« Lo Stato abbia un sussulto di umanità » di Giuliano Ferrara

« Lo Stato abbia un sussulto di umanità » IL DIRETTORE DEL FOGLIO «CIAMPI HA L'AUTORITÀ' PER ESSERE IL GARANTE» « Lo Stato abbia un sussulto di umanità » Ferrara: è finita l'epoca degli scontri sulla giustizia intervista Gigi Padovani CHIUSE le battaglie campali ira garantisti e giustiziali�sti, finiti gli scontri ideolo�gici intomo a Tangentopoli, è venuto il momento di avere «un sussulto di umanità» e accoglie�re l'appello di una istituzione bimillenaria come la Chiesa. Il ragionamento è di Giuliano Fer�rara, già ministro del governo Berlusconi e ora direttore del Foglio, da sempre protagonista del dibattito sulla giustizia. Ferrara, come giudica l'invi�to del cardinale Ruini ad un gesto di clemenza per l'An�no Santo? «La Chiesa ha un privilegio, ri�spetto alla classe dirigente laica: e testimoni!, più chi! gestore del poteri:, Perciò le istituzioni non devono rispondere in modo ixiliticisiico, dividendosi sulle conve�nienze, Diano tutta l'attenzione dovuta a questo appello, perché vieni! da una istituzione con due�mila anni d�storia». Dunque lei è d'accordo? «Certo, Si deve rispondere di si. Ricordiamoci che la Chiesa è rappresentata da questo Papa: una grande figura, come non ci dimentichiamo mai di sottolinea�re. Avrà il diritto, dopo tutto quello che ha fallo e testimonia�lo, di chiedere un allo di clemen�za por la sua visita al carcere di Rebibbia?». In Italia non si fa un'amni�stia da dieci anni, ci sono sempre stati troppi veleni. «L'indulto, la grazia, il perdono sono concelli evangelici: preval�ga quell'aspetto. Se le carceri sono sovralfollale, se ci sono problemi di gestione e di sorve�glianza, se non sono possibili strumenti di re-inserimento, prendiamone atto con una sensi�bilità ecclesiale nell'anno del Giu�bileo. Non mi pare uno sforzo di cuore troppo pesantb». Il verde Manconi fa un ap�pello a Berlusconi. Serve il voto anche dell'opposizione, per fare passare la logge... «Credo che Berlusconi sia l'ulti�ma persona a voler fare dichiara�zioni su questo tema, per ovvi molivi. Quanto al suo movimen�to, prevalgano opinioni favorevo�li, anche in chi ha fallo del tema della sicurezza una bandiera poli�tico-propagandistica». Tra il ceto medio non è mol�to popolare dire che si vo�gliono svuotare le celle. «L'amnistia non è mai piaciuta a chi vive sulla sua pelle i problemi della sicurezza. Ma non tulli hanno la vendetta nel cuore, gli italiani conoscono i sentimenti di carità. Del resto molti sanno che le carceri sono un mondo variega�to: non c'è soltanto faltro da me", lo straniero o lo sfruttatore 0 il violento. C'è anche una uma�nità offesa, chi non ha avuto un buon avvocato, il lavoro, la prote�zione sociale. Il diavolo non sta sempre dietro le sbarre, tulli sanno che possono trovarlo an�che fuori». A proposito, qualcuno in passato ha proposto un'am�nistia per uscire dall'emer�genza Tangentopoli. E' giu�sto un bel colpo di spugna su quel che rimane? «L'esigenza di sanzionare i reali commessi dai politici non finisce mai. E' invece finita la grande crociala, il tentativo di sradicare in mode ideologico una intera classe dirigente». Al Mugello lei fu battuto da Di Pietro, ora le cose sono cambiate... «Appunto, vedo com'è finito...». E il pericolo terrorismo? Più volte è stato chiesto un prov�vedimento di clemenza per chiudere quegli anni bui. «Non credo che le ipotesi di amnistia o indulto di cui si sta parlando ora comprendano i rea�ti di Tangentopoli e quelli del terrorismo. Però in via di princi�pio basta un sussulto di umanità. In fondo, la nostra Repubblica è stala capace di essere severa. Ora ci troviamo in presenza di un sostanziale passato pericolo». Il ministro Fassino non vuo�le commentare: ce la farà? «Come ministro della Giustizia finora ha dimostralo coraggio, per esempio con le sue dichiara�zioni sui reati finanziari. Saprà fare bone. Sa che non c'è più una opinione pubblica drogata, o "dopata", dopo le battaglie cam�pali tra giustizialisti e garantisti. I tempi sono maturi». Ciampi come si muoverà? «Ha una lunga esperienza e prati�ca dell'imparzialità, non si farà condizionare dalle piccole beghe. La sua storia personale e la sua età gli consentono, per il rispetto di cui è circondato, di faro la miglior scolta senza essere condi�zionato dall'opinione pubblica, sia per firmare il provvedimento sia per evitare che si sbrachi». Giuliano Ferrara, direttore del Foglio ed ex ministro del governo Berlusconi

Luoghi citati: Ferrara, Italia