«Milagros dovrà morire per salvare Marta» di Maria Corbi

«Milagros dovrà morire per salvare Marta» «Milagros dovrà morire per salvare Marta» Il cmiMo etiw dice à aUHntervmto, dedsiompresa a maggioranza Maria Corbi inviata a PALERMO Un tavolo ovale, lungo come tanti. Dieci poltrone per ospitare chi dovrà decidere sulla sorte delle due gemelle siamesi unite da cuore, fegato e intesti�no. Decidere sulla morte di Mìlagros, la sorella «condannata». E dopo tre ore di discussioni la risposta è stata: si, Mìlagros dovrà morire per far vivere Marta. Data fissata: lunedì. Una deci�sione a maggioranza con una sola voce contraria per motivi «elid», come «eti�co» è slato il rifiuto di Ignazio Marino, il chinugo die avrebbe dovuto partedpare all'intervento per !a divisione del fegato. Il primo a parlare davanti al comita�to presieduto da Renato Piazza, diret�tore sanitaria dell'azienda «Civico» è stato Carlo Marcelletti, il cardiochirur�go che dirigerà le 4 equipe chiamale a dividere le gemelle. La relazione che espone è tecnica: «La storia naturale delle due bambine non fa prevedere una sopravvivenza oltre le 2/4 settima�ne di vita». Nel veibale della riunione il destino delle piccole peruviane: «Le opzioni terapeutiche sono sostanzial�mente due. Terapìa cardiorespiratoria e nutrizionale ii^en^to nella speran�za d�raggiungere l'auffinomìa cardio�respiratoria co munque te m poranea fi�no al'exitus (morto, ndr) entro il quin�to-sesto mese d�vita. Oppure terapia chirurgjea consistente nella separazio�ne anatomo-funzionale con il "sacrifi-, dp" della picotìft Mìlagros, essendo gravemente compromessa dalia simzione cruda, terribile, parlando (U«sacrìfido umano» a cui non vuole partedpare. Parole che che sul momento destabilizzano ma che non modifica�no le opinioni che s�sono formate ben prima ÌXjuesto momento, fuoifoalla sala delle rìimioni, Carlo Marcelletti. il chirurgo die opererà le gemelline, ieri notte è stato a lungo al telefono con il suo padre spirituate.dn questi mo�menti ho sempre bisogno di conforto, e lo cerco sempre in padre Alberto». Il direttore sanitario Renato Caru�so riporta la discussione verso il «sì» facendo presente che «l'intervento può sd Ivare una vita umana, mentre l'astensione ne condannerebbe certa�mente due». Il vicepresidente dd comi tato Giuseppe Palazzotto, coordinato�re del Dipartimento Igienico oiganizzatìvo dell'ospedale; «Ascoli», insiste sul ruolo guida che questa dedone avrà su altri comitatiielid chiamali a decidere su casi del genere. «Abbiamo il dovere d�prendere una decisione, siamo obbligati a questa scelta». Ani che Vincenzo Alessi, coordinatore del n dipartimento d�scienze radiologiche all'ospedale «Civico» fa cadere le resi, stenze: «Dopo quanto d ha detto Mar�celletti non d sono alternative. D�fronte a due morti sicure dobbiamo scelgliere per la vita». Il magistrato Alberto Battaglia, presidente del Tribu�nale dei minori rassicura sugli aspetti legali e si dedde di formulare un nuovo consenso informato da far fir�mare alla madre, ancora più dettaglia�lo e chiaro sui rischi. E alla fine esce il verdetto: «Il comitato etico dell'azien�da Civico, tenuto conto delle valutazio�ni cliniche esposte dai chirurgi, dopo ampia e sofferta dìsamnia degE aspet�ti etici, morali e deontologid che il caso implica; tenuto conto anche della singolarità dell'evento, della sfavore�vole evoluzione clinica che impone tempi di valutazione rapidi, pur dando il giusto rilievo alla perplessità di ordine elico-morale, ritiene di esprime�re a maggioranza parere favorevole all'intervento nella convinzione che debba prevalere il criterio di percorre l'opzione chirurgica per salvare una vita umana rispello ad una astensione che porterebbe a morte sicura entram�be le bambine». E lunediperl'intervento arriverà da Filadelfia anche Wil�liam Norwood, l'unico chirurgo al mondo che abbia portato a termine con successo (la sopravvivenza di una delle gemelline) un caso uguale a que�sto. Sara accanto a Marcelletti, anche se per la legge italiana un medico straniero non può operare senza una spedale autorizzazione del ministero della Sanità. Marta Milagros, la madre della bambine appena sapula la nolizia si è messa a piangere. Nella notte, infine, l'uliima polemi�ca: nella trasmissione televisiva Porla a Porta il cardiochinugo Carlo Marcelletti ha avuto parole durissime rivol�gendosi allo spedalista di chiruigia epatica Ignazio Marino che ha deciso di non partedpare al difficile interven�to: «La sospensione del comitato elico è avvenuta soltanto perché io ho chie�sto che un epalologo mi dicesse come procedere nella separazione del fega�to: e qui Ignazio è stato latitante. Non mi sei stato di aiuto in questo momen�to, mi dovevi dire comunque come procedere, poi io avrei fatto bene i calcoli, e questa è la parte che manca». Pareri contrastanti all'interno della commissione Uno dei componenti: «Non voglio partecipare a un sacrifìcio umano». Ma il direttore sanitario: «L'astensione può condannare due vite»» Il Comitato etico che Ieri ha deciso per il si all'intervento per staccare le gemelline siamesi

Luoghi citati: Filadelfia, Palermo