella discussione snll'amnisiia e l'indulto/ dividendosi anche al loro intorno sulle soluzioni da trovare all'emergenza carceri, Dontro Alleanza Nazionale, per esem�pio, il responsabile del settore giu�stizia Alfredo Mantovano dice: «Siamo da seinpie contrari a colpi di spugna di qualsiasi tipo». E il vice-presidente dei deputali Mauri�zio (ìasparri annuncia: «Darò il via in questi giorni alla costituzione di un comitato contro l'indulto; sono certo che ollerrò l'appoggio della maggioranza qualificala dei due terzi della Camera contro questa sciagurata ipotesi». Tre onorevoli di An però Fragala, Lo Presti e Simeone dichiarano di «non condividere la posizione di chi sceglie di ideologizzare l'ipotesi di indù ilo per i detenuti che hanno commesso reali minori e reali di terrorismo», e presentano una loro proposta di leg^e. Ancora diversa appare la posizione del leader del partito, Gianfranco l'ini, che dopo aver ricevuto la proposta d'indulto rimata dagli ex detenuti Sergio Segio e Sergio Cusani, ha telefonato al condannalo di Tangentopoli. Nel�la misura in cui al varo del provve�dimento si accompagnasse anche il «collegato* ipolizzato per attivare sul territorio strutture e risorse che possano evitare il ritomo a delinquere delle persone scarcera�le, ha spiegato Fini a Cusani, lui sarebbe favorevole a discuterne. Proprio Segio e Cusani firmano oggi un appello pubblicato a paga�mento dai «Comere della Sera», nel quale scrivono: «Pensiamo che un provvedimento di indulto e amni�stia sia necessario, urgente e ragio�nevole; un carcere che umilia e incattivisce sìa i reclusi che gli operatori è un pessimo investimen�to per la società intera». Dalla loro parte si schiera l'ex ministro della Giustizia, Giovanni Censo: «Indipendontomenle dal fallo che io l'approvi o no, è impensabile che non vi sia qualcosa del genere, anche perché potrebbe avere effet�ti ridiiltìvi dell'alluale sovraccari�co penitenziario; non molto forti, ma certo meglio che niente». I Popolari si sono sempre detti contrari, nonostante nel mondo cattolico siano ogni giorno di più le voci a favore di un atto di clemenza sollecitato anche dal cardinale Rui�ni, che sarà richiamalo nel docu�mento finale dell'assemblea dei vescovi italiani. Tra queste quella di Giulio Andreolli, che al sonatore verde Luigi Manconi (firmatario col deputato Saracenti di una pro�posta d'indulto) ha detto di essere «completamente d'accordo sull'op�«Siamo impegnati sìa sul lato delle strutture che su quello del personale ha annunciato ieri il presidente del Consiglio Amato alla Camera -, con l'obiettivo di una gestione che avvenga nel modo più umano e al tempo stesso più sicuro per la collettività». E il sottosegre�tario alla Giustìzia Corleone sottoli�nea l'cincasso» della nuova legge sul lavoro dei detenuti, approvata sempre ieri a Montecitorio: «Si tratta della migliore risposta alla richiesta di sicurezza dei cittadi�ni». Ir,r.I portunità» del provvedimento, di condivìdere il testo presentato dai Verdi tranne che su un particolare minore, e di essere pronto ad adoperarsi per convincere altri par�lamentari ad aderire all'iniziativa. Dentro i Ds le iniziali perplessi�tà cominciano a trasformarsi in posizioni possibiliste, mentre oggi dovrebbe esserci un pronunciamen�to ufficiale da parte d�Forza Italia dopo che sìngoli deputati e senato�ri come Gaetano Pecorella, Tiziana Maiolo e Francesca Scopellìti si sono dichiarati a favore dell'amni�stia. Il governo continua a mantene�re una linea attendista. Fassino ribadisce che l'iniziativa spetta al Parlamento, ma continua ad osser�vare con interesse quel che accade intorno a lui; dovesse emergere un atteggiamento comune potrebbe anche prendere posizione per un provvedimento che servirebbe a decongestionare la situazione delle carceri italiane. Le proteste dei detenuti continuano in alcuni peni�tenziari, e in altri sono sospese in attesa di «buone notizie»; lutti guardano al 9 luglio, giorno in cui il Papa andrà a Rebibbia, con grandi speranze e aspetlalivc. Nel frattem�po l'esecutivo lavora per rendere più vivibili le prigioni, a prescinde�re da quello che succederà sull'am�nistia. In alcune carceri italiane continuano le proteste contro il sovraffollamento, mentre in altre sono state sospese In attesa di «buone notizie» Ieri il presidente del Consiglio ha precisato che il governo è Impegnato sia sul lato delle strutture sia su quello del personale

Luoghi citati: Roma