Baggio salva Lippi, Vieri allarma Zoff di Marco Ansaldo

Baggio salva Lippi, Vieri allarma Zoff Lo spareggio di Verona sorride all'Inter che accede ai preliminari della Coppa più prestigiosa con due gol del fantasista in partenza e uno di Zamorano Baggio salva Lippi, Vieri allarma Zoff Si infortuna ancora il bomber azzurro, Europei a rischio Marco Ansaldo Inviato a VERONA L'ultima parlila di un campiona�to scorbutico, il vivace spareggio di Verona tra Parma e Inter per l'accesso in Champions League, ha dimostrato che il calcio segue strade di impensabile ironia: che sia slato proprio Roberto Baggio, con due gol e una parlila magi�strale, a salvare il destino interi�sta di Lippi, che tanto l'ha tenuto a bagnomaria, è una pagina di purissimo umorismo. Com'è umo�ristico che Malesani possa anco�ra guidare, dopo lo scempio auto�lesionista di ieri, il Parma, sem�pre a terra sull'ultimo ostacolo e ora aperto a ogni esodo. Il 3-1 prò Inter ci sta lutto, sebbene gli emiliani avessero riagguanlalo il match a venti minuti dalla fine e sembrassero pronti a vincerlo. Bel match, fresco e chiaro, che però ha proiet�talo lunghe ombre sulla Naziona�le di Zof? che potrebbe aver perso Vieri prima di averlo a Coverciano. Dopo mezz'ora Bobone si è accasciato toccandosi la coscia destra, auella per cui era rimasto fermo dal 25 marzo fino alla settimana scorsa. I muscoli selosi di questo fragile gigante non conoscono ragioni e soltanto og^i si saprà se la contrattura impedi�rà a Vieri di partecipare all'Euro�peo. Ma le indicazioni dagli altri Nazionali sono slate poco confor�tanti: malissimo Fuser, male Buf�fon, appena all'altezza Cannavaro e Dino Bangio. L'unico che servirebbe agli azzurri è Saggino, che quando jjioca cos�è di incan�to ed efficacia ineguagliabili. Ri�provarlo come ai Mondiali? Proprio vero che la paura fa miracoli. L'Inter, con un piede già sospeso sul burrone, trovava la vivacità e il ritmo che le erano mancati sei giorni prima, nella finale di Coppa Italia con la La�zio. Il Parma, in teoria, avrebbe dovuto correre di più. In teoria. Crespo si nascondeva ai lanci, Amoroso veniva avvertilo del�l'inizio del match quando si era ormai giocalo il primo tempo. L'azione non era innerbata dalla spinta di Fuser, che in queste condizioni può dare poco anche a Zoff. Quanto ci si attendeva, cioè la prevalenza parmigiana, era smentila dai fatti e comunque non produceva guasti epocali. L'Inter esponeva finalmente un centrocampo razionale. Senza Seedorf, squalificato, non c'erano ibridi incomprensibili e Jugovic (pur con i colpi a vuoto dovuti alla lunga assenza) era comun�que un bell'architetto: Zanetti e Cauel gli portavano a spalle buioli di cemento. L'impostazione di Lippi era ordinala e prudente. Vieri (poi Zamorano) agiva da punta, Robi Baggio fluttuava in�dietro, a ispirare. Tanti errori, però bella partila, generosa di intenzioni. Nel Parma, piaceva Bolano, piccoletto d�centrocam�po, uno da contrasto e riparten�ze, mentre, a sinistra, Vanoli si impegnava all'ultima corsa con Cauel. Gli spunti di Vieri manda�vano bagliori sinistri per Buffon, in serata da Clark Kenl più che da Superman, insomma un eroe in panni dimessi: l'uscita lenta, al 9', quasi procurava un rigore su Bobone, che al 21' controllava il passaggio di Baggio e fra tre pannigiani colpiva di sinistro, un poco alto. Il Parma era pericoloso se partiva in velocità, con triango�lazioni secche: mancava la mira a Bolano (15', tiro allo, e 42', ira le braccia di Peruzz�da buona posizione), non aveva fortuna Dino Baggio quando al 27', si liberava di Simic e stampava la palla sul palo. L'altro Baggio ave�va più precisione; la punizione dell'ex Codino per un fallo di Thuram su Cauel, dal lato corto dell'area, era perfetta, la posizio�ne e il riflesso di Buffon metteva�no i brividi. Malesani insisteva nel suicidio. Toglieva Amoroso (con quale coraggio il brasiliano protestava con un gestaccio?) ma anche Bolano, il più efficace, e lasciava in campo l'agonizzante Fuser. Ecco come slare in dieci e con tre allaccanli. L'Inter era Baggio, la sua effervescenza inne�scava la scintilla porgli scoppiet�tìi di Cauel e Serena. Ma non c'era il colpo, l'affondo. F il Par�ma pareggiava al 25' da un calcio piazzato, ormai in Italia si segna soltanto cosi; l'angolo di Breda era spedito in rete da Mario Stanic, la sua lesta pittata spunta�va tra Blanc e Cordoba, il cui rendimento precipitava da quel�l'istante. Un errore del colombia�no apriva il contropiede a Di Vaio, ed era un destino amico dell'Inter che Stanic spedisse di poco fuori un tiraccio altrimenti imprendibile. Era l'ultinui illusio�ne pannigiana. Baggio con un tiro da fuori area sull'appoggio di Zamorano coglieva il 2-1, e quan�do il Divino ora già uscito, osanna�to come ai bei tempi, Zamorano colpiva per la ter/a volta, control�lando Tassisi di JugOVic. Anche all'Inter, ogni tanto, si vede qual�cosa di buono. Il Parma in Uefa Non è bastata la rete di Stanic ijiàj» Dopo le rinunce di Verona, Reggina, Lecce, Bologna e Bari la terza squadra in Intertoto potrebbe essere la vincente del campionato di serie B fin questo momento sarebbe il Vicenza, primo in classifica) 1 "1^1 . iMiiiilMHilJMililJiiii ftOTlfTIIMflMlliifc gt'kiiBSl :ii,njiSftM Ifyifl ^^l b 1 fc!jirf*-iaflH B^ " 1 Per Roberto Baggio (qui dopo II primo gol) un congedo da fuoriclasse