Gallotta: ma di che hanna paura? di Simonetta Robiony
Gallotta: ma di che hanna paura? Gallotta: ma di che hanna paura? «La sacralità la offendono i mercanti di santini» intervista Simonetta Robiony ROMA LEO Gullotta, uno dei pochissi�mi attori italiani ad aver avu�to il coraggio civile di dichiara�si omossessuale, è preoccupato: il chiasso creato intorno a World Gay Pride gli appare una miccia pericolosa die potrebbe prendere fuoco nella giornata dell'B di lu�glio, quella della manifestazione m piazza. Cosa la spaventa, Gullotta? «Mi sembra che queste benedette destre stiano facendo di tutto per trasformare una manifestazione che si fa in tutto il mondo in uno scontro tra chi sta dalla parte del giusto, loro, e ehi da quella dell'erro�re, gli omosessuali. E' un modo di pensare e d�agire incivile che d riporta indietro nel tempo. Non lo capisco». Anche Amato crede che sareb�be meglio rinviare l'appunta�mento ad un altro momento. «Ma di cosa hanno paura? Di qual�che travestimento? Di qualche foto folklorìstica? D�qualche slogan gri�dato? I gay non sono delinquenti. E' una manifestazione pacinca, que�sta, fatta solo per ribadire in pubbli�co la nostra esistenza. Se ci chiudo�no in una riserva senza che nessun dttadino possa vederci se ne cancel�la il significato. A meno che non si voglia davvero trasformare i gay negli indiani d'America: abbrutiti, isolati, esclusi e sempre ubriachi». L'obiezione è che quest'anno a Roma c'è il Giubileo. «E la chiesa dice che Gay Pride turberebbe la sacralità dell'evento. Ma quale sacralità? C'è un commerdo di statuette per le strade di Roma che lascia sbigottiti. La sacralità è un'altra cosa. E' rispetto per la persona umana. Vogliamo parlar�ne? Parliamone. Ma non mi pare ci sìa il elima giusto per il dialogo. Anzi». Vladimir Luxuria ha appena rivolto un appello agli attori perché, a prescindere dalle loro preferenze sessuali, si dichiarino tutti gay per soste�nere la manifestazione: lei è d'accordo? «Non so perché lo abbia fatto. A me sarebbe piaciuto di più che si fosse rivolto al attedino qualunque per avere la sua adesione. Avrebbe avuto un impatto più forte sulla coscienza civica colletliva. Del re�sto, una raccolta di filine illustri è stala già realizzata, Dario Fo, per esempio, è stalo tra i primi a mettere la sua. Evidentemente non è bastalo. Cercano lo scontro». Chi lo cerca. Gullotta? «La destra, o almeno una certa destra. Ha comincialo Storace per appoggiare una richiesta della chie�sa, e adesso arrivano quelli di Forza Nuova, gruppi ultra-conservatori che sembrano voler trasformare una festa pacifica in una battaglia dove potrebbe scorrere sangue. E' successo quest'estate a Viareggio quando hanno nmlinenalo alcuni gay soliti riunirsi in un locale nella pineta, potrebbe accadere anche a , Roma quest'estate». L'attore Leo Gullotui
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