Comunisti e Verdi subito in piazza per protesta di Antonella Rampino

Comunisti e Verdi subito in piazza per protesta Comunisti e Verdi subito in piazza per protesta «Sugli omosessuali governo fascista, altro che sinistra... » Antonella Rampino R0MA~ Il presidente del Consiglio ha appena definito «inopportuno» lo svolgimento del Gay Pride a Roma nell anno del Giubileo, Walter Veltroni ha giusto fatto in tempo a giudicarlo invece «legittimo», evidenziando nello scar�to tra i duo aggettivi la prima differenziazione tra il premier e il maggior partito che lo sostiene, e sulla piazza di Montecitorio ci sono già gli organizzatori della manifestazione che protestano con tamburi e striscioni, «governo fascista, ma quale sinistra». Mau�ra Cossutta dei Comunisti italiani, Mauro Paissan e l.uij;i Manconi dei Verdi escono dalla Camera per testimoniare una solidarietà che j'.ia hanno espresso, con vivacità, in emiciclo. E la manifestazione improv�visata va avanti tranquilla. Ma quello che è successo ieri, la sinistra di governo e quella d'opposizione che protèsta compalla contro le parole di Amato, quasi senza sfumature se non fosse che Veltroni certo non chiedo le dimissioni come invece fanno Nicky Vendola e Franco Giordano di Rifondazione, ha un piccolo retroscena. In piazza, mentre Amato parlava, c'erano già i manifestanti perché lo scenario previsto era un altro, era Maura Cosaulta che a sostegno del Gay Pride doveva chiedere al governo di intervenire sul prefetto e sul questore di Roma perché fissassero la data della manifestazione. «Gustavo Selva mi ha anticipato, e il guaio ò che Giuliano Amato ha risposto parlando a braccio. Gli è cosi scappalo non solo quel giudizio, "inopportuno", ma anche che la manifestazione si terrà perché "purtroppo" c'è la Costituzione, e non si può impedirlo». Inaudito, è il commento di Maura Cossutta. «Per fortuna, e non purtroppo, c'è la Costitu�zione» rincara la dose Gloria Bimo della sinistra diessina, «Un grave errore di Amato, se con le sue parole ha voluto dire che sarà consentito solo un concenlramenlo di manifestanti senza un corteo», dice Manconi, il quale nota pure che con la sua presa di posizione «il presidente del Consiglio ha attuato una sacrilega riduzione del cattolicesimo e del Pontefice ad una sorta di icona dell'eterosessualità». Perché poi, oltre alla polemica politica su una manifestazione la cui definizione ufficiale è World Pride, fissata a Rome da tre anni, e stavolta dedicata proprio ai diritti civili, c'è il problema che in Aula il premier ha detto che, dovendosi dare autorizzazione a una manifestazione perché questo prevede la Costituzione, essa potrebbe non essere consentita solo «per problemi di ordine pubblico», Hd è anche questo preoccupa la sinistra; che le proteste della destra, dopo le parole di Amato, rendano impraticabile per impratiéabilità di piazza la manifestazione, oppure che la chiudano in un ghetto, in periferia. Lo dice anche Veltrohi «auspico sia evitata ogni forma di contrapposizione», anche perché a Roma e è il Giubileo. Ma se i Socialisti italiani che si schierano a presidio di Amato, col capogruppo Giovanni Crema che dice «poche volte nella vita ho concordato con Amato, e questa è una di quelle». Rifondazione coglie il destro per chiederne le dimissioni. «Non sarebbe affatto male una crisi di governo sul Gay Pride», dice il deputato di Rifondazione Vendola che si aspetta «qualche reazione della sinistra» di fronte «a dichiarazioni della più rigida cultura autoritaria», e che giudica «destinate a trasformare il Gay Pride in una prova di forza». A Vendola si associa il responsabile romano degli omoses�suali ds, Cioffari, che ha invitato i ministri di Botteghe Oscure a usare dal governo. Più pacata la dichiarazio�ne dei deputati diesse Carlo Leoni e Roberto Sciacca, «il presidente del Consiglio ha espresso valutazioni Eersonali», e comunque garantito che essa si svolgerà, eoni e Sciacca, come pure Maura Cossutta, denuncia�no anche le provocazioni del gruppo fascista di Forza Nuova. Perché al dunque, è questo che preoccupa la sinistra che sostiene il governo: che si trovino motiva�zioni di ordine pubblico per bloccare un Gay Pride stigmatizzato dal premier in Parlamento, e si autorizzi per luned�il sit-in di Forza Nuova contro Katia liei ilio. Ministro per le Pari opportunità del governo presiedu�to da Giuliano Amato, Rifondazione chiede ie dimissioni del premier Leoni: valutazioni personali Crema: io sto con lui Manifestanti in piazza Montecitorio per protestare contro il presidente del Consiglio Amato

Luoghi citati: Crema, Roma