Un giorno di violenze contre il congresso biotech

Un giorno di violenze contre il congresso biotech Un giorno di violenze contre il congresso biotech Genova, oggi si teme il bis con il maxicorteo ambientalista Inviato a GENOVA Prove tecniche e pratichi} di contestazionft: Tebio prende il via sull'onda d'una protesta che esplode, rapida e violenta, a poche centinaia di metri dal luogo in cui si dipana la prima mostra convegno sullo biotec�nologie. Un raid contro negozi ed un'agenzia bancaria incendia il pomeriggio: 30 ragazzi dei collettivi di Genova, Milano, La Spezia e Torino rompono la consegna della quiete dettata dagli organizzatori del contro-con�gresso che assediano pacificamente questa cittadella blindata della scienza alla Fiera del Mare, Schegge di rabbia incontrollata, i ribolli con il volto coperto in mattinata hanno divelto il grosso cartellone che pubblicizza la manifestazione «ufficiale», quindi l'hanno trascinato in piazza Rossetti, sistemandolo in modo da bloccare il traffico. Poi, incitando�si a vicenda, hanno improvvisato un corteo attorno all'isolato del quartiere fieristico. A fare le spese della loro furia l'Agenzia 79 della Cassa di Risparmio: una telecamera divelta, secchi di immondizia scaricati davan�ti all'ingresso, muri e vetrine imbrattate da scritte contro la «scienza merce». Quando è arrivata la polizia l'azione si.è stemperata in grida e canti. Una scintilla, ma per oggi si teme l'incen�dio. Stamane, la manifestazione autorizzata delle 400 organizzazioni e gruppi tra cui Wwf, Greenpeace e rete Lilliput che faranno sfilare per la città «almeno 5 mila persone», con il rischio.incombente di provocazioni e strappi violenti; nel pomeriggio l'annunciato bis dogli autonomi. Genova e blindata e con il fiato sospeso. E la contestazione, dura ma controllata, ha lambito ieri anche i lavori del convegno. Foco prima dell'apertura ufficiale 30 ragazzi e ragazze del contro-congresso ambientali�sta, chiamato Mobilitebio, sono entrati nella sala inalberando cartelli contro l'uso dell'in�gegneria genetica: si sono seduti in silenzio e, al termine dei discorsi ne sono andati lasciando sotto il palco d'apertura, se nell'auditorium l'eco del loro slogan appena gridato in faccia a ricercatori e scienziati di tutto il pianeta: «Quando il mondo è in vendita, ribellarsi è naturale». Eccitazione ed ansia palpabili. Oscillanti tra quelle che Giovanni Berlinguer, presidente del comitato di bioetica, chiama «l'idea della scienza e la paura della catastrofe», E che hanno fatto dire al cardinale Ersilio Tonini: «C'è bisogno di trasformare questa tensione tra opposti in una unità di forze. Non è facile, lo so: perchè possa finire la tensione occorro che termini anche il sospetto secondo cui queste produ�zioni sarebbero solo un vantaggio economico porchi le realizza». Ma la contrapposizione è forte e gli schiera�menti sono spesso manichei in questo primo Tebio che nasce senza benedizioni istituziona�li. Dal Palazzo è arrivato solo un frettoloso telegramma del ministro per i rapporti con il Parlamento Patrizia Toia. Un gesto che non rompe l'imbarazzo creato dalla posizione d'un governo che ha concesso il patrocinio all'iniziativa e d'un ministro dell'Agricoltura Pecoraro Scanio che le ha tolto il suo. Così, ieri, l'unico politico nazionale arrivato a Genova per questa inaugurazione è stato Fausto Bertinotti. Ma solo per schierarsi con gli «eretici» che, alle porte della Fiera, inalbe�rano il loro dissenso antibiotech. Il clima acceso di questi giomi s'è, ovvia�mente, riverberato nelle presenze alla mostra che fa da corollario al convegno ufficiale. Tra gli espositori defezioni importanti: mancano, ad esempio, le potentissime multinazionali Monsanto (presente solo con la «sezione» farmaceutica) e Astra-Zoneca, oltre a colossi come l'Aventis, l'Agrevo, la Pioner Hibread, la Hoechst biomedica. Importante e cospicuo, invece, il parterre degli scienziati che, oggi, incominciano la seconda giornata di lavori. Protetti da polizia e carabinieri in una sala nella quale le biotecnologie rischiano di diven�tare argomento di cronaca nera. [re. ri.) MONDO TRANSGENICO INSICUREZZA ALIMIIITiUU NUMERO 01 PERSONE A RISCHIO (IN MILIONI) 1000 fl ASIA OCC. E NORD AFRICA M AMERICA LATINA M AFRICA SUB-SAHARIANA D asia oa suo 9 ASIA DELL'EST TERRENI COLTIVATI PROCAPITI NIL MONDO ACRI PER PERSONA ICO' aio 0,60 0.40 ^•'•••.4 0,20 0,00 COLTURE TRANMMNICNI IN MILIONI DI ACRI 7SM ••. ••.. I960 2000 i iiiiiihiii«w»iwi.iiiii nuf.mm.tiKmim.'tmmHiiimtmi.minmttJt 2040 I NUMERI DELL» MOTECNOLOOIB IN ITALIA I NBL MONDO LE 13 "BiOAREE". in Italia sono state individuate 13 zone, candidate a diventare I cardini del settore. Di queste 6 sono nel Nord (Bologna. Genova, Torino, Trieste, Verona, Milano) 3 nel centro (Roma, Siena, Marche) 4 nel Sud e nelle isole (Napoli, TarantoBrindisi, Catania. Sardegna). Sono state scelte per la presenza nella stessa zona di centri di ricerca specializzati. U IMPRESI IN ITALIA IN ITALIA CI SONO 310 IMPRESE (FATTURATO) 12fi9 2S0jt.M 1994 nsowfd 2000 NUMERO AZIENDE USA ItOO EUROPA 1036 Chi decida Il Gomitato nazionale per ie biotecnologie istituito presso la pre�sidenza dei Consiglio dei ministri valuta e controia i rischi di agenti biologici IWW.WmwWm^M^W.aw | , lill.lll,! lrt)|W||W GIAPPONE FATTURATO 2000 12G.0O0MLO La normativa Una direttiva europea dei maggio "98 permette di brevettare piante e animali manipolati geneticamente oltre che parti e geni dei corpo umano (sono vietati la clonazione umana, la modifica genetica di ovuli e spermatozoi e l'uso di embrioni a fini commerciali)

Persone citate: Ersilio Tonini, Fausto Bertinotti, Foco, Giovanni Berlinguer, Patrizia Toia, Pecoraro Scanio